Dopo anni di espansione, il car sharing mostra segnali di arretramento nelle città italiane. Zity, la flotta di auto elettriche gestita da Renault, ha annunciato che lascerà Milano il 18 dicembre 2025, mentre Enjoy, il servizio di Eni, abbandonerà il modello free floating a partire da gennaio 2026.
Stop al modello libero: arriva il sistema Enjoy Point
A partire dal 12 gennaio 2026, a Milano, Torino e Firenze, le auto di Enjoy saranno disponibili esclusivamente presso gli Enjoy Point, aree dedicate che sorgeranno nelle stazioni di servizio Eni, aeroporti e stazioni ferroviarie. La modifica interesserà anche Roma e Bologna dal 21 gennaio.
La scelta, secondo Eni, permetterà una gestione più efficiente del parco auto, semplificando la manutenzione e il monitoraggio dei mezzi. Tuttavia, si perderà la flessibilità tipica del free floating, che permetteva di prelevare e lasciare il veicolo ovunque, nel rispetto delle regole di sosta.
Con il nuovo modello, gli utenti dovranno fare i conti con ulteriori restrizioni. Non sarà più possibile accedere liberamente alle Zone a Traffico Limitato e il parcheggio sulle strisce blu diventerà a pagamento. Questo cambia radicalmente l’esperienza d’uso, rendendola più simile a quella di un autonoleggio tradizionale che a un servizio urbano smart.
La crisi delle auto condivise: numeri in calo e costi in crescita
Il caso di Zity è emblematico. A Milano, la società registrava perdite di circa 400 euro per veicolo. Le difficoltà economiche, unite a una domanda in calo e a costi gestionali crescenti, hanno reso insostenibile la presenza sul territorio.
Anche Enjoy, pur restando attiva, cambia pelle in un momento delicato. Il Comune di Milano impone un canone mensile di 175 euro per auto termica e 45 euro per elettrica alle società di sharing. Secondo Palazzo Marino, il costo copre la sosta sulle strisce blu e l’accesso in Area C, ma per molte aziende il modello diventa poco sostenibile.
Nel contesto urbano, il car sharing ha rappresentato uno strumento utile per ridurre la presenza di auto private. A Milano, il 21% dei nuclei familiari non possiede un’automobile e il tasso di motorizzazione è sotto le 500 vetture ogni 1.000 abitanti. L’eliminazione del modello libero rischia di rendere il servizio meno attrattivo e più scomodo per gli utenti occasionali.
Uno scenario da ripensare
Con Zity fuori dai giochi e Enjoy in trasformazione, il panorama del car sharing urbano entra in una nuova fase. La tenuta del settore dipenderà dalla capacità di ridefinire un’offerta economicamente sostenibile, accessibile e integrata con il trasporto pubblico. La presenza e la distribuzione capillare degli Enjoy Point sarà il primo vero banco di prova per il nuovo modello.
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