automatic chinese parking robots

Il parcheggio robotizzato prende piede in Cina, ed è geniale: ecco perchè.

In diverse città cinesi, carrelli robotizzati trasportano le auto nei parcheggi ottimizzando tempo e spazio. Un sistema già in funzione, silenzioso e preciso.

Trovare posto in città affollate può richiedere pazienza e fortuna. In Cina, per aggirare questo problema, sono entrati in funzione carrelli robotizzati in grado di sollevare e spostare le auto all’interno di aree di sosta automatizzate.

Il sistema è già operativo in diverse città e punta a migliorare l’efficienza dei parcheggi pubblici e privati.

Tecnologia semplice, risultato preciso

Questi robot mobili si comportano come carrelli sincronizzati: si infilano sotto le ruote del veicolo, lo sollevano di pochi centimetri e lo trasportano verso lo spazio libero più adatto. In alternativa, hanno due piccoli bracci che riescono a spostare le ruote, come in un autolavaggio. Il processo richiede solo pochi secondi. Ogni operazione è gestita da software centralizzati che calcolano posizione, peso e percorso ottimale.

Il vantaggio più evidente è la possibilità di aumentare la densità dei parcheggi: eliminando la necessità di lasciare spazio per l’apertura delle portiere o per le manovre, i robot permettono di collocare le auto più vicine tra loro. Inoltre, riducendo il tempo di ricerca di un posto, si contribuisce a limitare la congestione nelle zone centrali.

Non mancano però le attenzioni per la sicurezza. Le autorità locali stanno già lavorando su sistemi di autenticazione per impedire movimenti non autorizzati. Ogni veicolo viene registrato digitalmente e associato a un codice di accesso che ne consente lo spostamento soltanto su richiesta del proprietario o del gestore del parcheggio. Un sistema che, comunque, in Europa non viene visto con favore.