Amazon ha davvero smesso di credere nelle automobili?

Robin Grant
21/10/2021

Amazon ha davvero smesso di credere nelle automobili?

Come di consueto durante il suo Echo Show, Amazon ha presentato la sua strategia per rendere il cosiddetto “ambiente computing” una parte fondamentale nel quotidiano delle persone, anche se quest’anno ci sono state delle differenze.

Il colosso di Jeff Bezos ha presentato droni di sorveglianza, e anche Astro, una sorta di “Alexa su ruote” che segue l’individuo per casa per assisterlo. Ma mancavano, invece, prodotti specifici per l’auto, luogo dove soprattutto oggi le persone passano molto tempo. Un po’ strano, se consideriamo che gli scorsi anni sono stati non pochi i prodotti pensati per le automobili, dalle telecamere agli antifurti.

Aspettative un po’ deluse

Questa mossa ha certamente deluso molti che, invece, si aspettavano il lancio di un Echo Auto di seconda generazione, mentre altre indiscrezioni lasciavano intendere che Amazon, tramite la controllata Ring Car, avrebbe annunciato delle date per il lancio dei suoi prodotti per l’auto e che, anzi, questi avrebbero avuto un ruolo di primo piano nell’Echo Show. Ma, come detto, non è andata così.

Amazon Ring Car

Per quanto riguarda Ring Car, il mistero è più semplice, e la stessa azienda ha assicurato i fan che i prodotti Ring Car Cam, Ring Car Alarm e Ring Car Connect API (che potete approfondire qui) sono ancora previsti, e arriveranno a breve. Sul perché non siano apparsi all’evento, questa la risposta: “Si tratta di una categoria completamente nuova per Ring, e siamo entusiasti di mettere questi dispositivi di sicurezza automatica nelle mani dei clienti una volta pronti. Attualmente i nostri dispositivi auto sono con i nostri tester di prodotto, in modo che possiamo creare la miglior esperienza possibile. Finora abbiamo ricevuto ottimi feedback e non vediamo l’ora di condividerne altri nei prossimi mesi“.

Insomma, la produzione è un po’ in ritardo, e immaginiamo che la crisi delle materie prime abbia investito anche questo settore – così come alcuni feedback negativi riguardanti Sidewalk.

Per Echo Auto è ancora presto

Ben più grande  è il mistero dietro a Echo Auto. Di questo dispositivo a controllo vocale, nato per portare Alexa in auto, si parla già dal 2018, anche se i primi test effettuati da riviste straniere come The Verge avevano notato diverse imperfezioni, su tutti problemi di connessione con ogni tipo di smartphone.

Ecco perché ci si aspettava un Echo Auto 2, con migliorie sostanziali, ma a quanto pare Amazon per ora non ha nulla di pronto, e non ha avuto nemmeno intenzione di rispondere a domande a riguardo. E dato che si tratta di un prodotto preordinato da più di un milione di persone (questo lo dichiarò Amazon stessa, tutta orgogliosa), la questione è proprio strana. Viene da chiedersi se, effettivamente, Amazon non abbia accantonato i progetti.

Forse i vari lockdown che hanno costretto a casa le persone hanno fatto credere che i prodotti per l’auto fossero meno necessari. Anche perché la stessa azienda ha collaborazioni attive con, per esempio, Toyota e BMW per colmare questa lacuna, e strategie ben più grandi per aiutare tutti i costruttori a integrare Alexa nei loro veicoli, con parole di attivazione personalizzate.

Ad ogni modo, un Echo Auto nuovo sarebbe apprezzato: per molti, rimane ben più economico che comprare un’auto nuova con l’integrazione di Alexa. Ma forse Amazon a questo, ora, non pensa proprio.

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