Vi ricordate le esilaranti auto di “Bianco rosso e Verdone”?

Alessio Casalini
01/07/2023

Vi ricordate le esilaranti auto di “Bianco rosso e Verdone”?
Bianco, rosso e Verdone

Esilaranti come esilarante è la commedia del 1981, diretta e interpretata da Carlo Verdone che già in questa pellicola mostra il suo stile poliedrico e versatile: ovvero interpretare più personaggi e dare credibilità al racconto grazie a un montaggio azzeccato.

Bianco rosso e Verdone è un road-movie demenziale in cui i protagonisti sono tre uomini in viaggio da varie parti d’Italia ed Europa per raggiungere i loro rispettivi seggi elettorali. Del resto, cosa c’è di più quotidiano, nella Repubblica italiana, delle elezioni?

Furio Zòccano, Mimmo e Pasquale Amitrano

I protagonisti sono tutti e tre interpretati da Verdone: Furio Zòccano, un funzionario statale residente a Torino (e quindi in viaggio verso Roma), logorroico e pedante, calcola e pianifica nel dettaglio ogni cosa, naturalmente andando incontro a i più disparati imprevisti i quali, insieme soprattutto all’amata moglie Magda Ghiglioni, lo portano a dire l’iconica frase “non ce la faccio più!”. Mentre vanno a Roma, sono coinvolti in un incidente bizzarro, e Fulvio finisce in ospedale.

Mimmo è il secondo protagonista, romano anche lui, arriva in ritardo a Verona, città che confonde con Vicenza, per prendere la nonna Teresa e condurla a votare nella Capitale, nonna che a dispetto dell’età è vispa e lo deride continuamente.

Il terzo e ultimo protagonista è invece Pasquale Amitrano, un emigrato Lucano che vive a Monaco di Baviera, in quella che all’epoca del film era la Germania Ovest. In un bizzarro viaggio a bordo di un’Alfasud rossa malamente allestita deve raggiungere Matera, per votare.

 

Insomma, un film pieno di gag comiche e di situazioni al limite dell’inverosimile, che sono spesso causate anche dalle numerose auto presenti. Vediamo insieme quali sono, modelli oggi considerate vere e proprie youngtimer.

Bianco rosso e Verdone: l’Alfasud di Pasquale

 Bianco, rosso e Verdone

Ecco l’incredibile Alfasud, stravagantemente modificata e preparata in modo grossolano per il viaggio di Pasquale Amitrano, il simpatico protagonista emigrato in Germania nel film “Bianco, rosso e Verdone”.

Nonostante l’aspetto insolito e poco convenzionale, questa vettura è pronta ad affrontare chilometri e avventure senza temere alcun ostacolo lungo il cammino. Con un pizzico di ingegno e creatività, l’Alfasud di Pasquale si presenta come un’opera unica, che riflette il suo spirito di avventura e il desiderio di scoprire nuovi orizzonti.

Nonostante le modifiche improvvisate e talvolta un po’ rozze, l’auto sembra essere pronta ad affrontare ogni sfida lungo il percorso, testimoniando la determinazione di Pasquale nel raggiungere il seggio elettorale.

Bianco rosso e Verdone: la Fiat 1100 D con vista “panoramica”

Bianco, rosso e Verdone 

Tra le scene più esilaranti del film “Bianco, rosso e Verdone”, una delle gag indimenticabili è sicuramente legata all’allestimento stravagante della Fiat 1100 D di Mimmo per ospitare comodamente la nonna Teresa, ovvero la Sora Lella.

La geniale soluzione di Mimmo ha trasformato l’utilitaria torinese in una versione delirante dei pullman turistici, con il sedile del passeggero anteriore finito addirittura sul tetto dell’auto. Il risultato è una vettura dall’aspetto malconcio e al contempo ridicolo, che cattura l’attenzione di tutti coloro che incrociano la strada di Mimmo e della sua singolare compagnia.

Questa trovata geniale incarna l’umorismo e la creatività dei personaggi del film, regalando al pubblico momenti di puro divertimento e risate contagiose. La scena dell’allestimento della Fiat 1100 D è un perfetto esempio dell’incredibile capacità di trasformare un’auto comune in un’opera di pura comicità, rendendo il viaggio di Mimmo e della nonna Teresa ancora più memorabile e spassoso.

Bianco rosso e Verdone: la 131 famigliare di un classico funzionario

Bianco, rosso e Verdone

Nel contesto del film “Bianco, rosso e Verdone”, non poteva esserci scelta più adatta per Furio Zòccano, un impiegato statale residente a Torino, se non una classica e discreta station wagon italiana come la Fiat 131 Mirafiori Panorama.

Questa vettura, dal design squadrato e riconoscibile, rappresenta perfettamente l’immagine dell’auto “senza infamia e senza lode”, tipica dell’epoca. La scelta di una Fiat 131 Mirafiori Panorama bianca come mezzo di trasporto aggiunge un tocco di autenticità alla storia, enfatizzando la sua quotidianità e la sua vita ordinaria.

Questa vettura simbolizza la semplicità e la familiarità di un’automobile comune, che si adatta perfettamente al personaggio di Pasquale e al contesto in cui si svolge la trama del film. La Fiat 131 Mirafiori Panorama diventa quindi un elemento caratterizzante del protagonista e un’icona dell’automobilismo italiano degli anni ’80, offrendo al pubblico un punto di riferimento visivo familiare e facilmente identificabile.

Bianco rosso e Verdone: il Maggiolino distrutto

Bianco, rosso e Verdone

Come detto inizialmente, durante Bianco rosso e Verdone Furio sarà coinvolto in un incidente bizzarro. Ma a farne le spese sembra sia l’auto dell’altro autista coinvolto, un mal ridotto Volkswagen Maggiolino cabriolet…

Bianco rosso e Verdone: l’Alfetta della polizia

Bianco, rosso e Verdone

Nel corso dello svolgimento di Bianco rosso e Verdone, più volte entrerà in gioco anche la polizia. In una di queste, quella più divertente, i poliziotti scendono proprio da un’Alfa Romeo Alfetta 1800!

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