Moto Morini Scrambler 1200 in livrea Gulf

Gianluca V.
23/04/2019

Moto Morini Scrambler 1200 in livrea Gulf

Moto Morini Scrambler 1200 è stata recentemente rinnovata. E’ proposta oggi anche con livrea firmata in collaborazione con Gulf, storico marchio che ha rappresentato la passione per i motori ed il motorsport.

Moto Morini Scrambler 1200 Gulf

Lo storico marchio che ha ora sede nella provincia di Pavia ha affidato al Designer Angel Lussiana il compito di rinnovare la Scrambler 1200. La nuova on/off, ispirata al modello del marchio degli anni ’70, fa ampio uso di alluminio, con manubrio alto e ruote da 17″ a raggi su cui sono montati pneumatici Pirelli Scorpion Rally STR.

A spingere la Moto Morini Scrambler 1200 un motore bicilindrico a V di 87° da 1.187 cc Bialbero CorsaCorta Euro 4 in grado di erogare una potenza massima 110 CV. La nuova gestione elettronica è volta a fornire una curva di coppia corposa ma equilibrata. La “voce” del motore si esprime attraverso un nuovo impianto di scarico: i collettori avvolgono il motore e raggiungono il doppio terminale.

L’impianto frenante della Moto Morini Scrambler 1200 non poteva che essere Brembo, all’anteriore con pinze radiali monoblocco a quattro pistoncini, doppio disco flottante da 320mm ed una pompa semi-radiale, al posteriore un disco da 220mm con pinza a doppio pistoncino. L’ABS Bosch 9.1 a due canali infine è disinseribile tramite un pulsante al manubrio.

Le scelte del Designer, Responsabile Stile dello storico marchio, si rifanno allo stile vintage. Il telaio è a traliccio in acciaio completamente rivisto così come il forcellone anch’esso a traliccio. La forcella, i cui steli sono rivestiti DLC (Diamond like carbon) di colore nero, ha piedini ricavati dal pieno ed è regolabile in compressione, estensione e precarico.

Sempre dalla penna del designer piemontese nasce la Scrambler 1200 Gulf ispirata ai colori blu e arancio delle celebri auto come la Ford GT40 o la Porsche 917, tre volte campione alla 24 Ore di Le Mans. Quegli stessi colori dell’auto con cui Steve McQueen portò la 24 Ore più famosa del mondo sul grande schermo nel 1971, gli anni in cui la passione peri motori era viscerale e odorava di benzina e rischio, lo stesso periodo in cui Moto Morini conquistò il mondo con modelli come la leggendaria 3 ½.

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