Viaggiare in aereo durante la gravidanza è possibile nella maggior parte dei casi, ma esistono limiti previsti dalle compagnie così come i consigli delle autorità sanitarie.
I regolamenti variano leggermente tra Europa e Stati Uniti, ma condividono linee guida comuni legate alla sicurezza e alla salute. Ecco la normativa aggiornata.
Periodo consigliato per volare
Il periodo più indicato per volare in gravidanza è il secondo trimestre, tra la 14ª e la 28ª settimana. In questa fase i rischi di aborto spontaneo e parto prematuro sono più bassi, e le condizioni fisiche della donna sono in genere più stabili.
Questa indicazione è condivisa da enti come la Mayo Clinic e l’ACOG (American College of Obstetricians and Gynecologists).
Limiti di settimana per volare
La maggior parte delle compagnie aeree consente di viaggiare in gravidanza fino alla 36ª settimana in caso di gravidanza singola e non complicata. Per le gravidanze gemellari, il limite scende di norma alla 32ª settimana.
Tuttavia, superata la 28ª settimana, molte compagnie – in particolare quelle europee – richiedono un certificato medico che attesti l’idoneità al volo e la data presunta del parto. Alcuni vettori specificano che il certificato deve essere rilasciato entro 7-10 giorni dalla partenza.
Certificazioni e documentazione richiesta
Quando richiesto, il certificato medico per volo in gravidanza deve includere:
- Nome e dati identificativi della passeggera
- Età gestazionale e data presunta del parto
- Dichiarazione che non vi sono complicanze
- Idoneità a effettuare il viaggio aereo
Alcune compagnie forniscono un modulo standard da far compilare al medico curante. È inoltre raccomandabile portare con sé la cartella clinica o un riepilogo aggiornato della gravidanza.
Viaggi internazionali e voli lunghi
Per tratte intercontinentali, alcune compagnie anticipano il limite a 28 o 32 settimane, anche in assenza di complicanze. I voli superiori alle quattro ore comportano un rischio maggiore di trombosi venosa profonda, per cui è consigliato:
- Indossare calze a compressione graduata
- Alzarsi ogni 1-2 ore per camminare
- Bere acqua regolarmente
- Evitare bevande gassate
È bene verificare anche la copertura assicurativa sanitaria in caso di necessità di cure mediche all’estero.
Gravidanze a rischio e raccomandazioni mediche
Le donne con gravidanza a rischio (pre-eclampsia, ipertensione gestazionale, placenta previa, rottura precoce delle membrane) dovrebbero evitare il volo o consultare il proprio ginecologo prima di pianificare qualsiasi spostamento. Anche in caso di complicanze lievi, il parere medico è fondamentale.
Policy ITA Airways per viaggiare in gravidanza
Vediamo in dettaglio le norme di ITA per le donne in gravidanza:
- Ultime 4 settimane di gravidanza (e fino a 7 giorni prima del parto): è obbligatorio inviare il modulo MEDIF (medical information form), compilato, firmato e timbrato dal medico, al momento della prenotazione. Il form deve arrivare all’azienda almeno 72 ore prima del volo.
- Lo stesso vale per gravidanze gemellari o gravidanze con complicazioni cliniche.
- Viaggiare nei 7 giorni precedenti e successivi al parto non è raccomandato, così come nei casi a rischio o di parto prematuro.
- Se sei oltre le 28 settimane, è consigliato viaggiare con un accompagnatore – ITA cerca di assegnare un posto accanto – e di idratare, muovere le gambe e indossare calze elastiche durante il volo.
- Sedili alle uscite di emergenza non disponibili per le future mamme.
Policy delle principali compagnie
Le regole variano da vettore a vettore. Alcuni esempi:
- British Airways: fino alla 36ª settimana (32ª per gemelli), certificato medico dopo la 28ª
- Lufthansa: certificato richiesto dopo la 28ª settimana, con validità di 7 giorni
- Ryanair: richiede certificato da 28 a 36 settimane, volo vietato dopo la 36ª
- United Airlines: non impone limiti rigidi, ma consiglia consulto medico dall’ottavo mese
Tabella riassuntiva delle Policy
Compagnia Aerea | Restrizioni? | Certificato medico richiesto? |
---|---|---|
Aeromexico | Sì | Dopo la 33ª settimana |
Air Canada | Sì | Dopo la 36ª settimana |
Air France | No | No |
Alaska Airlines | No | N/A |
American Airlines | Sì | Nelle 4 settimane precedenti alla data prevista |
British Airways | Sì | Dopo la 36ª settimana |
Cathay Pacific | Sì | Dopo la 28ª settimana |
Delta Air Lines | No | N/A |
Emirates | Sì | Dopo la 29ª settimana |
Etihad Airways | Sì | Dopo la 29ª settimana |
Hawaiian Airlines | Sì | Tra 7 e 30 giorni dalla data prevista |
JAL (Japan Airlines) | Sì | Entro 28 giorni dal parto, o in caso di gravidanze multiple o precedenti prematuri |
JetBlue | Sì | Nei 7 giorni precedenti alla data prevista |
KLM | No | N/A |
LATAM | Sì | Dopo la 30ª settimana |
Lufthansa | Sì | Dopo la 28ª settimana |
Qatar Airways | Sì | Dopo la 28ª settimana |
Singapore Airlines | Sì | Dopo la 28ª settimana |
United Airlines | Sì | Dalla 36ª settimana in poi |
Virgin Australia | Sì | Dopo la 28ª settimana |
Virgin Atlantic | Sì | Dopo la 28ª settimana |
Si consiglia sempre di consultare il sito ufficiale della compagnia e, se necessario, contattare l’assistenza clienti.