Daniel Ricciardo si è lasciato alle spalle il rombo dei motori per intraprendere un percorso molto più silenzioso, ma non meno intenso: quello della ricerca personale.
Dopo tredici anni trascorsi nel mondo della Formula 1, il pilota australiano ha deciso di aprirsi pubblicamente, raccontando le difficoltà e le scoperte che hanno seguito la sua uscita di scena dal principale campionato automobilistico del mondo.
L’addio ad AlphaTauri e l’inizio del cambiamento
L’uscita da AlphaTauri avvenuta a settembre 2024 dopo il Gran Premio di Singapore, ha segnato la fine di un capitolo lungo e brillante: 258 gare disputate, otto vittorie e 32 podi. Un curriculum di tutto rispetto per chi, come Ricciardo, non ha mai nascosto l’ambizione di diventare campione del mondo.
Un sogno sfiorato ma mai realizzato, che oggi, alla luce del tempo e della riflessione, non sembra più definire il suo valore.
“Se oggi fossi campione del mondo, cambierebbe qualcosa? Credo di no. Forse solo il mio ego sarebbe più grande. E non lo voglio”
ha dichiarato Ricciardo con un sorriso durante un’intervista rilasciata alla Ray White Connect Conference e riportata dal tabloid inglese Daily Mail.
La nuova vita tra barba, natura e silenzi
Con la consueta autoironia che lo contraddistingue, Ricciardo ha scherzato sul nuovo look, sfoggiando una folta barba: “Non mi sto più facendo la barba. Ho litigato con il barbiere e ho perso il rasoio. Sono stati sei mesi duri,” ha raccontato, prima di approfondire le riflessioni più profonde di questo periodo lontano dai riflettori.
“Ho vissuto una vita frenetica per anni. Ora ho trovato del tempo per fermarmi. In Alaska, durante un’escursione, non sono stato sbranato da un orso: già quello è un buon segno.”
ha aggiunto con leggerezza. Ma dietro il tono scherzoso, emerge un Daniel diverso: più riflessivo, consapevole e pronto a capire chi è davvero, al di là dell’abitacolo.
Una nuova consapevolezza
“Sto cercando di capire chi sono, se non sono più quel pilota di Formula 1. Ho imparato ad apprezzare le cose semplici, il valore della famiglia e degli amici. E sto provando a diventare una persona più presente, meno egoista. Ho sempre avuto una forte ambizione, ma a volte può portarti a pensare solo a te stesso.”
Queste parole svelano un Ricciardo in piena trasformazione, lontano dalle competizioni ma ancora molto connesso con ciò che ha rappresentato per milioni di tifosi: una presenza autentica, 100% umana.
Il futuro? Nessun piano definitivo
Sul futuro, Ricciardo mantiene la massima apertura. Per ora, nessun ritorno ufficiale al mondo delle corse. Nonostante le voci su un possibile rientro in qualche veste tecnica o sportiva, il pilota sembra più interessato a riscoprire un equilibrio personale, piuttosto che cercare una nuova vittoria in pista.
“Non so ancora cosa farò. Ma so che non voglio correre solo per dover dimostrare qualcosa”
ha ammesso, con quel tono calmo e deciso, di chi non ha bisogno di alzare la voce per farsi sentire.