Levi’s x Kiko Kostadinov: il denim entra in atelier

La seconda collezione menswear Levi’s x Kiko Kostadinov esplora il rapporto tra sartorialità e relaxed wear, rileggendo il ruolo del denim nelle comunità artistiche del Novecento e proponendo una nuova idea di mascolinità contemporanea, sospesa tra abito formale e workwear.

Levi’s Kiko Kostadinov

Levi’s e il designer londinese Kiko Kostadinov presentano la loro seconda collezione menswear, una selezione di cinque capi che approfondisce il dialogo tra sartorialità e relaxed wear. Al centro c’è il denim, osservato attraverso il ruolo avuto nelle comunità artistiche del XX secolo: uniforme da studio, ma anche presenza costante in gallerie, interviste ed eventi. La capsule introduce una nuova Articulate Jacket e gli Articulate Jeans in denim indaco mid-blue da 10 oz, la Andy Pattern Shirt e l’Andy Suit (giacca e pantalone), fondendo heritage Levi’s e ricerca formale in una lettura attuale della mascolinità.

Una collaborazione che torna alle origini del denim d’autore

Dopo il debutto della loro prima capsule, Levi’s e il designer londinese Kiko Kostadinov tornano a dialogare con una seconda collezione menswear mirata, composta da cinque capi. Il progetto conferma l’interesse condiviso per un territorio ben preciso: la zona di contatto tra sartorialità e abbigliamento rilassato, dove il guardaroba maschile viene osservato da vicino, smontato nei suoi codici e ricomposto attraverso un linguaggio nuovo.

La collezione Levi’s x Kiko Kostadinov sceglie come perno il denim, materia identitaria del marchio americano, impiegata in modo espressivo, spesso inatteso. Punto di partenza è il modo in cui questo tessuto ha attraversato il Novecento nelle comunità artistiche, diventando divisa quotidiana, simbolo culturale e segno visivo ricorrente.

Il denim come uniforme degli artisti

Levi’s Kiko Kostadinov capsule
Image: Levi’s

Il racconto che sostiene la collezione parte da un’immagine precisa: pittori, scultori, fotografi, performer che indossano denim in studio e fuori, giorno dopo giorno.

Nel corso del XX secolo, questo tessuto robusto e adattabile è diventato una sorta di seconda pelle per intere generazioni di artisti. Non era soltanto un capo da lavoro usato per proteggersi da colore e polvere. Il denim compariva: alle inaugurazioni di galleria, durante interviste, nei servizi fotografici, persino agli eventi mondani dove ci si sarebbe aspettati un abito più convenzionale.

Viaggiando da un luogo all’altro, consumandosi sulle ginocchia, scolpendosi sui fianchi, il denim portava con sé tracce di atelier, di viaggi, di incontri. Appariva in contesti abitualmente governati da regole di formalità rigide e, proprio per questo, acquisiva una carica trasgressiva sottile: introduceva un elemento “democratico” in ambienti abituati ad altre gerarchie, inserendosi con naturalezza nella cultura visiva contemporanea.

È su questo contrasto che si concentra la capsule Levi’s x Kiko Kostadinov: tra eleganza formale e autenticità utilitaristica, tra abito e uniforme di lavoro, in un continuo dialogo tra mondi solo apparentemente distanti.

Tra sartorialità e relaxed wear: la struttura della collezione

La seconda collezione menswear Levi’s x Kiko Kostadinov si articola intorno a un nucleo narrativo compatto:

  • una giacca in denim e un jeans coordinato che rilettono il workwear americano,
  • una camicia pensata come ponte tra formale e casual,
  • una giacca da abito e un pantalone sartoriale che guardano ai codici del black-tie filtrati dalla sensibilità del designer.

Articulate Jacket: la Trucker, vista da Kiko

Il pezzo iconico della prima collaborazione, la Levi’s x Kiko Kostadinov Articulate Jacket, torna in una nuova versione e diventa centro visivo della collezione. La giacca è realizzata in un denim indaco mid-blue da 10 oz, una grammatura leggera che richiama l’uso quotidiano delle vecchie giacche da lavoro, trattata con una finitura dal sapore heritage.

