Dal CDA di Tesla avevano chiesto a Elon Musk di disintossicarsi

Mario Roth
06/02/2024

Dal CDA di Tesla avevano chiesto a Elon Musk di disintossicarsi

Rivelazioni su feste e uso di droghe mettono in luce le criticità nella leadership di Tesla e i rischi per la sua governance.

Negli ambienti della Silicon Valley è ormai noto da tempo che Elon Musk si dedichi all’uso di sostanze psicotrope, allucinogene e potenzialmente rischiose. Un articolo pubblicato a gennaio dal Wall Street Journal ha sollevato dubbi sull’impatto di queste abitudini sulla sua efficacia come CEO. Il caso, citato anche da Jalopnik, è arrivato a seguito di una sentenza in Delaware che aveva messo in discussione il suo ingente compenso a causa di rapporti troppo stretti all’interno del consiglio di Tesla, legati anche a feste e viaggi sotto effetto di sostanze.

A fine 2022, Larry Ellison, ex membro del consiglio di amministrazione di Tesla e amico di Musk, lo aveva invitato nella sua isola privata alle Hawaii per un periodo di disintossicazione, un suggerimento seguito a un intenso periodo di abuso di sostanze da parte di Musk, come riferito da fonti del WSJ. A gennaio 2023, poi sono emerse voci su un consumo occasionale da parte di Musk di cocaina, ecstasy, LSD, funghi, oltre all’uso di ketamina, sia medico sia ricreativo, dato che per quest’ultima sostanza possiede una prescrizione. E’ ovvio come l’utilizzo di queste sostanze ponga a rischi significativi per le sue aziende, in particolare per SpaceX, per la sua collaborazione con enti federali americani e le relative severe normative antidroga.

Il rapporto del WSJ descrive una cultura aziendale in cui alcuni amici e membri del consiglio si sentirebbero pressati a consumare droghe insieme a Musk, temendo di deluderlo o di perdere il prestigio derivante dalla loro vicinanza a una figura di tale rilievo.

Tra le testimonianze, quella di Joe Gebbia, membro del consiglio di amministrazione di Tesla e co-fondatore di Airbnb, che ha assistito all’uso ricreativo di ketamina da parte di Musk. Anche Kimbal Musk, fratello di Elon e membro del consiglio, insieme ad altri consiglieri come Steve Jurvetson e Antonio Gracias, sono stati visti partecipare a questi incontri.

La situazione solleva interrogativi sulla capacità del consiglio di Tesla di operare nell’interesse degli azionisti, specialmente considerando le ingenti somme ricevute per sostenere la libertà d’azione di Musk.

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