Stephan Winkelmann. Il Presidente Bugatti ci parla del futuro dell’automobile e dei mega trend

Caterina Di Iorgi
08/11/2019

Stephan Winkelmann. Il Presidente Bugatti ci parla del futuro dell’automobile e dei mega trend

Stephan Winkelmann Presidente BugattiBugatti è il brand di una famiglia di artisti che si sono distinti in un ambiente in cui le altre case automobilistiche erano gestite da imprenditori con un background prettamente tecnico. Il fondatore della società, Ettore Bugatti, nato e cresciuto a Milano in Italia, è riuscito a coniugare questo approccio artistico con le sue innovazioni tecniche, ponendo i presupposti per un linguaggio stilistico che avrebbe forgiato il marchio Bugatti.

Il risultato è stato una serie di vetture assolutamente all’avanguardia rispetto ai tempi e che oggi sono annoverate tra le più prestigiose auto classiche al mondo. La filosofia centrale del brand, “Arte, Forma e Tecnica“, descrive il suo carisma.

Bugatti, che ha mantenuto la sua sede a Molsheim (Alsazia, Francia) dove il brand è stato fondato più di 100 anni fa, oggi è un’ingegnosa combinazione delle radici artistiche dei suoi fondatori italiani, della spiccata sensibilità francese per gli esclusivi prodotti e marchi di lusso e della leadership ingegneristica e tecnologica tedesca di fama internazionale.

Lo sviluppo della Bugatti Veyron ha rappresentato una delle più grandi sfide tecnologiche della storia automobilistica. All’86° Salone Internazionale dell’auto di Ginevra, debutta la Bugatti Chiron, l’auto sportiva più potente, veloce, lussuosa ed esclusiva del mondo, prodotta in 500 esemplari. Grazie ai 1.500 HP prodotti, una potenza senza precedenti per vetture di serie, un valore di coppia estremamente elevato di 1.600 Nm e una vasta gamma di innovazioni tecniche, la Chiron detta nuovi standard a tutti i livelli. Nel 2018 Bugatti alza il livello con la Divo, l’auto più agile e dinamica che Bugatti abbia mai creato. La produzione sarà strettamente limitata a solo 40 unità. Rappresenta una nuova interpretazione della filosofia “la forma segue le prestazioni” con una ricerca senza compromessi della massima efficienza aerodinamica.

Nel 2019 al Motorshow di Ginevra viene presentata la One Off Bugatti, la Voiture Noire, prodotta in unico esemplare. Uno spirito pionieristico, la passione per la perfezione e il desiderio di ridefinire continuamente i propri limiti sono state le caratteristiche chiave di Bugatti da quando è stata fondata 110 anni fa.

Nessuno dei capolavori del marchio riflette questi valori in modo più convincente rispetto allo SC Atlantic Tipo 57. Creato dal figlio maggiore di Ettore Bugatti, Jean, gli unici quattro Atlantici mai creati rappresentano pura eleganza e raffinatezza. Con il suo omaggio al quarto Atlantico tutto nero, scomparso dalla Seconda Guerra Mondiale, Bugatti sta portando la velocità, la tecnologia, il lusso e l’estetica di un’icona in una nuova era. Ma la creazione personalizzata di “La Voiture Noire” è molto più di una moderna interpretazione del fantasma della gran turismo. “La Voiture Noire” è un tributo alla storia di Bugatti, un manifesto dell’estetica Bugatti e un pezzo di haute couture automobilistico.

Quotidiano Motori ha incontrato Stephan Winkelmann, presidente di Bugatti, e con lui abbiamo parlato del futuro dell’auto.

Come sarà il futuro dell’automobile?

“Per quanto riguardo il mondo dell’automobile siamo in mezzo ad una vera e propria rivoluzione. Noi, come settore automotive, abbiamo come grandi sfide tre mega trend: uno è l’elettrico, il secondo è la digitalizzazione, il terzo è la guida autonoma. Non bisogna poi dimenticare naturalmente la grande sfida di mantenere ancora per decenni la tecnologia attuale, continuare a migliorare l’esistente e continuare ad investire già nel futuro.

Ci sarà sempre di più una tendenza a vedere sviluppate le megalopoli, le grandi città, con le infrastrutture che renderanno sempre meno importante possedere una vettura in futuro e la guida autonoma in questo contesto aiuterà. Per quanto riguarda i marchi come la Bugatti, noi siamo una nicchia, il nostro compito è rimanere al di là di tutte le correnti o le mode e di continuare ad essere un sogno per le persone, al di là di quello che è il trend in generale, per cui le macchine iper sportive e le Bugatti che faremo anche nel futuro, devono sempre essere al di là delle aspettative delle persone. Questa è la grande sfida che noi dobbiamo affrontare nel prossimo decennio.

Quando si progetta una macchina si ha una finestra di quattro anni circa per la progettazione e poi un ciclo vita dai sei agli otto anni, quindi almeno per un decennio devi mantenere la tecnologia all’avanguardia.”

E per quanto riguarda l’ecosostenibilità?

“Le nostre vetture vengono utilizzate di media per 2000 chilometri all’anno, la produzione di una vettura elettrica con batteria oggi consuma più CO2 di una vettura normale, detto questo, poi c’è un calcolo di quante decine di migliaia di chilometri tu hai bisogno per arrivare a parità di emissioni ed in più quello che conta oggi è da dove proviene l’energia elettrica, se viene dal solare è una cosa, se viene dal nucleare è un’altra e se viene dal carbone, alla fine…

Queste sono cose importanti, e nella misura in cui si usa una vettura per 2000 chilometri perché la si utilizza per un fine settimana o per recarsi in un luogo solo per fare un giro, qui si va dunque da A ad A e non da A a B, questo fa una grandissima differenza anche nel modo di progettare e nell’essere ecosostenibile. Sta di fatto che noi abbiamo una voce molto minoritaria nel grande coro ed è molto difficile astenersi dai grandi mega trend.”

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