I riferimenti alla tradizione Levi’s sono evidenti: le tasche ripensate citano l’architettura delle storiche Trucker Jacket, le impunture a un ago restituiscono precisione e pulizia, tipiche del workwear originario. Su questa base, Kiko Kostadinov interviene con tocchi mirati:

  • la linguetta “L” sul braccio sinistro introduce un elemento grafico discreto ma riconoscibile,
  • le pieghe delicate al polso creano una cadenza morbida, aggiungendo dimensione scultorea al profilo della manica.

Articulate Jeans: il workwear aggiornato

Levi’s Kiko Kostadinov capsule denim
Image: Levi’s

A completare il quadro in denim, i Levi’s x Kiko Kostadinov Articulate Jeans sono pensati per costruire un total look in continuità con la giacca. Realizzati nello stesso denim indaco mid-blue da 10 oz, i jeans introducono una serie di aggiornamenti rispetto alla prima capsule:

  • dettagli rivisti sulle ginocchia, che modificano la percezione del volume e migliorano la resa visiva in movimento;
  • impunture a un ago, in linea con la giacca, per mantenere coerenza e rigore;
  • passanti più ampi, che permettono l’uso di cinture più marcate, aggiungendo una possibile chiave stilistica;
  • una vestibilità dritta e morbida, pensata per adattarsi a silhouette diverse.

Andy Pattern Shirt: la camicia

Tra denim e tailoring si inserisce la Levi’s x Kiko Kostadinov Andy Pattern Shirt, pensata come elemento di raccordo. La camicia presenta una vestibilità standard, adatta a un uso quotidiano, un tessuto leggero finestrato nei toni del grigio e del bianco, che richiama certa sartoria maschile classica. I dettagli fanno la differenza:

  • i bottoni in conchiglia a vista aggiungono luce e texture,
  • la tasca pettorale a filetto introduce una nota sobria e pulita,
  • le impunture sullo yoke posteriore rafforzano il riferimento a una costruzione curata.

Questa camicia è pensata per muoversi con naturalezza tra contesti diversi: indossata sotto la Articulate Jacket crea un contrasto misurato tra rigore e denim; abbinata all’Andy Suit Jacket diventa parte di un look più formale che non rinuncia a un atteggiamento rilassato.

Andy Suit Jacket: il black-tie secondo Levi’s x Kiko Kostadinov

La dimensione più formale della collezione trova il proprio fulcro nella Levi’s x Kiko Kostadinov Andy Suit Jacket, un blazer slim-fit in twill che rilegge il dress code black-tie attraverso una lente contemporanea. Gli elementi chiave includono:

  • revers rifiniti in raso, che richiamano le giacche da sera tradizionali;
  • pieghe frontali e pinces su spalle e maniche, studiate per modellare la silhouette;
  • linee nette che richiamano la storica tecnologia Sta-Prest® di Levi’s®, introdotta negli anni Sessanta per garantire pieghe permanenti.

I bottoni nascosti, i sistemi di regolazione quasi invisibili e le pinces eseguite con grande precisione mettono in risalto la cura costruttiva che caratterizza il lavoro di Kostadinov. La giacca, pur conservando i tratti di un blazer formale, appare pronta a dialogare con denim e camicie dalla personalità meno rigida.

Andy Suit Trouser: formalità con accenti mirati

A chiudere il percorso sartoriale della capsule, i Levi’s x Kiko Kostadinov Andy Suit Trouser riprendono il linguaggio della giacca e lo portano nella parte inferiore del look. I pantaloni presentano:

  • dettagli in raso a taglio vivo sulle pinces posteriori, che introducono una nota grafica inaspettata;
  • tasche frontali oblique, funzionali e in linea con il carattere contemporaneo della collezione;
  • passanti ampi, pensati per cinture importanti o per lasciare la vita pulita, senza accessori;
  • una tasca posteriore a filetto singola, che enfatizza la pulizia del design.

Il denim, con la sua storia nelle comunità artistiche, diventa metafora di una mascolinità fluida, capace di spostarsi tra studio e serata, tra lavoro e vernissage, senza dover cambiare pelle. La sartorialità, evocata da giacche e pantaloni con dettagli in raso e pieghe nette, non viene abbandonata, ma ripensata in dialogo con l’idea di comfort, di uso quotidiano, di vita vissuta.

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