Si chiamano Fire Loops e sono importanti in caso di incendio a bordo: ecco come funzionano.

Carlo Nava
09/09/2021

Si chiamano Fire Loops e sono importanti in caso di incendio a bordo: ecco come funzionano.

I Fire loops giocano una partita importantissima in caso di incendio a bordo durante il volo. Le fiamme sono infatti una delle minacce più gravi che un aereo si può trovare ad affrontare. Come può difendersi un aereo di linea in volo dall’eventualità di un incendio in uno dei motori? Pur rimanendo un eventualità molto grave, c’è qualche carta da giocare per la sicurezza di equipaggio e passeggeri.

Si parte innanzitutto dalla capacità degli apparati di emergenza di accorgersi che qualcosa non sta andando nel verso giusto. A tal fine, attorno agli elementi più a rischio di surriscaldamento e quindi, conseguentemente, probabili fonti di incendio, scorrono quelli che in inglese sono spesso chiamati “fire loops”, dei tubi a circuito chiuso, riempiti di un particolare gas. All’ aumentare della temperatura, la resistenza elettrica del contenuto di questi tubi va diminuendo e, una volta raggiunto il limite di sicurezza previsto dai sensori posti lungo l’impianto, scatta l’allarme riportato prontamente in cabina di pilotaggio.

Fire loops aereo

Il sistema di questi fire loops è raddoppiato a fini di sicurezza e ovviamente nel caso di danneggiamento materiale, come ad esempio una perdita da uno solo dei due sistemi, si genererebbe un falso allarme, visto che il gemello non ci segnalerebbe nulla di anomalo, pur posto a guardia degli stessi apparati. Questo è ciò che ci serve per stare in allerta, ma cosa succede se l’allarme è veritiero e le fiamme cominciano a spargersi? Cosa possiamo fare?

In questo caso è ora di agire, e anche qui la battaglia non è ancora persa. Convenzionalmente il motore di un aereo è suddiviso in due parti per quanto riguarda la protezione dagli incendi. La prima parte è quella delle pale del nostro motore a getto e la seconda è il nucleo del motore, subito dopo le pale. Si interviene in due modi differenti. Per la prima sezione entrano in gioco due estintori, alimentati elettricamente e che possono essere installati sia nella fusoliera, in tal caso un sistema di distribuzione provvede a far raggiungere il motore interessato, o addirittura nella gondola motore. Una volta azionato, l’estintore scarica tutto il suo contenuto nella zona delle ventole per la compressione, eliminando qualsiasi principio di incendio. Per la seconda zona invece si fa affidamento allo spegnimento del motore e il blocco dell’alimentazione di carburante, olio e qualsiasi altro elemento infiammabile, in pratica si isola completamente il motore dal resto del velivolo.

Inutile dire che in un eventualità del genere, i piloti prenderanno la decisione di atterrare il più presto possibile e che purtroppo il sistema anti-incendio è soltanto un ausilio, validissimo, ma che non garantisce al 100% una completa risoluzione del problema.

Si può continuare ad avere l’allarme incendio acceso anche a fiamme spente, per tutta una serie di motivazioni e l’equipaggio, che sicuramente controllerà dove possibile direttamente a vista la situazione, non può certo stare tranquillo fino a che il velivolo non avrà rimesso le ruote a terra.

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