Gli incentivi auto 2025 sostengono l’acquisto di auto elettriche nuove, con contributi fino a 11.000 euro per privati e fino a 20.000 euro per microimprese.
Il bonus è legato a requisiti di reddito, residenza o sede legale, rottamazione obbligatoria e prezzo massimo del veicolo. La procedura si svolge tramite una piattaforma ministeriale, con convalida a cura del venditore.
Domande frequenti sugli incentivi auto 2025
Chiariamo ogni dubbio rispondendo a quelle che sono le domande ricorrenti fatte dagli utenti sugli incentivi statali per le auto elettriche nel 2025.
Possono accedere le persone fisiche residenti in aree urbane funzionali con almeno 50.000 abitanti e con ISEE entro i limiti previsti. Sono ammesse anche le microimprese con sede legale nelle stesse aree e in regola con i requisiti fiscali e contributivi.
Sono ammesse le autovetture elettriche di categoria M1 con prezzo di listino non superiore a 35.000 euro IVA esclusa, equivalenti a circa 42.700 euro IVA inclusa, al netto di optional e accessori.
Per ISEE fino a 30.000 euro il contributo è di 11.000 euro. Per ISEE tra 30.000 e 40.000 euro il contributo scende a 9.000 euro. L’importo è definito in base alla fascia ISEE e alla tipologia di veicolo acquistato.
Sì, è richiesta la rottamazione di un veicolo fino a Euro 5, intestato da almeno sei mesi all’acquirente o a un familiare convivente.
Il bonus viene applicato come sconto diretto sul prezzo di acquisto, validato dal venditore al momento della registrazione sulla piattaforma ministeriale.
L’acquirente sceglie il veicolo e fornisce al venditore i documenti richiesti. Il venditore registra la pratica sulla piattaforma ministeriale, allegando la documentazione. Una volta validata, il contributo è applicato direttamente sul prezzo finale.
La data di apertura delle prenotazioni sarà comunicata dal Ministero. Gli incentivi saranno disponibili fino al 30 giugno 2026 o fino a esaurimento dei fondi.
Non sono cumulabili con altri incentivi statali o europei destinati allo stesso veicolo. È possibile verificare caso per caso eventuali agevolazioni locali.
Sono richiesti un’autocertificazione di residenza, il documento che attesta l’ISEE, la targa del veicolo da rottamare e la copia del libretto di circolazione.
Rientrano tutti i modelli elettrici con prezzo di listino entro il limite previsto. L’elenco aggiornato è disponibile sul portale ufficiale del Ministero e presso i concessionari aderenti.
Le microimprese possono ottenere fino a 20.000 euro di contributo per veicoli commerciali leggeri di categoria N1 e N2, nel rispetto del regime “de minimis” e dei limiti di prezzo stabiliti.
Se la pratica non viene validata entro 30 giorni dalla prenotazione, il contributo torna nel plafond disponibile e non può più essere utilizzato per quell’acquisto.
È necessario avere residenza o sede legale in un’area urbana funzionale con più di 50.000 abitanti, come definita dagli strumenti statistici ISTAT.
Sì, a condizione che il familiare sia maggiorenne, faccia parte dello stesso nucleo familiare e rispetti i requisiti di residenza e ISEE.
Il prezzo massimo è calcolato sul listino ufficiale IVA inclusa, senza optional o accessori, fino a un massimo di 42.700 euro.
Fonti ufficiali
- Decreto attuativo sugli incentivi auto 2025 – Ministero della Transizione Ecologica (MITE)
- Portale ufficiale “Ecobonus auto” per la consultazione e prenotazione dei contributi – Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT)

