[titolo_sezione]Auto difficili da vendere[/titolo_sezione]
Quali saranno le auto usate più difficili da vendere nel 2020? La domanda, nell’epoca della transizione verso la mobilità sostenibile che impone limiti sempre più stringenti sulle emissioni, sorge spontanea.
Alcuni modelli non invecchiano mai, altri invece, pur non troppo datati, faticano a trovare un acquirente. Autouncle ha stilato la classifica delle dieci auto più difficili da vendere nel 2020, un po’ perché di segmenti fuori moda, oppure perché potrebbero rientrare nei provvedimenti restrittivi alla circolazione applicati sempre più spesso dalle amministrazioni comunali.
Ma attenzione, conoscendo che un modello fa fatica a incontrare il favore del mercato, chi compra potrebbe fare un bell’acquisto, trattando al ribasso. Vuoi vedere che riusciamo a farvi fare un buon affare?
Nelle prossime pagine la classifica delle le auto usate più difficili da vendere nel 2020!
[titolo_sezione]Alfa Romeo Mito[/titolo_sezione]
Alfa Romeo Mito: il primo gradino del podio tra le auto usate più difficili da vendere è occupato dalla prima segmento B della Casa del Biscione. L’Alfa Romeo Mito, basata sulla piattaforma Small condivisa con la grande Punto, era stata eletta “Auto d’Europa” nel 2009, ma a quanto pare, nell’era dei SUV compatti ha perso il proprio appeal.
[titolo_sezione]Fiat Punto 2012[/titolo_sezione]
Piazza d’onore per la Fiat Punto classe 2012 nella classifica delle auto usate più difficili da vendere nel 2020. La terza serie della compatta del Lingotto che in Italia ha spopolato nei primi anni del nuovo millennio. In giro se ne vedono ancora molte ma, evidentemente, vale lo stesso discorso fatto per la Mito: chi cerca un’auto usata compatta, oggi vuole un SUV.
[titolo_sezione]Volkswagen Touran[/titolo_sezione]
Terzo gradino del podio per la Volkswagen Touran, una delle auto usate più difficili da vendere per il suo passato da monovolume, ormai fuori moda.
[titolo_sezione]Ford B-Max[/titolo_sezione]
Un altro monovolume occupa il quarto posto in classifica, il Ford B-Max. Il più compatto della gamma dell’Ovale Blu era basato sul pianale della Fiesta ed aveva sostituito la Ford Fusion.
[titolo_sezione]BMW 318[/titolo_sezione]
BMW 318: ovvero la BMW per eccellenza ed un classico tra le berline di fascia medio-grande, oggi è un’auto che occupa il quinto posto tra quelle più difficili da vendere. Il segmento delle berline, dalle compatte a quelle più spaziose, è uno di quelli che ha sofferto maggiormente l’avanzata dei SUV. Un peccato per l’impostazione dinamica con trazione posteriore (o integrale, nelle versioni xDrive): merce sempre più rara.
[titolo_sezione]Volvo V60[/titolo_sezione]
Un classico di Volvo, soprattutto in versione wagon. La Volvo V60, berlina di fascia media, ha ceduto il passo alla sorella rialzata XC60, ormai disponibile da molti anni e quindi reperibile con facilità nel mercato dell’usato.
[titolo_sezione]Citroen C4 Picasso[/titolo_sezione]
La seconda serie classe 2010 della Citroen C4 Picasso occupa il settimo posto nella classifica delle auto usate più difficili da vendere. Il suo aspetto da monovolume compatto non polarizza più le attenzioni dei clienti.
[titolo_sezione]Audi A4 Allroad[/titolo_sezione]
Audi A4 Allroad, ovvero un’auto di moderna concezione che rappresenta un ibrido tra il mondo dei SUV e quello delle station wagon. Le grosse dimensioni e la fascia di prezzo medio-alta sono i fattori che giocano a sfavore della rivendibilità.
[titolo_sezione]MINI One D[/titolo_sezione]
L’assurda campagna di demonizzazione dei Diesel ha avuto ripercussioni sul numero di nuove immatricolazioni e sul calo di appeal nel mercato dell’usato. La MINI One D a gasolio è una delle vittime, pur considerando il suo sempre attualissimo design.
[titolo_sezione]Opel Insignia[/titolo_sezione]
Opel Insignia, difficile da vendere ma non troppo, che con il decimo posto, chiude la classifica. Il modello che ha sostituito la Vectra ha riscosso un grande successo con quasi un milione di esemplari venduti in nove anni di presenza sul mercato. I recenti restyling hanno fatto perdere appeal alla prima generazione, interamente concepita sotto l’ala di General Motors.
