La ricarica dell’auto elettrica a casa in Italia consiste nel collegare il veicolo a una wallbox domestica installata su un impianto elettrico privato. È la modalità di ricarica più utilizzata perché consente di sfruttare le ore di sosta del veicolo, in particolare la notte, con costi inferiori rispetto alla ricarica pubblica.
La ricarica domestica è possibile solo in presenza di un posto auto privato o garage e richiede un impianto elettrico a norma con una linea dedicata alla wallbox.
Potenza minima wallbox domestica 3 kW 7 kW
La potenza della wallbox domestica determina la velocità di ricarica e deve essere compatibile con il contatore e con l’impianto elettrico dell’abitazione.
Wallbox domestica 3 kW
Una wallbox da 3 kW rappresenta la potenza minima utilizzabile per la ricarica domestica di un’auto elettrica.
Caratteristiche principali:
- utilizza un contatore domestico standard
- ricarica lenta ma continua
- adatta a ricarica notturna
- indicata per percorrenze giornaliere ridotte
Valori indicativi:
- autonomia ricaricata: 10–15 km per ogni ora
- tempo per una batteria da 50 kWh: oltre 15 ore
È una soluzione sufficiente se l’auto resta ferma molte ore consecutive e viene utilizzata per tragitti brevi.
Wallbox domestica 7 kW
La wallbox da 7 kW è la soluzione più diffusa per la ricarica domestica in Italia.
Caratteristiche principali:
- ricarica più rapida
- maggiore flessibilità d’uso
- richiede spesso un aumento di potenza del contatore
- compatibile con la maggior parte delle auto elettriche
Valori indicativi:
- autonomia ricaricata: 35–45 km per ogni ora
- tempo per una batteria da 50 kWh: 7–8 ore
È la scelta più adatta per chi utilizza l’auto ogni giorno e desidera tempi di ricarica prevedibili.
Differenza pratica tra 3 kW e 7 kW
- 3 kW: ricarica lenta, nessun upgrade dell’impianto, costi iniziali ridotti
- 7 kW: ricarica rapida, maggiore comodità, investimento iniziale più alto
Costi medi kWh energia elettrica domestica Italia 2025
Nel 2025, il costo medio dell’energia elettrica domestica in Italia si colloca generalmente tra 0,23 e 0,28 euro per kWh, comprensivo di tasse e oneri.
Il valore medio di riferimento utilizzato per i calcoli è circa 0,25 €/kWh.
Il costo effettivo dipende da:
- fornitore di energia
- tariffa monoraria o bioraria
- fascia oraria di ricarica
La ricarica notturna in fascia agevolata può ridurre ulteriormente il costo per kWh.
Quanto costa ricaricare un’auto elettrica a casa
Il costo della ricarica domestica dipende dal consumo dell’auto e dal prezzo dell’energia.
Esempio realistico:
- consumo medio auto elettrica: 15 kWh ogni 100 km
- costo energia: 0,25 €/kWh
Costo per 100 km:
- circa 3,75 euro
Costo mensile indicativo:
- 1.000 km al mese: 37–40 euro
- 15.000 km all’anno: 550–600 euro
La ricarica domestica risulta nettamente più economica rispetto alla ricarica pubblica.
Confronto con la ricarica pubblica
Valori medi indicativi:
- ricarica domestica: circa 0,25 €/kWh
- colonnine pubbliche AC: 0,55–0,90 €/kWh
- ricarica rapida DC: 0,70–1,00 €/kWh
Ricaricare a casa può costare meno della metà rispetto alle colonnine pubbliche.
Requisiti tecnici per la ricarica domestica
Per installare una wallbox domestica sono necessari:
- posto auto privato o garage
- impianto elettrico a norma
- linea dedicata con protezioni
- wallbox certificata
L’uso della presa domestica standard non è consigliato per motivi di sicurezza e tempi di ricarica.
Limiti della ricarica domestica
La ricarica a casa può non essere sufficiente se:
- non si dispone di un posto auto privato
- si percorrono molti chilometri ogni giorno
- si necessita spesso di ricariche rapide
In questi casi la ricarica pubblica resta complementare.
Domande frequenti sulla ricarica auto elettrica casa Italia
Per ricaricare un’auto elettrica a casa servono almeno 3 kW, ma 7 kW è la potenza consigliata per un uso quotidiano regolare.
Sì, è possibile ricaricare un’auto elettrica a casa con 3 kW, ma i tempi sono lunghi ed è adatto solo a chi percorre pochi chilometri al giorno.
Sì, una wallbox da 7 kW conviene nella maggior parte dei casi perché consente di ricaricare l’auto completamente durante la notte e offre maggiore flessibilità.
Sì, con un impianto fotovoltaico e batterie di accumulo la ricarica può diventare molto più economica e, in alcuni casi, quasi gratuita.
Tecnicamente sì, ma non è consigliato per motivi di sicurezza e per i tempi di ricarica molto lunghi.
No, al contrario la ricarica domestica lenta è generalmente meno stressante per la batteria rispetto alla ricarica rapida.
Spesso sì. Per una wallbox da 7 kW è normalmente necessario aumentare la potenza del contatore e adeguare l’impianto elettrico.
Nel 2025 il costo medio dell’energia elettrica domestica in Italia è circa 0,25 €/kWh, quindi ricaricare un’auto elettrica costava circa 3,5–4 euro ogni 100 km. Nel 2026, a prezzi simili corrispondono spese simili.
Sì, la ricarica domestica costa molto meno delle colonnine pubbliche, che hanno prezzi medi compresi tra 0,55 e 1,00 €/kWh.
Fonti prezzi energia e costi ricarica: Europa.eu, Countryeconomy, Arera, Ipsos. Aggiornato il: 21 dicembre 2025.
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