No, gli autobus di Oslo non sono paralizzati per il freddo e l’elettrico c’entra comunque poco

Robin Grant
06/01/2024

No, gli autobus di Oslo non sono paralizzati per il freddo e l’elettrico c’entra comunque poco
Image: Dagavisen.no

Circolano da diversi giorni notizie riguardanti il servizio di trasporto pubblico di Oslo, interamente bloccato a causa del freddo che ha impedito agli autobus elettrici di funzionare.

Sappiamo che la Norvegia è il paese europeo dove si vendono più auto elettriche, che rappresentano al 2023 ben oltre la metà dell’immatricolato nuovo, e l’elettrificazione del parco auto di Oslo e delle altre maggiori città procede a pari passo. Il freddo che sta colpendo la Scandinavia in questi giorni sembra aver messo a dura prova il funzionamento degli autobus, ma la situazione è molto meno drammatica di quanto i media italiani e internazionali l’abbiano riportata.

Cosa sta succedendo in Norvegia?

Nel caso si sia persa la notizia, il gennaio norvegese, e scandinavo in generale, è iniziato con temperature da record al ribasso, un freddo che non si vedeva da 25 anni: nel nord della Norvegia e soprattutto di Svezia e Finlandia si sono toccati i -45 gradi, ma il freddo ha colpito anche le zone più meridionali della Scandinavia, tra cui la Danimarca e la stessa capitale norvegese, che si trova nel Sud del paese.

Se già in Italia quando c’è della neve a Milano si registrano ritardi del trasporto pubblico, di solito su gomma, anche a Oslo, nel pieno di bufere di neve come quelle che hanno colpito tutta la Norvegia orientale è naturale aspettarsi delle cancellazioni, ma queste non sono dovute ad autobus elettrici impossibilitati a muoversi.

Image: Dagavisen.no

La stessa Ruter, società che gestisce i trasporti pubblici nella Capitale scandinava, ci ha tenuto a chiarire quanto accaduto. Innanzitutto, in un comunicato Stampa del 4 gennaio 2024, ha invitato tutti gli utenti a controllare l’app ufficiale per verificare che ci fossero partenze, perché in alcune zone l’eccesso di neve impedisce il transito. Si parla, quindi, di neve che ostacola il passaggio, e questo indipendentemente dall’alimentazione di un bus.

In seguito alle lamentele scoppiate sui social, Ruter ha poi inviato una mail e ha parlato di “esagerazione estrema”, aggiungendo: “Abbiamo cancellato, in media, tra le 50 e le 100 partenze su oltre 4000 tratte giornaliere, per alcuni giorni“. Ha inviato quindi a non farla più grave di quanto non sia.

Il freddo influisce sui veicoli elettrici?

Tuttavia, Ruter ha comunque ammesso che a temperature così sotto lo zero gli autobus elettrici soffrono, sfide risolte “modificato i turni di ricarica, e sistemando l’infrastruttura di ricarica. Cosa che permette alla flotta di bus elettrici di funzionare come al solito.”

Il freddo estremo condiziona negativamente tutti i veicoli, tanto che è noto che in molte città non della Scandinavia, ma per esempio della Siberia orientale, dove le temperature sono spesso ai valori invece anomali del Nord Europa, anche i motori termici devono rimanere accesi altrimenti rischiano il congelamento. Lo conferma anche Anna Stefanopoulou, professoressa di ingegneria meccanica all’Università del Michigan, a Euronews: “Ogni singolo sistema motore, che si tratti di una batteria o di esseri viventi come gli umani, non funziona bene al freddo. Anche i motori a combustione interna hanno difficoltà a girare a basse temperature”.

Sull’elettrico, certo, influisce visivamente di più, perché la batteria impiega più tempo per scaldare ed è più lenta a generare energia. Lo si nota anche dal calo di prestazioni di laptop e smartphone, ben più evidente che sui veicoli dove la batteria è protetta il più possibile. Secondo la Stefanopoulou, a -12° Celsius, un veicolo elettrico può perdere tra il 30 e il 40% della sua autonomia, perché fino a 2/3 dell’energia extra consumata viene usata solo per riscaldare l’interno dell’auto.

Nulla che non si possa risolvere con organizzazione e pianificazione, tra l’altro più facile per autobus urbani che hanno un percorso fisso e prestabilito, e per un’azienda che ha personale a disposizione per farlo.

Fonti: Euronews, Comunicato Stampa Ruter

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