L’idea di un collegamento diretto tra l’Arabia Saudita e l’Egitto è tornata al centro delle attenzioni internazionali. Dopo anni di ipotesi e annunci, le autorità egiziane confermano che la fase di pianificazione per un ponte o un tunnel attraverso il Mar Rosso è stata completata.
Lo ha dichiarato il ministro dei Trasporti egiziano, Kamel al-Wazir, precisando che il Paese è pronto a iniziare i lavori non appena sarà dato il via libera definitivo.
Collegamento strategico per Neom

Il progetto si inserisce nell’ambito delle ambiziose trasformazioni infrastrutturali in corso in Arabia Saudita, dove il mega-progetto Neom è in pieno sviluppo. Il futuro ponte rappresenterebbe un elemento strategico per facilitare l’accesso a questa nuova città futuristica, concepita per diventare un polo turistico, tecnologico e ambientale di livello globale.
Il punto di attraversamento più logico resta lo Stretto di Tiran, dove la distanza tra le due sponde è di appena 6,4 chilometri. Un tratto breve, ma ricco di ostacoli tecnici e ambientali: dalle profondità marine alla tutela della barriera corallina, senza dimenticare il traffico marittimo internazionale che attraversa quotidianamente questa rotta.
La proposta iniziale era stata avanzata nel 2016 dal re saudita Salman bin Abdulaziz Al Saud, ma da allora era rimasta in sospeso. Oggi, grazie al rinnovato slancio per il rilancio economico e infrastrutturale dell’area, torna d’attualità come parte di un piano più ampio che punta a connettere logisticamente il Medio Oriente all’Africa settentrionale.
Oltre al turismo, il progetto avrebbe un impatto rilevante anche sul trasporto merci. L’Egitto ha infatti investito molto negli ultimi anni per modernizzare la propria rete ferroviaria, e il ponte sarebbe il tassello mancante per agevolare una rete logistica integrata tra i due Paesi. La possibilità di far transitare merci via terra, riducendo tempi e costi rispetto al trasporto via nave, rappresenterebbe un vantaggio competitivo non indifferente per entrambi i partner.
Il tunnel sarebbe troppo complesso
Al momento non ci sono immagini ufficiali né dettagli tecnici confermati. Le autorità egiziane hanno lasciato aperta anche l’ipotesi di un tunnel sottomarino, una soluzione che potrebbe mitigare alcuni impatti ambientali ma che comporterebbe questioni tecniche importanti e costi molto elevati.
La decisione finale dipenderà sicuramente da una serie di fattori economici, geopolitici e ambientali.