Site icon Quotidiano Motori

Battle of the Kings 2019: vince Harley-Davidson Bologna

Battle of the Kings 2019 Harley-Davidson Bologna Space Age

[titolo_sezione]Vince Harley-Davidson Bologna[/titolo_sezione]

Il concorso The Battle of the Kings 2019 sta giungendo alle sue fasi finali. Esposte per la prima volta al Motor Bike Expo di Verona il gennaio scorso, le 14 Special in gara sono state votate dal pubblico attraverso il sito online che ha decretato la rosa delle cinque finaliste esposte lo scorso weekend a Roma Motodays.

Una giuria di giornalisti ed esperti del settore, tra cui anche noi della redazione di QM, ha decretato poi il vincitore nazionale. La battaglia è stata dura e per un punto Harley-Davidson Bologna si aggiudica la corona riconfermandosi Custom King nazionale, dopo il successo dello scorso anno con la Farm Machine su base Softail Street Bob.

Space Age: ispirata alla missione Apollo 11

La special di Harley-Davidson Bologna, la straordinaria “Space Age” è basata su modello Softail Heritage Classic ed è stata ampiamente personalizzata per creare un’opera davvero unica. Nell’anno del 50° anniversario della missione spaziale Apollo 11, quella che portò sul suolo lunare gli astronauti statunitensi Neil Armstrong e Buzz Aldrin, il 20 luglio 1969, “Space Age” è un tributo all’epopea della corsa alla luna. Tra i richiami alla missione spaziale il logo sul serbatoio in stile N.A.S.A. e il logo sul fianchetto di destra.

La particolare verniciatura con effetto bruciato, che simula l’effetto tipico dei mezzi spaziali al rientro nell’atmosfera terrestre, lascia intuire che la missione si è conclusa riportando i nostri eroi sulla terra, proprio come accadde il 24 luglio 1969 con l’ammaraggio nell’Oceano Pacifico del modulo di comando Columbia pilotato dal terzo membro dell’equipaggio Michael Collins.

Il manubrio Harley-Davidson clip-on, il faro anteriore proveniente da una Harley-Davidson V-Rod e la nuova collezione Harley-Davidson Dominion composta da carter motore, manopole, pedane e tappi serbatoio, conferiscono un look aggressivo e moderno da vero modulo spaziale. La telecamera posteriore che sostituisce gli specchi retrovisori abbinata a un display sulla consolle retroilluminata e tanto lavoro artigianale rendono la moto davvero futuristica.

Battle of the Kings è il più grande contest di customizzazione al mondo esclusivo per la rete ufficiale Harley-Davidson e per l’edizione 2019 anche gli Stati Uniti sono entrati in competizione. Dopo aver conquistato la vittoria nazionale, la concessionaria di Bologna ora parteciperà al prossimo round di selezioni sfidando i Custom King delle altre nazioni per aggiudicarsi un posto nel gran finale che si terrà a EICMA il novembre prossimo. Per informazioni sul concorso Battle of the Kings visitare il sito ufficiale www.h-d.com/customkings.

Giunto alla sua quinta edizione, nel 2019 il concorso Battle of the Kings ha esteso la partecipazione ai dealer degli Stati Uniti d’America ed è diventato globale, avendo in gara concessionari in rappresentanza di tutti i mercati Harley-Davidson del mondo.

[titolo_sezione]Le cinque finaliste[/titolo_sezione]

Nella Battle of the Kings 2019 i concessionari in gara potevano partire da ogni modello della attuale gamma Harley-Davidson (a esclusione dei modelli Trike e CVO) per realizzare le proprie special. Per dare un ulteriore elemento di ispirazione, i concessionari dovevano scegliere fra tre stili di customizzazione per la moto che intendevano realizzare: Dirt (con customizzazioni in stile Tracker, Scrambler, Desert Sled), Chop (Chopper, Bobber, Old School, Hardtail)  e Race (Street, Sport, Track).

Come sempre, semplici le regole da seguire: il 50% delle parti usate dovevano provenire dal catalogo Harley-Davidson Genuine Parts & Accessories, con oltre 10.000 articoli a disposizione, mentre il budget da destinare alla customizzazione non doveva superare il 50% del prezzo di vendita della moto di serie.

Dopo una votazione online, le cinque moto elette dal pubblico, tra le 14 in gara sul territorio italiano,  verranno esposte sullo stand Harley-Davidson ai prossimi Roma Moto Days, dove il giorno 7 marzo, in una specifica conferenza stampa, verrà proclamata anche la vincitrice italiana assoluta sulla base delle preferenze espresse da un pool di specialisti dell’informazione ed esperti di settore. Ciascuna realizzazione, al di là del risultato di classifica ottenuto, ha messo in evidenza l’estro creativo e la capacità del Custom King e dello staff delle officine che fanno capo alle concessionarie italiane Harley-Davidson.

Il contest Battle of the Kings si articola su diverse fasi a carattere nazionale e regionale nel corso dell’anno fino alla proclamazione del vincitore assoluto. L’assegnazione del premio globale avverrà, come da tradizione, il prossimo mese di novembre in occasione del Salone EICMA a Milano.

