Se il motore fatica ad avviarsi con il freddo, queste risposte tecniche ti aiutano a capire cosa succede davvero e cosa controllare

Come il freddo influenza l’avviamento e il funzionamento dei motori, distinguendo tra propulsori benzina, diesel, ibridi ed elettrici.

Superficie del parabrezza coperta di ghiaccio e brina con dettaglio sulla linea di smaltimento del ghiaccio.

L’inverno mette alla prova molte parti dell’auto. I motori reagiscono in modo diverso al calo termico e la batteria è spesso la prima a mostrare difficoltà. Qui trovi risposte tecniche e precise per affrontare le partenze a freddo sapendo cosa succede sotto al cofano.

Avviamento e funzionamento invernale

È vero che non bisogna far scaldare il motore al minimo quando fa freddo?

I moderni propulsori non richiedono lunghe soste al minimo. La fase di riscaldamento è più rapida quando si parte con una guida dolce.
Benzina: a 0°C la centralina arricchisce la miscela fino al 20–30%. Il lubrificante raggiunge una viscosità adeguata solo oltre i 40°C. Procedere a bassa andatura accelera la stabilizzazione termica.
Diesel: al minimo la temperatura dei gas di scarico sale lentamente. Il filtro antiparticolato necessita di valori prossimi ai 200–250°C per lavorare correttamente. Una marcia dolce aiuta a raggiungere questi valori in tempi più brevi.
Ibridi: nei sistemi full hybrid il termico entra in funzione a cicli brevi. La circolazione del liquido refrigerante aumenta solo con la marcia, migliorando la salita di temperatura.
Elettrici: il motore elettrico non richiede riscaldamento. La batteria ad alta tensione lavora al meglio quando si avvicina ai 15–20°C; l’auto gestisce in automatico questa fase durante i primi minuti di utilizzo.

Il freddo può danneggiare la batteria? Come posso evitarlo?

Sì. Le temperature basse rallentano le reazioni chimiche e fanno aumentare la resistenza interna.
Batterie piombo-acido: a −10°C la capacità erogabile può scendere al 60–65%. Una tensione inferiore a 12,2 V a motore spento indica una carica non ottimale. Mantenere la batteria isolata dal gelo e controllare lo stato di carica riduce il rischio di avviamento difficoltoso.
Ibridi: la batteria di servizio a 12 V gestisce accensioni e logiche elettroniche. Anche qui il freddo può ridurre la tensione disponibile. Tenere l’auto utilizzata con regolarità aiuta a mantenere la carica.
Elettrici: le celle agli ioni di litio riducono la loro efficienza sotto gli 0°C. L’autonomia può calare del 15–30% e la ricarica è più lenta quando la temperatura è molto bassa. Le auto elettriche usano sistemi di riscaldamento della batteria per mantenere valori adeguati.

Come avviare l’auto se la batteria è scarica d’inverno?

Benzina e diesel: si può utilizzare un avviatore portatile o un collegamento con un’altra auto. Assicurarsi che la tensione della batteria di supporto sia stabile prima di procedere. Nei diesel è utile attendere lo spegnimento della spia delle candelette prima di tentare l’avviamento.
Ibridi: l’avvio dipende dalla batteria a 12 V. Un booster è sufficiente: non bisogna intervenire sulla batteria ad alta tensione. Seguire le indicazioni riportate nel manuale per evitare errori.
Elettrici: se la batteria a 12 V è scarica l’auto può rifiutare l’accensione dei sistemi di bordo. Un avviatore dedicato per il circuito a bassa tensione ripristina le logiche elettroniche necessarie.

Le auto diesel richiedono attenzioni diverse in inverno?

Sì. Il gasolio esposto a temperature molto basse può addensarsi. La paraffinazione può iniziare sotto i −5°C, con peggioramento evidente sotto i −10°C.
Usare gasolio invernale (commercializzato nei mesi freddi) riduce il rischio di addensamento. Le candelette possono restare attive più a lungo quando la temperatura è inferiore allo zero; è importante attendere la completa fase di preriscaldamento.

Gli oli motore cambiano comportamento al freddo?

Sì. La viscosità aumenta al calare della temperatura. Oli con gradazioni 0W-20, 0W-30 o 5W-30 mantengono una fluidità adeguata fino a −20°C e oltre, mentre prodotti più densi rallentano la lubrificazione nei primi secondi dell’avviamento. Una scelta adeguata alle indicazioni del costruttore riduce l’usura nelle partenze a freddo.

Il freddo influenza anche gli ibridi?

Sì. Il motore termico interviene più spesso per portare a temperatura il sistema di raffreddamento e per garantire la climatizzazione. L’elettronica può limitare la potenza delle batterie fino a quando non raggiungono valori adeguati, generalmente superiori ai 10–15°C.

Il freddo influisce sulle auto elettriche?

Sì. La resistenza interna delle celle aumenta sotto i 0°C. L’autonomia può ridursi fino al 30% e la rigenerazione viene limitata per evitare stress termici alla batteria. Durante la ricarica rapida, la potenza può essere ridotta se la batteria non è abbastanza calda.

È utile usare additivi antigelo per il gasolio?

Solo se il gasolio in uso non è stato formulato per temperature molto basse. I prodotti antigelo riducono la temperatura di filtrabilità a freddo, ma devono essere aggiunti prima che il carburante inizi ad addensarsi. In caso contrario non hanno efficacia.

Quanto tempo bisogna aspettare prima di partire d’inverno?

Solo il tempo necessario per stabilizzare il minimo. Nella maggior parte dei casi bastano pochi secondi. Procedere con una guida dolce nelle prime fasi permette al propulsore di raggiungere la temperatura ottimale senza sforzi.

La normativa prevede indicazioni particolari in inverno?

Sì. Nei mesi freddi è previsto l’obbligo di montare pneumatici invernali o catene a bordo su molte tratte. Inoltre l’uso corretto degli avviatori portatili deve rispettare le indicazioni di sicurezza per evitare danni ai circuiti elettronici.

Aggiornato il: 14 novembre 2025

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