Cantiere delle Marche ha posato la chiglia del primo RAW 110, atto che inaugura la costruzione e sancisce la nascita dello yacht. L’armatore è stato conquistato dall’estetica, dalla vivibilità dei volumi e dalla continuità indoor–outdoor, oltre che dall’affidabilità tecnica del progetto. Tra le richieste integrate: tender di grandi dimensioni, ampi stivaggi a prua per i water toys e un’area dedicata alle biciclette sulla spiaggetta di poppa con murate.
Nella tradizione marittima questa cerimonia è la vera origine dell’imbarcazione: la spina dorsale strutturale viene posata e tutto ciò che seguirà — paratie, impianti, arredi — si innesterà su questa base, promessa della futura vita in mare.
Svolta in forma privata, la posa della chiglia del RAW 110 ha sottolineato l’avvio concreto del progetto. Il momento segna il passaggio dal disegno alla materia: un cambio di scala che trasforma l’idea in costruzione, dando avvio all’assemblaggio di ogni componente successivo.
L’estetica secondo Cassetta: carattere contemporaneo e pulizia formale

Tra gli elementi che hanno convinto l’armatore, spicca l’estetica firmata da Cassetta. Il dialogo tra committenza e designer è stato immediato, grazie a un linguaggio visivo contemporaneo, riconoscibile e coerente con il profilo della linea RAW. La ricerca delle proporzioni, la lettura delle superfici e la cura del dettaglio restituiscono un profilo deciso ma misurato, pensato per attraversare le stagioni senza perdere identità.
Volumi generosi e continuità indoor–outdoor
Dal punto di vista funzionale, l’armatore ha posto l’accento su spazi vivibili ampi e sull’integrazione tra aree interne ed esterne. Il RAW 110 è concepito per favorire percorsi fluidi e visuali aperte, con una connessione immediata tra saloni, ponti e zone a contatto con l’acqua. La sensazione è quella di un’abitabilità estesa, dove il confine tra dentro e fuori si assottiglia a favore della vita di bordo.
Tender importante e stivaggi a prua: la praticità come criterio
Tra le richieste iniziali — già recepite in progetto — l’armatore ha indicato la presenza di un tender di grandi dimensioni e ampi spazi di stivaggio a prua per numerosi water toys. L’organizzazione di queste aree segue una logica pratica: rapidità di varo/recupero, ordine dei volumi e massima fruibilità del ponte. Una pianificazione che libera la poppa e distribuisce meglio le funzioni di bordo.
Una spiaggetta “attrezzata” per chi va in bici
La barca nasce anche per accompagnare abitudini sportive in crociera. Poiché l’armatore è appassionato di ciclismo, il progetto prevede un’area dedicata per più biciclette sulla spiaggetta di poppa, delimitata da murate e pensata per un accesso semplice e sicuro. Un dettaglio che racconta la vocazione su misura del RAW 110: qui la barca accoglie lo stile di vita dell’armatore, non il contrario.
Il progetto riflette un approccio collaborativo: designer, cantiere e armatore lavorano in sinergia affinché funzioni d’uso e desideri personali convivano. Dalla prima lamiera alla consegna, l’unità evolve con personalizzazioni mirate, così che l’esperienza a bordo rispecchi abitudini, interessi e tempi della proprietà.
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