Filtro aria e filtro abitacolo hanno funzioni diverse: il primo protegge il motore da polveri e impurità, il secondo purifica l’aria interna. Questa pagina chiarisce la differenza tra i due e come riconoscere ruolo e sostituzione corretta di ciascuno.
FAQ – Filtro dell’aria e filtro abitacolo: differenze e funzioni
No. Il filtro dell’aria serve il motore e protegge il sistema di aspirazione da polveri e impurità. Il filtro abitacolo agisce invece sull’aria che entra nell’interno del veicolo e tutela la salute dei passeggeri. Sono due componenti diverse, con materiali, posizione e finalità differenti.
Il filtro dell’aria si trova nel vano motore all’interno di una scatola dedicata che convoglia l’aria in ingresso al motore. È uno dei punti più accessibili anche durante una semplice ispezione.
Ha la funzione di trattenere polveri e impurità che entrano dal sistema di aspirazione, garantendo un flusso regolare verso il motore e riducendo la possibilità di far arrivare acqua nel condotto. È essenziale per la stabilità della combustione e per mantenere la risposta del motore coerente.
I filtri più comuni sono realizzati in carta, materiale diffuso sulle auto di uso quotidiano per la sua capacità filtrante e praticità. I modelli in cotone o stoffa sono impiegati soprattutto su auto più prestazionali, dove è utile una maggiore permeabilità dell’aria.
In condizioni normali la sostituzione è consigliata ogni quindicimila o ventimila chilometri, oppure una volta all’anno. Su percorsi polverosi o in città trafficate può essere necessario intervenire prima.
Per i filtri in carta non è consigliabile. Una pulizia improvvisata può danneggiare la struttura e ridurre la capacità filtrante. I modelli in cotone possono essere trattati, ma solo con procedure specifiche.
Il filtro abitacolo purifica l’aria che entra dalle bocchette. Blocca polline, spore, residui dei freni, batteri e impurità provenienti dall’esterno. Migliora il comfort, contribuisce alla salute dei passeggeri e limita la percezione di cattivi odori provenienti dal traffico o dal motore.
La posizione varia. Nei modelli più diffusi può essere nel vano motore, dietro il vano portaoggetti oppure vicino alla base del parabrezza. È un componente accessibile ma richiede l’apertura di pannelli o coperchi dedicati.
Sì. I modelli più comuni filtrano polline e residui biologici. I modelli ai carboni attivi aggiungono la capacità di trattenere odori e composti presenti nei gas inquinanti. Molti automobilisti scelgono questa soluzione per un’aria interna più pulita.
In media ogni dodicimila o quindicimila chilometri, o una volta all’anno. In presenza di smog intenso, polline stagionale o traffico urbano continuo è utile anticipare la sostituzione.
Dipende dal tipo di materiale e dal lavoro necessario per il montaggio. I filtri ai carboni attivi hanno un costo maggiore, ma garantiscono una purificazione più completa e una migliore gestione degli odori.
Vengono utilizzati materiali sintetici che resistono a muffe e allergeni. Quando associati ai carboni attivi offrono una protezione più completa da polveri, batteri, odori e impurità sospese nell’aria.
Una risposta meno fluida del motore, consumi anomali o un minimo irregolare possono indicare la necessità di sostituzione. Se il flusso verso il motore è ostacolato, l’erogazione ne risente.
Aria debole dalle bocchette, odori persistenti o un aumento di appannamento indicano che il filtro non trattiene più le particelle in modo efficace.
Sì. Un filtro abitacolo intasato riduce il flusso dell’aria e può affaticare il sistema, con una riduzione percepibile nella resa sia in raffreddamento sia in riscaldamento.
Dipende dalle esigenze. Chi percorre strade urbane o vive in zone con traffico intenso ha maggiore beneficio dal modello ai carboni attivi, grazie alla capacità di trattenere odori e residui più fini.
Un filtro molto sporco può far passare particelle che non dovrebbero raggiungere il condotto, con conseguenze che variano da una riduzione della resa a possibili danni nel tempo.
Sì. I materiali filtranti trattengono pollini e spore, riducendo l’esposizione diretta dei passeggeri nelle stagioni più sensibili.
In molti modelli sì, ma dipende dalla posizione. Il filtro dell’aria è generalmente più accessibile. Il filtro abitacolo richiede a volte piccoli smontaggi, ma resta comunque un intervento gestibile con attenzione.
Un filtro nuovo permette al motore di respirare correttamente, contribuendo a un funzionamento più regolare e a consumi coerenti con le condizioni del veicolo.
Aggiornato il: 14 novembre 2025
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