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Ford Mustang Rendering: la prossima generazione potrebbe essere così

mustang s650 concept

[titolo_sezione]Ford Mustang Rendering[/titolo_sezione]

Quasi ogni marchio automobilistico ha la propria auto iconica, soprattutto se gode di cent’anni di storia. Un’auto che l’azienda in qualche modo differenzia dal resto della gamma, cercando di mantenerne sempre intatto (attualizzandolo) il design.

Per Fiat è la 500, per Volkswagen sono Golf e Maggiolino, mentre Ford ha come cavallo di battaglia – letteralmente – la sua Mustang. Una vettura riconoscibile proprio per il simbolo del cavallo, prodotta ininterrottamente dagli anni Sessanta,  e che nonostante i suoi quasi 60 anni di storia rimane la sportiva più venduta al mondo. Nel 2014 è arrivata l’attuale generazione, la sesta, ma sono già diverse le speculazioni sull’arrivo di una nuova generazione. Ecco quindi, con i vari progetti di Ford Mustang Rendering, come potrebbe essere.

 

Ford Mustang Rendering: la prima “pony car”

La prima Mustang fu fortemente voluta da Lee Iacocca, allora manager di Ford, e fu innovativa nel mercato americano: era la più piccola delle muscle car, nonché una delle prime (se non la prima) pony car, come si definiscono negli States le muscle di piccole dimensioni.

Presentata nel 1964 – il lancio della Mustang si vede anche nel film Le Mans 66 – La grande sfida – la Mustang era l’auto dei baby boomers, i giovani nati subito dopo la seconda guerra mondiale e che sono cresciuti in un periodo di forte prosperità economica negli States, come del resto è accaduto anche per la stessa generazione in Europa Occidentale.

Ford fu la prima a puntare a un target di potenziali acquirenti cui nessun altro marchio americano aveva pensato, e proprio per questo la piccola coupé fu indirizzata specificatamente a loro: una vettura che fosse dinamica, giovane, bella da guardare ma soprattutto da guidare. Progettata in soli 18 mesi, Iacocca riuscì a produrre la vettura senza usare tutto lo (scarso) budget che la direzione di Ford – in quel periodo in forte crisi – gli aveva concesso: questo grazie all’idea intelligenze di sfruttare soprattutto componenti meccaniche già prodotte dal costruttore e, infatti, la stessa struttura della prima Mustang deriva dalla Ford Falcon, con un telaio rivisto e alleggerito e con la nuova Torque Box, sistema che aumentava la rigidità del telaio rendendone più semplice la produzione.

Il successo della Mustang fu immediato: 22.000 modelli ordinati solamente al primo giorno di lancio. Un successo, tra l’altro, universale: la casa americana aveva inizialmente pensato la Mustang soprattutto per il genere femminile, ma è indubbio che l’auto ha ottenuto un successo enorme senza distinzioni di genere (che oggi possiamo dire tranquillamente e fortunatamente superate) e questo lo dimostra soprattutto il cinema, che in molti film ha usato la Mustang come auto da far guidare ai protagonisti: per esempio la celebre Mustang Fastback del 1968 guidata da Steve McQueen nel film Bullitt, quella del ’67 viene “ricostruita” dai protagonisti del film Fast And Furious – Tokyo Drift, unita alla Mustang Cobra II usata dalle Charlie’s Angels nell’omonima serie TV degli anni Settanta e alla Mustang rosa shocking del 2007 che guida Ashley Tisdale, nei panni di Sharpay Evans, in High School Musical 2. Un successo intramontabile, quindi, che ha visto milioni di esemplari di Mustang venduti nel corso della sua storia.

Ford Mustang Rendering: anche ibrida?

Su una nuova generazione di Mustang abbiamo in effetti già qualche notizia di come potrebbe essere, sia a livello di design sia a livello di motorizzazione. È stata infatti di recente presentata la Ford Mustang Mach-E, un SUV coupé completamente elettrico che quindi poco ha in comune con l’originale sportiva, se non il nome e parte del design. Ma questo è abbastanza indicativo della direzione che Ford potrebbe intraprendere anche con la nuova versione della sua coupé iconica, che potrebbe essere non più a solo motore endotermico, ma una supersportiva ibrida, una delle più economiche (in piena tradizione Mustang).

Diversi rendering circolano in rete, alcuni dei quali vedono la nuova pony car ibrida se non completamente elettrica, con un design che riprende quello inaugurato nella versione SUV: la calandra è infatti la stessa della Mach-E, caratterizzata da una sottile linea che potremmo dire a ferro di cavallo e che circonda una parte della carrozzeria su cui spicca, al centro, l’iconico cavallino. Un design pulito ma pieno di nervature, con fari regolari e abbastanza sottili che si sviluppano in larghezza con una trama a LED delle luci diurne fatta di tre semplici linee diagonali, riprese dal design attuale e che sono nello stesso stile delle luci posteriori.

[titolo_sezione]La Mustang del futuro[/titolo_sezione]

Ford Mustang Rendering: l’americana del futuro

Meno realistico, ma ugualmente interessante è un’altra Ford Mustang Rendering, decisamente più estrema e futuristica. In questo caso, la nuova generazione della sportiva di Ford perde la sua forma classica e ne assume una più da hypercar. Il frontale è sempre molto allungato, e si fa notare per le larghissime e sottili luci a LED, che anche in questo caso presentano la “firma” a tre piccole linee diagonali. Bello che a LED sia anche il cavallino della Mustang, mentre a contrasto con questa linea molto semplice e pulita c’è il grande cofano con il rilievo centrale che arriva fino al parabrezza.

Di lato si nota il profilo molto schiacciato, con un abitacolo quasi impercettibile che si va a fondere con la parte posteriore, lasciando una linea dei finestrini molto sottile. Anche in questo caso, alla pulizia e semplicità del tettuccio e della linea del finestrini fanno contrasto le tante nervature e bombature presenti sulla fiancata, su cui spicca quella centrale che crea quasi una curva a “S” sulla portiera. Si fanno notare anche i cerchi neri dalla trama ricercata, che possono sembrare grandi per via dell’altezza molto ridotta della vettura.

Il posteriore della Ford Mustang Rendering è forse quello più tradizionale anche se, ovviamente, rinnovato. Il lunotto quasi non si distimgue dal tettuccio ed è circondato da due nervature che quasi sembrano collegarlo allo stretto portellone del bagagliaio, quasi fossero delle travi portanti della struttura. Non mancano naturalmente le luci posteirori costituite dai tre iconici listelli, uniti al centro dal logo GT a delineare che la versione qui presentata è appunto quella più sportiva, la Mustang GT. Il posteriore è per il resto pulito, con poco spazio per la targa e una zona inferiore che scende e rientra verso l’interno, coprendo gli scarichi. Un’altra soluzione che fa pensare alla natura ibrida o elettrica della prossima Mustang.

Difficile dire ora come sarà la nuova generazione dell’iconica di Ford, ma è certo ormai che anche la Mustang deve rifarsi alla direzione elettrificata del mercato delle automobili.

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