TZ: Tubolare Zagato. Una sigla che significa molto per la storia di Alfa Romeo e che, per ora, è ferma all’Alfa TZ3 presentata nel 2010 e realizzata in pochissimi esemplari. Ma c’è chi, con l’Alfa Giulia TZ4 Rendering, ha pensatoche è il momento di aggiungere un nuovo capitolo a questa fortunata serie.
Alfa Giulia TZ4 Rendering: il retro corto è il fil rouge della serie
La serie TZ di Alfa Romeo, la fortunata collaborazione con Zagato, nasce negli anni Sessanta, quando vengono presentate due versioni differenti della Giulia TZ, a sua volta antesignano dei modelli TZ: si tratta delle Alfa TZ1 e TZ2. Due modelli prodotti da Autodelta sotto la guida di un ingegnere ormai leggendario, Carlo Chiti, e che si sono sempre distinti per un cofano molto allungato, a contrasto con un posteriore estremamente corto. Oltre che per una grande potenza, e un design ricercato distinto da tutte le altre Alfa, ma anche da tutte le altre automobili.
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L’azienda riportò alla luce questa serie quasi cinquant’anni dopo, nel 2010, con la TZ3. Un’Alfa in tutto e per tutto nello stile, anche in questo caso elaborato, ricercato ed elegante, pur rimanendo in linea con il design Alfa dell’epoca e inaugurato con la 8C Competizione; anche se in realtà la TZ3 nasconde origini americane, perché se la carrozzeria in alluminio rinforzato è effettivamente di Zagato, il pianale e la base da cui deriva è quello della Dodge Viper. Comunque, si tratta di un’auto prodotta in 10 esemplari e dotata di un potentissimo V8 da 4,2 litri (mentre la Viper montava un V10).
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Come detto, sono tutte vetture accomunate dalla loro iconica coda tronca, una corda corta nata in seguito alle ricerche di Wunibald Kamm, da cui il nome inglese di Kamm Tail o Kammback. Questa coda vuole minimizzare la resistenza aerodinamica, migliorando la vettura nella velocità e nel risparmio del carburante: una scelta che si è vista anche, per esempio, nella Ford GT40, nella Ferrari 250 GTO o nella Shelby Daytona, ma anche in auto ibride e “da tutti i giorni” come la Toyota Prius o la Tesla Model S.
Alfa Giulia TZ4 Rendering: linee spettacolari
Il designer argentino Facundo Castellano ha pensato che è il momento di proseguire la serie TZ di Alfa Romeo, e lo ha fatto con photoshop, ma sempre tenendo conto della tradizione. Infatti, nella realizzazione dell’Alfa Giulia TZ4 Rendering è partito dalla classica Giulia, che ha già effettivamente un cofano molto lungo e una coda abbastanza corta. Ma della Giulia tradizionale, qui, rimane solo la struttura, perché il design è stato completamente ripensato.
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Innanzitutto, le porte sono ora 3 e la forma è quella di una coupé. Ma anche le linee sono nettamente più squadrate, con i fari anteriori che ricordano in un certo senso quelli della TZ3 ma ora hanno forma triangolare e sono impreziositi da un bel disegno a LED. In generale, tutto l’anteriore è tipicamente Alfa, ma estremamente rimodernato con queste linee dritte, nette, rigide, che non cedono alla morbidezza nemmeno per un istante. Anche il classico scudetto Alfa è privo della sua curvatura, e sposa una linea dritta che non arriva nemmeno a chiudersi, dando idea di continuità. Bello anche il contrasto tra rosso e nero, presente nella parte inferiore della vettura.
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Lo stesso disegno triangolare dei fari anteriori è ripreso, con però un cambio di proporzioni, in quelli posteriori, che fanno parte di un design estremamente elaborato e piacevole. I fari stessi sono molto laterali e incassati, perché la forma del posteriore naturalmente tronco è a punta, con il logo Alfa Romeo posizionato proprio nella punta più esterna della vettura. Il lunotto è stretto e allungato, e non ci sono fronzoli a dare movimento: solo un gioco di luci, e ovviamente la parte inferiore nera dove spiccano i grandi tubi di scarico.
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Di profilo si notano gli specchietti retrovisori sottili perché telecamere, il logo del Quadrifoglio verde garante di prestazioni elevate, e anche in questo caso linee appuntite e rigide e il contrasto tra il colore della carrozzeria e il nero della parte inferiore della vettura, e dei cerchi.
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