Volkswagen rinvia il piano investimenti 2025: mancano 11 miliardi di euro

Volkswagen ha rinviato il piano investimenti per il 2025: mancano all’appello 11 miliardi. Incertezza su fabbriche, modelli e fornitori.

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Volkswagen rinvia il piano investimenti da 160 miliardi per il 2025: in cassa mancano 11 miliardi. Decisioni rinviate, rischio per progetti e fornitori.

Il consiglio di sorveglianza di Volkswagen ha deciso di rinviare l’approvazione del piano investimenti previsto per il 2025. Alla base della scelta ci sono incertezze finanziarie rilevanti, aggravate da un vuoto di circa 11 miliardi di euro nel bilancio destinato allo sviluppo industriale.

La riunione prevista per il 15 novembre è stata sospesa. Il gruppo non è riuscito a finalizzare un piano credibile per allocare le risorse tra nuovi modelli, modernizzazione degli impianti e tecnologie da sviluppare nei prossimi cinque anni. Il pacchetto complessivo dovrebbe aggirarsi attorno ai 160 miliardi di euro, ma al momento non ci sono coperture sufficienti.

Stop temporaneo alle decisioni: tempi incerti

Volkswagen Golf GTI Edition 50 interni
Image: Volkswagen

Secondo fonti interne al gruppo, la mancanza di fondi potrebbe far slittare ogni decisione di diversi mesi. Alcune fonti parlano della possibilità di una riunione straordinaria a dicembre, ma non è escluso che l’intero processo venga rimandato alla primavera 2026. La situazione di stallo pesa sull’intero sistema industriale di Volkswagen, che comprende circa 100 stabilimenti nel mondo.

Senza un piano approvato, i fornitori non possono pianificare le forniture, i programmi di sviluppo tecnico rischiano di bloccarsi, e perfino le trasformazioni già in corso negli stabilimenti diventano incerte.

All’interno del gruppo, ogni marchio starebbe cercando di difendere i propri progetti, in un contesto di risorse limitate. Una delle iniziative più in bilico è la costruzione di una fabbrica Audi negli Stati Uniti, attualmente considerata difficile da realizzare per mancanza di liquidità.

La situazione è aggravata da una serie di pressioni simultanee: calo delle vendite in Cina, dazi sulle esportazioni verso gli Stati Uniti, e costi ancora elevati legati alla doppia produzione di motori a combustione e modelli elettrici.

La crisi pesa anche sulla governance del gruppo

oliver blume volkswagen
Image: Volkswagen

Nel passato, le riunioni autunnali del consiglio erano momenti decisivi per la distribuzione delle risorse su larga scala. Oggi, invece, i vertici non sono in grado di garantire stabilità finanziaria nemmeno per il breve termine. Il portavoce del consiglio di sorveglianza ha preferito non commentare le indiscrezioni, ma più fonti confermano che la situazione resta aperta.

Anche i dirigenti temono conseguenze sul piano dei bonus annuali legati ai risultati finanziari. Le previsioni su utili e flussi di cassa sono state riviste al ribasso, e alcuni progetti chiave rischiano di essere rimodulati o sospesi.

Fonte: BILD. Aggiornato il 20 Novembre.

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