In Airspeeder arrivano i big della Formula 1 e dell’aeronautica

Carlo Nava
11/03/2021

In Airspeeder arrivano i big della Formula 1 e dell’aeronautica

Parecchie novità per quanto riguarda la nuova formula sportiva Airspeeder. Le auto elettriche volanti che si sfideranno in avvincenti gare di velocità, vedono una accelerazione per quanto riguarda sia il loro sviluppo, sia la partecipazione di talenti provenienti dai diversi settori di punta dell’industria aeronautica e automobilistica.

Come avevamo già detto in precedenza, queste auto volanti sono costruite da Alauda che si occupa della realizzazione dei telai e di tutto ciò che serva per mettere in pratica questa nuova e rivoluzionaria disciplina sportiva. Ma il vero punto di svolta degli ultimi mesi è fondato dal consistente supporto di figure chiave che, con un lavoro incessante, stanno forgiando il futuro delle corse volanti. Provengono da aziende come Boeing, Jaguar Land Rover, Renault F1, McLaren, Williams Racing, per citare solo le principali.

Airspeeder - Mk3

Troviamo ad esempio Judith Griggs, forte di un esperienza di oltre 27 anni in Formula 1, Brett Hill responsabile dello sviluppo delle Airspeeder Mk3 ed Mk4, con un passato dedicato alla progettazione del Boeing 747, 787 e con un background professionale che arriva fino alla collaborazione con progetti militari.
Matt Rodgers è invece specializzato in aerei elettrici a decollo verticale e nei materiali compositi. Ha inoltre collaborato con Williams Racing, Renault F1, fino a dare il proprio contributo anche in Formula E. David Wareing arricchisce Airspeeder grazie alle proprie esperienze con marchi automobilistici prestigiosi e sinergie ad alto contenuto tecnico con McLaren.

Airspeeder - Mk3

Figure di spicco che riescono a fondere insieme il meglio delle loro esperienze professionali. La cosa che li accomuna non è soltanto la voglia di dare il via ad una nuova disciplina sportiva, ma soprattutto quello di avere un grande entusiasmo nel vedere fondersi i diversi ambiti della tecnologia, in qualcosa che potrà avere due ricadute positive nell’immediato futuro.

La prima ovviamente il coinvolgimento di un pubblico sempre maggiore, in un nuovo settore delle corse, con spettacolarità e possibilità tecniche ancora tutte da esplorare. In secondo luogo, la convinzione di poter far ricadere le soluzioni innovative usate nelle corse, anche nell’ambito della vita di tutti i giorni, andando a trasformare per sempre, il concetto futuro di trasporto.

Airspeeder come piattaforma di sperimentazione per la mobilità nella terza dimensione, sia di massa, sia privata, a poco più di un secolo dal primo volo dell’uomo. Un obiettivo ambizioso che riempie di orgoglio tutti coloro che sono coinvolti nel realizzarlo.

 

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