Dal 2026 entrerà in vigore un sistema nazionale di rimborsi per ritardi legati a blocchi del traffico e cantieri autostradali. Le nuove regole, introdotte dall’Autorità di regolazione dei trasporti (ART), prevedono soglie precise, una piattaforma unica e criteri differenziati in base alla durata del percorso e dell’interruzione.
Rimborsi autostradali dal 2026: cosa cambia davvero
Le nuove disposizioni modificheranno il rapporto tra utenti e concessionari. I rimborsi diventeranno accessibili in casi finora esclusi, creando un sistema più coerente tra pedaggio pagato e servizio ricevuto.
Il meccanismo è articolato e calibrato per mantenere equilibrio tra tutela degli automobilisti e sostenibilità operativa dei gestori.
Quando inizieranno i rimborsi
Il programma definito da ART prevede due fasi:
- 1° giugno 2026: rimborsi attivi per ritardi e cantieri su tratte gestite dallo stesso concessionario.
- 1° dicembre 2026: estensione ai percorsi che attraversano più gestori.
Una fase di osservazione fino al 31 dicembre 2027 consentirà all’Autorità di valutare l’efficacia del sistema e introdurre eventuali modifiche.
Soglie di ritardo per ottenere il rimborso
La maturazione del rimborso dipende dalla lunghezza del tragitto. ART ha definito criteri progressivi per distinguere i casi più brevi da quelli più estesi:
- Sotto i 30 km: rimborso automatico senza soglia minima.
- 30–50 km: rimborso oltre 10 minuti di ritardo.
- Oltre 50 km: rimborso oltre 15 minuti di ritardo.
Abbonati e pendolari avranno le stesse condizioni degli utenti occasionali, con la possibilità di interrompere l’abbonamento se i lavori incidono sulla regolarità del percorso quotidiano.
Casi esclusi dai rimborsi
Il sistema non copre tutte le tipologie di intervento. Restano fuori:
- cantieri attivati per condizioni meteo avverse, incidenti o eventi eccezionali;
- attività di soccorso o ripristino urgenti;
- cantieri mobili, nella fase iniziale;
- rimborsi inferiori a 10 centesimi (erogazione solo al raggiungimento di 1 euro cumulato).
Rimborsi in caso di traffico bloccato: le nuove percentuali
Quando il ritardo deriva da un blocco del traffico e non da un cantiere programmato, ART applica un criterio basato sulla durata dell’interruzione:
- 60–119 minuti: rimborso del 50% del pedaggio.
- 120–179 minuti: rimborso del 75%.
- Oltre 180 minuti: rimborso del 100%.
L’app nazionale per monitorare traffico e rimborsi
Il nuovo sistema sarà gestito anche tramite una piattaforma digitale unica per tutti i concessionari. L’app permetterà di:
- controllare traffico e lavori in corso;
- inoltrare richiesta di rimborso;
- verificare lo stato della procedura;
- consultare eventuali riduzioni di pedaggio già applicate.
Chi preferisce canali tradizionali potrà utilizzare numeri verdi e portali web dei gestori.
Chi coprirà i costi dei rimborsi
ART ha definito regole separate per cantieri programmati e interruzioni dovute a cause esterne.
Rimborsi per cantieri programmati
Per le nuove concessioni non sarà possibile recuperare i costi tramite pedaggi. Per quelle già attive è previsto un periodo di transizione:
- 2026–2027: recupero totale dei costi ammesso.
- 2028: recupero fino al 75%.
- 2029: recupero fino al 50%.
- 2030: recupero fino al 25%.
Blocco del traffico per cause esterne
In presenza di eventi straordinari documentati dal gestore, il rimborso potrà essere compensato via pedaggio.
Tabelle riepilogative dei rimborsi autostradali dal 2026
Soglie di ritardo in base alla lunghezza del percorso
| Percorso | Ritardo richiesto | Diritto al rimborso |
|---|---|---|
| Sotto 30 km | Non previsto | Sì |
| 30–50 km | Oltre 10 minuti | Sì |
| Oltre 50 km | Oltre 15 minuti | Sì |
Rimborsi in caso di blocco del traffico
| Durata del blocco | Percentuale di rimborso |
|---|---|
| 60–119 minuti | 50% |
| 120–179 minuti | 75% |
| Oltre 180 minuti | 100% |
Possibilità di recupero dei costi da parte dei concessionari
| Anno | Recupero consentito |
|---|---|
| 2026 | 100% |
| 2027 | 100% |
| 2028 | 75% |
| 2029 | 50% |
| 2030 | 25% |
Dal 1° giugno 2026 per tratte con un solo gestore; dal 1° dicembre 2026 per tratte con più concessionari.
Il sistema prevede meccanismi automatici in alcuni casi, mentre in altri servirà utilizzare l’app nazionale o i portali dei gestori.
Dipende dalla lunghezza del percorso: sotto i 30 km sempre, oltre i 30 km con soglie di 10 o 15 minuti.
No. Nei blocchi si applicano percentuali basate sulla durata dell’interruzione, fino al rimborso totale oltre le tre ore.
Per le nuove concessioni non è ammesso recupero tramite pedaggi; per le concessioni in corso esiste una fase transitoria disciplinata da ART.
Fonti: ART. Aggiornato il: 3 Dicembre 2025
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