Davide Tardozzi Ducati MotoGP

Tardozzi spiega la “decisione difficile” di Ducati su Martin

Davide Tardozzi, team manager di Ducati, spiega le ragioni dietro la separazione da Jorge Martin ed Enea Bastianini.

E’ già periodo di cambiamenti profondi per Ducati dopo conclusione della stagione 2024 di MotoGP. Jorge Martin, appena incoronato campione del mondo con il team Pramac, ha annunciato il suo passaggio ad Aprilia per il 2025. Il pilota spagnolo, protagonista di una stagione eccezionale, lascerà Ducati nonostante fosse inizialmente dato come papabile il suo ingresso nel team ufficiale.

La decisione della casa di Borgo Panigale di puntare invece su Marc Marquez come compagno di squadra di Francesco Bagnaia ha innescato una serie scossoni. Questa scelta ha portato all’addio di Martin, al passaggio di Enea Bastianini a KTM e alla perdita di Pramac, che dal 2025 correrà con Yamaha.

L’addio del campione: una decisione inevitabile

Davide Tardozzi, team manager di Ducati, ha spiegato a Crash le ragioni dietro questa separazione.

Quest’anno avevamo i primi quattro piloti del campionato: Martin, Bagnaia, Bezzecchi e Bastianini. È stata una situazione straordinaria, ma ci ha costretti a prendere decisioni difficili, dettate più dalla razionalità che dal cuore.

Alla fine sfortunatamente Martin ed Enea devono lasciare la Ducati perché preferiscono avere un’altra moto ufficiale. E’ un peccato, ma è stato qualcosa che era impossibile recuperare. Auguriamo loro il meglio per il futuro.

Penso che la Ducati sarà forte comunque anche l’anno prossimo, e penso che dobbiamo dimostrare ai fan che abbiamo preso la decisione giusta.

Francesco Bagnaia, che ha chiuso il campionato al secondo posto nonostante undici vittorie, si è detto pronto a lottare per il titolo nel 2025. Secondo Tardozzi:

Otto ritiri hanno pesato enormemente, ma Pecco ha dimostrato di essere un campione. Sono sicuro che tornerà più forte di prima.

La MotoGP 2025 si preannuncia quindi come una stagione importante per Ducati, che dovrà dimostrare ancora una volta di essere all’altezza del suo prestigio, anche di fronte a una griglia di partenza completamente rivoluzionata.

 

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