Il marchio britannico Phelon & Moore, rimasto inattivo per decenni, torna sul mercato con la Brighton-6, una roadster che richiama il linguaggio estetico delle moto storiche del marchio.
La ripresa delle attività, avviata nel 2022 da un gruppo di investitori europei e statunitensi, rappresenta un nuovo capitolo per un nome che ha contribuito alla storia motociclistica del Regno Unito.
Le radici del marchio tra brevetti e motociclette impiegate nelle due Guerre

Fondato nel 1904 a Cleckheaton, nello Yorkshire, Phelon & Moore è noto per aver introdotto un brevetto che integrava il motore nel tubo discendente del telaio, contribuendo alla definizione dei primi chassis motociclistici moderni.
La gamma più conosciuta del marchio, denominata Panther, comprendeva monocilindrici fino a 600 cc, modelli riconosciuti per affidabilità e robustezza. Alcune motociclette furono impiegate anche nelle due Guerre Mondiali in ruoli di supporto logistico.
Il rilancio attuale prevede una struttura organizzativa distribuita: il design e lo sviluppo sono curati in Italia, mentre la produzione si svolge in Cina sotto supervisione europea. Un modello operativo già adottato da altri marchi storici tornati in attività.
Caratteristiche tecniche della Brighton-6

La Phelon & Moore Brighton-6 monta un motore parallelo bicilindrico da 550 cc, raffreddato a liquido, con una potenza di 60 CV a 8500 giri/min e una coppia di 55,5 Nm a 6500 giri/min. L’accelerazione da 0 a 96 km/h avviene in 4,1 secondi e la velocità massima dichiarata è di 181 km/h. Il cambio utilizza rapporti corti in linea con la tipologia roadster.
Il peso in ordine di marcia è pari a 249 kg, un valore superiore alla media delle moto della stessa fascia di cilindrata. Confronti con modelli come Kawasaki Z650RS e Royal Enfield Interceptor 650, rispettivamente da 187 kg e 217 kg, indicano un’impostazione orientata più alla solidità strutturale e alla stabilità che alla leggerezza.
Sospensioni, freni e dotazioni elettroniche
La sospensione anteriore adotta una forcella rovesciata, mentre al posteriore opera un monoammortizzatore regolabile nel precarico. L’escursione è di 170 mm per entrambe. L’impianto frenante comprende due dischi anteriori da 320 mm con pinze radiali a quattro pistoncini e un disco posteriore da 260 mm. La gestione elettronica dell’ABS è affidata al sistema Bosch 9.1.
Tra le dotazioni figurano un faro anteriore a LED di impostazione classica, un display TFT da 7 pollici con connettività per smartphone, un sistema di controllo della trazione e il monitoraggio della pressione degli pneumatici.
Il serbatoio da 20 litri riprende linee a goccia con colorazioni in nero o rosso scuro e filetti diagonali. Gli elementi estetici includono una sella con cuciture a motivo romboidale, parafanghi ridotti e un piccolo parabrezza regolabile.
Il marchio è presente con un logo essenziale accompagnato da un dettaglio laterale che richiama la bandiera britannica.
La variante scrambler e le differenze tecniche
Accanto alla roadster, Phelon & Moore propone una variante scrambler che mantiene il motore della Brighton-6 ma adotta pneumatici Panther Adventure montati su cerchi a raggi, con rapporto 70/30 strada-fuoristrada.
L’altezza della sella passa a 820 mm, circa 25 mm in più rispetto alla roadster. Le misure degli pneumatici restano identiche, con diametro da 17 pollici.
Tempistiche previste per il lancio
La disponibilità della Brighton-6 è prevista per la metà del 2026. I dettagli relativi al prezzo non sono ancora stati comunicati dal marchio. Ulteriori informazioni arriveranno con l’avvicinarsi della presentazione ufficiale, quando saranno definite le specifiche finali della gamma.
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