Due rarissime concept car Lotus sono in vendita in un concessionario

Robin Grant
16/02/2022

Due rarissime concept car Lotus sono in vendita in un concessionario

Che fine fanno le concept car dopo che hanno terminato il tour espositivo che le riguarda? Non c’è una risposta univoca: alcune vengono demolite, altre messe in magazzino. Le più fortunate di tutte sono esposte nei musei, in modo temporaneo o perpetuo, mentre altre vengono vendute. È il caso delle due “One Off” Lotus Etna V8 da 355 CV e Lotus M200 Speedster, al momento in vendita presso un concessionario dei Paesi Bassi, la Metropole Classics. Entrambe sono vendute a 140.000 euro.

La loro storia è piuttosto interessante, soprattutto perché ripercorre in modo non troppo felice il passato di Lotus, tra i suoi tentativi di realizzare sempre qualcosa di innovativo, e una quasi costante mancanza di fondi.

La Lotus Etna

Partiamo dalla Lotus Etna, concept car presentata al British Motor Show del 1984, che avrebbe dovuto essere l’erede della Lotus Esprit.

Il design è squisitamente opera di Giorgetto Giugiaro, e la vettura aveva tutto ciò che si poteva chiedere in quel periodo, dalle sospensioni attive delle Lotus da Formula Uno, ai freni antibloccaggio, fino al motore V8 “Type 909” 4.0 litri, anch’esso derivato dal mondo delle corse. Si diceva che avesse 355 CV e 400 N/m di coppia massima.

Purtroppo però, come spesso accaduto con Lotus, venne chiuso il progetto per dare un’erede alla Esprit. Tanto che la Etna messa ora in vendita non era nemmeno funzionante, in quanto one off realizzata in argilla, legno e fibra di vetro. Nel 2011, la concept car venne ripresa da un fan che trovò uno dei due motori Type 909 all’interno del modello, e ha usato un telaio Esprit per portare a termine ciò che l’azienda aveva lasciato in sospeso, ovvero rendendo funzionante questa supercar.

Il difficile compito della Lotus M200 Speedster

Quando fu presentata al Salone di Francoforte del 1991, avrebbe dovuto portare a termine un compito molto complicato. La Lotus M200 Speedster, infatti, si basa sulla Lotus Elan M100 a trazione anteriore, uno dei flop più clamorosi del marchio britannico.

La M200 è spinta da un motore Isuzu turbo quattro 1.6 da 162 CV, con una coppia di 200 N/m e trasmissione manuale. Il designer è Julian Thompson, autore anche della successiva Lotus Elise, best seller dell’azienda (le somiglianze in effetti ci sono).

Thompson realizzò una prospettiva molto interessante usando un deflettore airstream anziché un vero parabrezza, aperture individuali delle portiere di conducente e passeggero, ampio alettone posteriore e nuova disposizione per i fari, più moderni rispetto allo stile a scomparsa della Elan. Gli interni, invece, si ispirano ai costumi da bagno.

Il designer pensò alla vettura come una nicchia “per veri appassionati”, ma il vero scopo era far vedere ai vertici aziendali il modo migliore per uscire dal flop della Elan. Anche la M200 Speedster viene venduta a 140.000 euro.

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