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Cinema italiano anni 60 automobili: i grandi classici da vedere e rivedere

Cinema italiano anni 60 automobili

[titolo_sezione]Cinema italiano[/titolo_sezione]

Cinema italiano anni 60 automobili – Il cinema e il mondo delle automobili, un connubio di successo in cui le quattro ruote sono state a tutti gli effetti “attori non protagonisti” di moltissime pellicole cinematografiche. Sin dai primi anni del dopoguerra, le auto sono apparse sul grande schermo per raccontare la vita di un’Italia che cominciava a sperimentare profondi e rivoluzionari cambiamenti.

Le automobili hanno spesso accompagnato i protagonisti delle pellicole cinematografiche e in questo viaggio nella storia del cinema e d’Italia vi raccontiamo le più belle pellicole con protagoniste le vetture. Un’occasione per rivedere alcuni film che fanno parte della nostra cultura.

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[titolo_sezione]Il Sorpasso[/titolo_sezione]

Cinema italiano anni 60 automobili: Il sorpasso

Ne Il Sorpasso di Dino Risi vive il mito dell’automobile e sugli schermi appare la splendida Lancia Aurelia prodotta in Italia dal 1950 al 1958, la spider considerata una delle auto più belle mai costruite al mondo, con forti richiami agli Stati Uniti come il parabrezza panoramico dal profilo cromato.

Il film racconta uno spaccato preciso e cinico dell’Italia del boom in cui Vittorio Gassman interpreta tutti i difetti dell’uomo di quei giorni, il cinismo, la presunzione, l’irresponsabilità, il vuoto di fondo. Ma, d’altra parte, anche i pregi della generosità e della disponibilità. E l’Aurelia che incarna alla perfezione tutti gli elementi dell’epoca, bellissima ed elegante, venne presto identificata come il mezzo attraverso il quale dichiarare la propria aggressività, quella spacconeria simboleggiata alla perfezione dalle suonate di clacson che Gassman fa in molte delle sequenze delle corse in auto tra la campagna e la città.

Qui potete trovare ed acquistare Il sorpasso

[titolo_sezione]La dolce vita[/titolo_sezione]

Cinema italiano anni 60 automobili: La Dolce Vita

In occasione dei 100 anni di nascita di Federico Fellini, non possiamo non citare La Dolce Vita, indimenticabile film che uscì nelle sale nel 1960, con uno straordinario Marcello Mastroianni, che interpreta Marcello Rubini, giornalista bello e amato, ma infelice e insoddisfatto.

E’ il film in cui si identifica la sfrenata mondanità del tempo, in una serie di contraddizioni sociali socio-economiche del Paese. Si racconta la vita dei vip di Via Vittorio Veneto, in cui prevalgono i piaceri di uno stile di vita elegante ma frivolo.

Molti solo i modelli di auto che aiutano il regista a rappresentare la realtà di quegli anni, tra le nazionali non ci si può scordare della Giulietta Spider del 1955, un modello di grande successo, i cui primi prototipi furono allestiti con un parabrezza panoramico stile America e vetri laterali scorrevoli che si agganciavano alla capote; successivamente poi modificato con un parabrezza più piatto e i finestrini laterali discendenti in cristallo.

Tra le altre italiane celebrate nella Dolce Vita, una menzione speciale va tributata all’Alfa Romeo 1.9 TI e all’Autobianchi Bianchina Trasformabile del 1957. Concepita come versione lussuosa della Fiat 500, della quale utilizzava l’autotelaio e la meccanica, la Bianchina fu proposta nell’unica carrozzeria a 3 volumi, dotata di pinne posteriori, abbondanti cromature e tetto apribile in tela.

Numerose anche le Fiat che compaiono nella pellicola, tra cui la 1100 Familiare del 1958 e la 1100 S Familiare del 1954, senza dimenticare la Fiat 500 B del 1948. La sua particolarità era il motore che aveva una nuova testata in ghisa con valvole in testa comandate da aste e bilancieri e che poteva raggiungere una velocità massima di 95 km/h, con consumi inferiori rispetto ai modelli precedenti.

Tante anche le vetture americane, ripartite tra diversi marchi: una Cadillac Series 62 del 1958, dotata di motore installato anteriormente e con la trazione posteriore, una Chevrolet Corvette del 1956, e due Ford del 1958, una Fairlane 500 e una Thunderbird.

In dettaglio, la Ford Thunderbird venne ideata per fare concorrenza alla nuova Chevrolet Corvette. Si presentava come una cabriolet a due posti con dei lineamenti più sportivi rispetto a quelli delle Ford dell’epoca. Anche se – più che la sportività – la Ford preferì metterne in risalto il comfort e la convenienza.

Nel film compaiono, inoltre, tre auto inglesi, una Jaguar XK 150 del 1957, una MG TD del 1950 e – la più famosa – una Triumph TR3 del 1958. Quest’ultima è stata da molti considerata la vera co-protagonista della Dolce Vita di Fellini, presentata come erede della TR2. Una delle prime auto di grande serie con freni a disco; una roadster con buone qualità stradali che aveva anche riscosso notevole successo in gara all’interno di competizioni di prestigio in tutto il mondo.

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[titolo_sezione]Inserisci il titolo qui.[/titolo_sezione]

Cinema italiano anni 60 automobili: Il vigile

Impossibile non citare Il vigile con un magistrale Alberto Sordi che interpreta Otello Colletti, che riesce a farsi assumere come “pizzardone”, ma combina guai uno dopo l’altro, sia quando è di manica larga (come con Sylva Koscina, nel ruolo di se stessa), sia quando decide di essere severo e fiscale.

Applica rigorosamente il codice della strada perfino nei confronti del sindaco (De Sica) e finisce col ricevere reprimende anzichè elogi. Nel film compaiono una Fiat 1500 spider, un’Alfa Romeo Giulietta spider e una Lancia Appia guidata da Sylva Koscina.

Qui potete trovare ed acquistare Il vigile

Cinema italiano anni 60 automobili: I mostri

Tante le auto che compaiono nel capolavoro ad episodi I Mostri diretto da Dino Risi e interpretato da Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi. Il film è articolato su una sequenza di 20 episodi del tutto disgiunti tra loro e tutti riferibili a un contesto temporale e geografico uniforme: la Roma dei primi anni sessanta.

Nell’episodio intitolato Vernissage: un padre di famiglia (Tognazzi) riesce finalmente ad acquistare, a forza di cambiali, una Fiat 600, ufficialmente per garantire comodità e benessere ai suoi cari; ma, appena ritirata la macchina, va a prostitute.

Qui potete trovare ed acquistare I mostri

 

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