Quanto costa ricaricare un’auto elettrica: guida pratica con prezzi AC, DC e HPC

Guida pratica al costo della ricarica per auto elettrica: differenze tra ricarica AC, ricarica DC e HPC, fasce di prezzo in €/kWh e regole semplici per scegliere app, potenza e abbonamento nei viaggi lunghi (dicembre 2025).

colonnina ricarica instavolt

Chi fa viaggi lunghi con un’auto elettrica si pone sempre le stesse domande: quanto pago davvero la ricarica, perché la stessa colonnina può costare di più a seconda dell’app, e quando conviene passare da ricarica AC a ricarica DC o HPC.

Questa guida mette in ordine i concetti e usa come base i valori riportati nell’Osservatorio Prezzi Tariffe di Ricarica di novembre 2025.

Prima cosa: AC, DC e HPC non sono la stessa “ricarica”

Le tariffe cambiano soprattutto in base alla potenza e all’uso tipico:

  • Ricarica AC (fino a 22 kW): spesso in città, parcheggi, hotel, aree pubbliche. È la scelta più comoda quando l’auto resta ferma a lungo.
  • Ricarica DC (fast): utile per ricariche più rapide, in genere su percorsi extraurbani.
  • HPC (ultra fast, oltre 150 kW): pensata per recuperare autonomia in poco tempo, spesso su arterie veloci e aree di servizio.

Come leggere i prezzi: CPO, eMSP e app

Di solito entrano in gioco due soggetti: CPO (chi gestisce fisicamente la colonnina) e eMSP (l’app o il servizio con cui paghi). Anche se la colonnina è la stessa, il prezzo in €/kWh può cambiare in base all’app scelta e all’eventuale abbonamento.

Fasce di prezzo per kWh (dati novembre 2025)

Nei dati di novembre 2025 dell’Osservatorio, i prezzi mostrano una variabilità ampia tra operatori e app. Per orientarsi, ecco le fasce ricavabili dai valori riportati:

  • Ricarica AC: circa 0,35–1,47 €/kWh, con valori ricorrenti attorno a 0,60 €/kWh.
  • Ricarica DC: circa 0,30–1,00 €/kWh, con valori ricorrenti attorno a 0,77 €/kWh.
  • HPC: circa 0,45–1,47 €/kWh, con valori ricorrenti attorno a 0,79 €/kWh.

Nota pratica: quando leggi un prezzo, controlla se c’è un costo di avvio sessione (fee fissa). Anche una fee piccola può pesare molto sulle ricariche brevi.

Quanto costa “una ricarica”: esempi rapidi con kWh

Il calcolo base è semplice: costo = kWh ricaricati × €/kWh (più eventuale fee di avvio).

Esempi pratici (senza fee):

  • Se ricarichi 20 kWh in ricarica AC a 0,60 €/kWh: paghi circa 12 €.
  • Se ricarichi 30 kWh in ricarica DC a 0,77 €/kWh: paghi circa 23,10 €.
  • Se ricarichi 40 kWh in HPC a 0,79 €/kWh: paghi circa 31,60 €.

Quando conviene AC, quando conviene DC/HPC

Vediamo le convenienze rispetto alle velocità di ricarica:

  • Ricarica AC: conviene quando hai tempo (notte, lavoro, sosta lunga). Anche se il €/kWh non è sempre basso, spesso riduci fee e sovrapprezzi tipici dell’alta potenza.
  • Ricarica DC: utile quando vuoi rientrare in strada in tempi ragionevoli senza pagare sempre la fascia ultra.
  • HPC: conviene soprattutto nei viaggi lunghi, quando il tempo conta più del costo al kWh. Se vuoi contenere la spesa, spesso è sensato usarla solo per “tornare in autonomia utile” e poi completare più tardi in AC.

Abbonamenti: come valutare se ti fanno risparmiare

Un abbonamento ha senso solo se ricarichi spesso e con continuità. Metodo pratico: stima quanti kWh fai al mese su rete pubblica e calcola quanto risparmieresti per kWh con l’abbonamento. Se il risparmio mensile supera il costo dell’abbonamento, allora ha senso.

Attenzione alle condizioni: alcune formule includono soglie (kWh inclusi), reti partner, o prezzi diversi tra AC, DC e HPC.

Consigli pratici per pagare meno in viaggio

1) Prima di collegarti, confronta almeno due app eMSP: spesso il prezzo in €/kWh cambia anche sulla stessa colonnina.

2) Evita ricariche molto brevi in DC/HPC se c’è una fee di avvio: su pochi kWh la fee pesa molto.

3) Nei viaggi lunghi, usa HPC in modo mirato: entra, ricarica quanto serve per ripartire, poi completa in AC quando hai una sosta lunga.

4) Se sai già dove dormirai, cerca una ricarica AC vicino (o in struttura): una sosta lunga può diventare una scelta economica.

5) Se l’app mostra prezzi diversi tra colonnine dello stesso gestore, controlla la potenza reale: spesso il cambio di costo segue il passaggio AC → DC → HPC.

 

Domande sul costo ricarica auto elettrica (AC, DC, HPC)

Quanto costa in media ricaricare un’auto elettrica alle colonnine pubbliche?

Dipende da AC, DC o HPC e dall’app usata. Nei dati di novembre 2025 si vedono valori ricorrenti attorno a 0,60 €/kWh in AC, circa 0,77 €/kWh in DC e circa 0,79 €/kWh in HPC.

Perché la stessa colonnina può costare di più con app diverse?

Perché il prezzo lo determina spesso l’eMSP (l’app di pagamento), non solo il CPO che gestisce la colonnina. Cambiano condizioni e abbonamenti.

Che differenza c’è tra ricarica AC e ricarica DC?

AC è più lenta e adatta a soste lunghe. DC è più rapida e adatta a soste brevi durante un trasferimento.

La ricarica HPC conviene sempre?

No. HPC è utile quando conta il tempo. Se vuoi contenere la spesa, spesso conviene usarla solo per recuperare autonomia per ripartire e poi completare in AC.

Come capisco se un abbonamento ricarica conviene?

Stima i kWh mensili che fai in pubblico e il risparmio per kWh offerto dall’abbonamento. Se il risparmio totale supera il costo dell’abbonamento, allora conviene.

Fonte: Adiconsum-TariffEV. Aggiornato il: 17 dicembre 2025.

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