trump audi

I dazi di Trump funzionano davvero? Audi pronta ad aprire un impianto da 4 miliardi di dollari negli USA.

La casa tedesca considera un impianto negli Stati Uniti per ottenere vantaggi doganali e risparmiare sui dazi voluti da Trump. In gioco ci sono 4 miliardi di euro.

Audi sta considerando seriamente l’apertura di un nuovo stabilimento negli Stati Uniti. L’obiettivo è chiaro: contenere gli effetti dei dazi doganali imposti da Donald Trump sulle importazioni automobilistiche, secondo i tedeschi di Der Spiegel. Una decisione definitiva è attesa entro fine 2025, ma la direzione sembra già tracciata. Tra le ipotesi, la costruzione ex novo ha oggi più possibilità rispetto al semplice ampliamento di impianti esistenti del gruppo Volkswagen.

Dove potrebbe nascere la nuova fabbrica

audi q8 e-tron plant belgium
Image: Audi

Le valutazioni in corso si concentrano soprattutto sul Sud degli Stati Uniti, una zona logisticamente favorevole grazie alla presenza di un’ampia rete di fornitori. Il nuovo impianto darebbe lavoro a 3000-4000 persone. I vertici di Audi, tuttavia, attendono prima un accordo stabile tra Unione Europea e Stati Uniti in tema di dazi, per poi procedere rapidamente con la scelta del sito.

Costruire da zero uno stabilimento richiederebbe fino a 4 miliardi di euro, una cifra vicina all’utile annuale del gruppo Audi. Tuttavia, proprio un progetto di questa portata potrebbe attrarre sostegni pubblici americani, difficili da ottenere in caso di semplice ampliamento. Il piano prevede la produzione di SUV elettrici di grandi dimensioni, come il Q8, destinati anche all’export in Europa e Cina. In questo modo Audi potrebbe accumulare crediti di esportazione, utilizzabili per compensare i dazi su modelli importati dall’Europa.

La strategia di Volkswagen negli USA

volkswagen logo

Volkswagen è attiva da anni negli Stati Uniti con il suo stabilimento di Chattanooga, in Tennessee. Da poco, però, gli operai di quella fabbrica sono rappresentati dalla potente United Auto Workers (UAW), una condizione che Audi preferirebbe evitare. Un nuovo sito produttivo potrebbe permettere di restare fuori dall’influenza sindacale per almeno un primo periodo.

Audi è stata colpita più duramente di altri marchi tedeschi dalle misure protezionistiche di Trump. Fino ad ora ha prodotto il suo modello di punta per il mercato USA, il Q5, in Messico, beneficiando di dazi ridotti. Ma con la fine della zona di libero scambio, i dazi hanno raggiunto il 52,5% del valore di importazione. Un livello che, a lungo andare, rischia di diventare insostenibile.

Una scelta che potrebbe cambiare tutto

Nuova Audi Q3 2025
Image: Audi

Un nuovo stabilimento negli USA cambierebbe radicalmente il posizionamento industriale di Audi in Nord America.

Dopo oltre vent’anni di tentennamenti, la casa di Ingolstadt sembra pronta ad affiancare BMW, Mercedes e lo stesso gruppo Volkswagen nella produzione diretta negli Stati Uniti, per difendere la propria competitività in uno dei mercati più strategici al mondo.