Auto Usate

Acquisto auto usata da privato: le responsabilità del venditore in caso di guasti o difetti

Guida alla responsabilità del venditore per guasti scoperti dopo la vendita di un'auto usata, con analisi della clausola "visto e piaciuto" e consigli per accordi amichevoli.

Vendere o comprare un’auto usata tra privati può sembrare semplice, ma a volte emergono problemi dopo la consegna del veicolo. È il caso, ad esempio, dei difetti che non erano visibili al momento dell’accordo. Se state per mettere in vendita la vostra auto, ecco anche qualche consiglio per fotografare bene la situazione.

Immaginiamo la situazione di un venditore che, dopo aver ceduto la propria auto, viene contattato dall’acquirente per un guasto serio. Prima della vendita, il venditore aveva fatto controllare la macchina da un meccanico, ma pochi giorni dopo il passaggio di proprietà è comparsa una grossa perdita d’acqua, la cui causa non era chiara.

In casi come questo, il venditore può essere ritenuto responsabile? E cosa succede se non c’è un contratto scritto, ma solo il documento per il passaggio di proprietà?

La clausola “visto e piaciuto” non basta sempre

Molti pensano che la formula “visto e piaciuto” li protegga da qualsiasi responsabilità. Non è così. L’articolo 1490 del Codice Civile dice che chi vende è tenuto a garantire che il bene sia privo di difetti che ne limitano l’uso o ne riducono il valore. Questa responsabilità può essere esclusa solo con un accordo preciso, che in questo caso non è stato firmato.

Inoltre, la Corte di Cassazione ha chiarito che “visto e piaciuto” vale solo per i difetti visibili, come graffi o ammaccature, ma non per quelli nascosti, che si scoprono solo usando il veicolo per un po’ di tempo.

Cosa fare in caso di problemi

Se il venditore ha fatto controllare l’auto prima della vendita, è utile capire se il difetto era già presente e se rientra tra quelli comuni per un’auto di quell’età o chilometraggio. Si deve anche valutare se il problema influisce molto sul valore dell’auto.

Se l’acquirente chiede un rimborso importante, il venditore dovrebbe parlare con un avvocato. La legge non dice chiaramente quanto un difetto debba essere grave per giustificare un risarcimento. Ad esempio, se ripararlo costa metà del prezzo dell’auto, è una spesa rilevante. Se invece si tratta di un importo più basso, potrebbe non bastare per giustificare un’azione legale. In caso di disaccordo, decide il giudice.

Trovare un accordo tra le parti

Se le due parti vogliono trovare una soluzione amichevole, è possibile dividere i costi della riparazione. In tal caso, è utile scrivere un accordo in cui si precisa che il venditore partecipa alla spesa senza ammettere colpe, e che l’acquirente rinuncia a chiedere altro in futuro. Farlo con l’aiuto di un avvocato è sempre consigliabile.

Per evitare problemi, è meglio firmare un contratto scritto che spieghi bene le condizioni della vendita e includa eventuali clausole sui difetti non visibili. Da questo punto di vista, anche uno scambio di email dettagliato può essere utile.

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