Battle of the Kings: le cinque finaliste italiane

Ciascuna delle finaliste elette dal pubblico ha svolto un tema diverso. Eccone un breve profilo sulla base dell’interpretazione raccontata dai Custom Kings che le hanno create.

H-D Bologna: Space Age

I tecnici di H-D Bologna hanno voluto rendere omaggio a 3 dei più famosi esploratori moderni, gli astronauti che per primi misero piede sulla luna. Nell’anno del 50° anniversario della missione spaziale Apollo 11 e partendo da una Heritage Softail, H-D Bologna realizza dunque la Space Age come tributo alla conquista dello spazio.

Accessori originali Harley, pregiati elementi after-market (compresa la telecamera posteriore che sostituisce gli specchi retrovisori) come cerchi cromati Arlen Ness Flare 5, puntale Corbin, scarico BSL Fat Tommy Outline e tanto lavoro artigianale rendono la moto molto futuristica come ci si aspetta da un mezzo spaziale. Senza dimenticare la verniciatura con effetto bruciato sull’anteriore, come accadeva quando le navicelle spaziali rientravano nell’atmosfere a fine missione riportando gli eroi dello spazio sulla terra. A sottolineare l’indole racing la Space Age monta pneumatici Metzeler Racetec RR nelle misure 110/80 ZR 18 davanti e 190/55 ZR 17 dietro.

H-D Route 76 Jesi: Speed Bob

La Harley-Davidson Fat Bob è una moto talmente divertente da guidare che l’equipe di H-D Route 76 Jesi l’ha voluta immaginare in veste racing, da cui il nome Speed Bob. I tecnici della concessionaria, capitanati da Luca Fava, soprannominato “Doc” per la sua somiglianza con Emmett Lathrop Brown, il personaggio della trilogia cinematografica Ritorno al futuro interpretato da Christopher Lloyd, hanno realizzato diverse parti artigianali e installato molti accessori del catalogo Harley-Davidson Genuine.

In particolare, tra questi spicca la collezione Dominion a cui si ispira l’intera livrea. Anche il motore è stato oggetto di modifica con l’installazione del kit stage 1. A questo punto, non manca che la prova in pista!

H-D Onorio Moto Correggio (RE): Rusty Sun Softail

Nell’anno in cui Harley-Davidson presenta la moto elettrica LiveWire, il Custom King di H-D Onorio Moto ha voluto ricordare le origini e la tradizione Harley-Davidson con un classico Anni 50 su base Heritage Softail con motore Milwaukee Eight 107. L’equipe di tecnici ha dunque restituito un fascino old style a una moto moderna attraverso una serie di elementi dal sapore vintage, come il parafango posteriore modificato con fanale integrato e portapacchi o gli pneumatici dal disegno retrò.

Anche il parafango anteriore è stato modificato con l’aggiunta della luce dallo stile classico. Infine, le parti cromate sono state verniciate di nero e la verniciatura scelta è opaca ad effetto ruggine, da cui il nome Rusty Sun Softail, al motto di “in rust we trust”.

H-D Parma: XR1200 FT The Answer

La special chiamata XR1200 FT The Answer nasce dall’equipe di H-D Parma, diretta da Roberto Demaldé, come una moto di ispirazione Flat Track. La base non poteva che essere il Roadster 1200, ideale per dimensioni e sportività, visti anche i trascorsi sportivi del suo dealer.

Per ottenere un mezzo che sia comunque utilizzabile su strada, nel rispetto dello spirito del contest Battle of The Kings, i tecnici della concessionaria hanno voluto non stravolgere la moto originale. È stato scelto di montare anche al posteriore un cerchio da 19” come quello originale montato anteriormente.

Il manubrio è quello montato originariamente sul modello 883 R, il serbatoio è quello del modello Forty-Eight opportunamente rivisto per motivi estetici e per aumentarne la capacità. Sono stati inoltre utilizzati ammortizzatori Screamin Eagle Piggyback,  coperchio anticipo accensione  e accesso frizione della collezione Rail, manopole Get-A-Grip, filtro Screamin Eagle Stage I e tappo serbatoio a incasso.

H-D Golden Hills Arezzo: Unbroken

Partendo dalla grintosa della FXDR 114, i tecnici di H-D Golden Hills di Arezzo hanno dato vita a Unbroken, con l’obiettivo di non stravolgere esteticamente la linea della moto originale ma di esaltarne piuttosto le forme e lo spirito aggressivo. Ma di certo la special realizzata non passa inosservata: ad attirare l’attenzione ci pensano l’accesa vernice dei cerchi e i dettagli della grafica del serbatoio.

Materiali sofisticati come lo scarico e il kit Stage II Torque Screamin’Eagle accentuano ulteriormente l’anima tutta grinta della moto frutto della creatività del Custom King di H-D Golden Hills. Come un cavallo selvaggio, Unbroken non teme le sfide che la strada ha in serbo. Molti gli accessori Harley-Davidson Genuine proposti a catalogo ma anche diverse parti costruite in officina per rendere unica questa special.

Per ulteriori informazioni e immagini circa le concorrenti del contest italiano Battle of the Kings 2019 visitare il sito ufficiale, dove è possibile ammirare anche le special di tutti gli altri 11 Paesi: customkings.harley-davidson.com.

Foto Merlo Fotografia per LowRide Magazine

Exit mobile version