Charge Map calcola i percorsi in elettrico con soste ed autonomia

Robin Grant
30/03/2022

Charge Map calcola i percorsi in elettrico con soste ed autonomia
Charge Map

Charge Map è una delle migliori app per chi viaggia con le auto elettriche, perché tra le numerose funzionalità che dispone permette di impostare percorsi con la propria auto, selezionabile dal ricco elenco integrato, tenendo conto della sua autonomia e, quindi, del numero di soste di ricarica da fare durante il viaggio.

Oltre a questo, offre una grafica chiara e fluida e, a richiesta, il Charge Map Pass, card NFC che attiva oltre 200.000 colonnine in tutta Europa senza passare dall’app e che si può ordinare al costo di 19.00 €. La carta arriva direttamente a casa insieme al “Welcome Kit”, che include un libretto con consigli utili per migliorare l’efficienza di guida e il manuale di istruzioni per il Pass.

Come funziona Charge Map

Charge Map è un’app gratuita che si può scaricare da App Store sui dispositivi iOS, e da Play Store su quelli Android. Una volta scaricata, ci si registra velocemente con la propria e-mail e password, e si aprirà la home page che, come su tutti i software di questo tipo, è una carta geografica con mostrati i punti di ricarica in vari colori a seconda della potenza e dell’operatore.

Chaerge Map

Numerosi i filtri, che danno modo all’utente di mostrare, per esempio, solo le colonnine più lente, o viceversa quelle più potenti; o ancora di escludere quelle rotte. Un punto a favore è che mostra anche le colonnine presenti negli hotel e nei ristoranti, mentre è da notare che ancora mancano alcuni operatori.

Come utente si ha poi modo di contribuire al miglioramento dell’applicazione. Alla voce “Contribuisci”, infatti, è possibile sia fare un check-in delle infrastrutture, lasciando delle recensioni; sia “creare” un’area di ricarica, ovvero segnalare la presenza di colonnine qualora non siano presenti sull’applicazione.

 

Una stima completa dei viaggi

Il valore aggiunto di Charge Map è la sua capacità di creare una stima completa di un viaggio con un’auto elettrica. Tra i dati del proprio account c’è anche quello relativo alla vettura: l’app dispone di un elenco aggiornato di tutte le auto elettriche disponibili, dei loro tagli di batteria e della loro potenza massima di ricarica.

Una volta aggiunta la vettura, nella sezione “Percorso” si può iniziare a scegliere punto di partenza e punto di arrivo, con anche la velocità massima che si intende raggiungere durante il viaggio. Di default, Charge Map è impostata su 130 km/h, il limite massimo sulle autostrade italiane, ma volendo è possibile abbassarlo. Inoltre, come in tutti i navigatori, si può decidere se evitare le autostrade e/o i percorsi con pedaggio.

Charge Map

Ho fatto una prova. Da proprietario di una Fiat 500 elettrica con batteria da 42 kWh e autonomia dichiarata di 320 km e potenza di ricarica fino a 85 kW. Ho impostato un percorso da Monza fino a Saint-Paul-De-Vence, in Francia. Lasciando la velocità massima a 130 km/h e partendo con il 100% di batteria, Charge Map stima tre soste per la ricarica:

⋅ La prima alla stazione Be Charge da 300 kW di Casei Gerola, in Via Circonvallazione. In questo caso, l’app mi dice che arriverei con il 55% e mi suggerisce di caricare 7 minuti per arrivare al 71%;
⋅ La seconda alla stazione Duferco “Le Lampare” da 50 kW, tra Arenzano e Cogoleto in Liguria, dove arriverei con il 15% e impiegherei 20 minuti per arrivare al 60%;
⋅ La terza e ultima alle colonnine Ionity da 350 kW dell’area di servizio Rinovo Nord A10 Andora. Anche in questo caso arriverei con il 15%, e impiegherei 28 minuti per arrivare all’87%.

Charge Map

L’ultima ricarica, secondo Charge Map, mi farebbe arrivare a destinazione con il 20%, dopo 4 ore e 26 minuti di viaggio. Reimpostando lo stesso percorso, ma mettendo il limite di 110 km/h, impiegherei 4 ore e 25, ma le soste di ricarica scenderebbero a due, con l’eliminazione della sosta di Casei Gerola.

Avevo usato l’app anche per il mio viaggio da Monza a Rimini con la Ford Mustang Mach-E AWD con batteria da 99 kWh e, in effetti, le stime si sono rivelate veritiere: a 130 km/h l’app suggeriva di fare una sosta alle Ionity di Forlì. Andando a una media di 120 km/h, sono riuscito a non fare nessuna sosta, avendo però a destinazione appena il 5% di batteria.

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