L’avventura di Lewis Hamilton in Ferrari è cominciata tra grandi aspettative e prime delusioni. Dopo cinque weekend di gara senza podi nella gara principale, il pilota britannico ha ammesso di attraversare una fase complicata, sia dal punto di vista tecnico che personale.
Al termine del Gran Premio dell’Arabia Saudita, Hamilton ha annunciato di voler cancellare tutti i suoi impegni extra-pista per prepararsi al meglio in vista del Gran Premio di Miami, in programma nel weekend del 3-5 maggio.
“Oggi è stato un disastro. Non avevo ritmo, ho faticato con la macchina e speravo in un risultato diverso,” ha dichiarato a Gedda. “Non posso permettermi di fermarmi. Cancellerò alcuni impegni a partire da oggi.”
Hamilton è attualmente settimo nella classifica piloti, con un distacco di 16 punti da Charles Leclerc, suo compagno di squadra. Il monegasco ha già ottenuto quattro qualifiche migliori rispetto all’inglese su cinque tentativi e ha conquistato il primo podio stagionale per Ferrari in Arabia Saudita, arrivando terzo.
Finora, l’unico risultato positivo per Hamilton è stata la vittoria nella gara sprint in Cina, disputata a marzo. Proprio la gara sprint del GP di Miami, che offre fino a 33 punti totali, rappresenta un’occasione cruciale per provare a invertire la tendenza.
Miami come snodo chiave della stagione
Il fine settimana di Miami potrebbe segnare un punto di svolta nella stagione di Hamilton, ma anche per la Ferrari, attualmente distante 110 punti da McLaren nel mondiale costruttori. L’obiettivo minimo è recuperare terreno su Mercedes, seconda forza al momento.
Il confronto diretto con il suo ex team, peraltro, è stato fino a ora penalizzante. Kimi Antonelli, il giovane sostituto di Hamilton in Mercedes, ha già raccolto più punti dell’ex campione.
Hamilton ha lasciato Mercedes dopo 12 stagioni, sei titoli mondiali e 84 vittorie, con la speranza di aggiungere un ottavo titolo con il team più titolato della storia. Ma per ora, l’idillio con Ferrari non si è concretizzato. Le difficoltà della SF-25 e la competitività mostrata da Red Bull, McLaren e Mercedes lasciano poco margine.
Il GP di Miami non sarà solo una gara: per Hamilton rappresenta una prova di reazione. Da qui potrebbe dipendere non solo il suo bilancio 2025, ma anche la credibilità del suo passaggio alla Scuderia di Maranello.