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Bollo auto: le novità in arrivo dal 1° gennaio 2026: ecco cosa cambia davvero

Dal primo pagamento annuale al nuovo Archivio nazionale, ecco tutte le novità in arrivo l’1 gennaio 2026

Con l’entrata in vigore della riforma prevista dallo schema di decreto legislativo su tributi regionali e federalismo fiscale, a partire dal 1° gennaio 2026 arrivano importanti modifiche alla tassa automobilistica.

Non si tratta di una rivoluzione, ma di un intervento che punta a semplificare e uniformare il sistema, lasciando però immutata la struttura generale.

Criteri di calcolo invariati

Restano confermati i tre parametri fondamentali per il calcolo del bollo auto:

La potenza omologata, espressa in kW, sulla quale si applicano le tariffe in base alla classe ambientale:

  • Euro 4 e superiori: 2,58 €/kW
  • Euro 3: 2,70 €/kW
  • Euro 2: 2,80 €/kW
  • Euro 1: 2,90 €/kW
  • Euro 0: 3 €/kW

Resta anche il sovrapprezzo del 50% sui kW oltre quota 100, il cosiddetto mini-superbollo, e il potere delle regioni di aumentare gli importi fino a un massimo del 10% annuo.

Il primo bollo si pagherà per 12 mesi

Scompare l’attuale sistema che prevedeva una durata variabile (tra 9 e 12 mesi) per il primo bollo. Dal 2026, in tutta Italia si adotterà un sistema unificato: il primo pagamento coprirà sempre 12 mesi, a partire dal mese di immatricolazione.

Nuove scadenze per il primo bollo

Il termine per pagare il primo bollo sarà fissato all’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione, semplificando l’attuale sistema. Per i rinnovi successivi, la scadenza sarà sempre nell’ultimo giorno del mese originario di immatricolazione.

Rateizzazione quadrimestrale (facoltativa)

Le regioni avranno la facoltà di introdurre un pagamento trimestrale o quadrimestrale, in base al mese di immatricolazione, ma solo per alcune categorie di veicoli.

Stretta contro l’elusione delle imprese

Le imprese non potranno più scegliere la sede fiscale solo per convenienza. La tassa sarà dovuta in base alla sede legale o a quella dove avviene la gestione ordinaria del veicolo. Per le società estere con sedi secondarie in Italia, si considererà la sede principale delle attività legate al tributo.

Pagamenti errati tra regioni

In caso di versamento alla regione sbagliata, gli enti dovranno gestire autonomamente il trasferimento dell’importo alla regione corretta, anche su segnalazione del contribuente.

Si paga anche con fermo fiscale

La tassa automobilistica sarà dovuta anche in caso di fermo amministrativo disposto da Agenzia delle Entrate o altri enti riscossori.

Nasce l’archivio nazionale delle tasse automobilistiche

Si istituisce ufficialmente l’Anta, Archivio nazionale delle tasse automobilistiche, gestito dal Pra – Pubblico registro automobilistico. Il nuovo archivio sarà integrato con i sistemi regionali e coordinato dall’Aci, per garantire uniformità e tracciabilità dei pagamenti su tutto il territorio nazionale.

Calcolo del bollo in base alla classe Euro

Il costo del bollo si basa su tre parametri principali:

  • Potenza del veicolo (kW), riportata alla voce P.2 del libretto.
  • Classe ambientale (Euro).
  • Eventuali maggiorazioni regionali, fino al 10%.

Ecco il costo base per ogni classe:

Classe EuroCosto per kWNote aggiuntive
Euro 4 o superiore2,58 €/kWMaggiorazione del 50% oltre i 100 kW
Euro 32,70 €/kW
Euro 22,80 €/kW
Euro 12,90 €/kW
Euro 03,00 €/kWMaggior impatto per auto più inquinanti

Cosa puoi fare ora

Se stai per acquistare un’auto nuova o se ti trovi nella fase di rinnovo della tassa:

  • Controlla la classe Euro e la potenza (kW) del veicolo.
  • Verifica il sito della tua regione per eventuali maggiorazioni o iniziative particolari (esenzioni, sconti per veicoli elettrici o ibridi).
  • Prepara la documentazione per il pagamento del primo bollo, ricordando che dal 2026 avrai un mese in più per versarlo.
  • In caso tu sia un’impresa con più sedi, verifica l’ubicazione della sede operativa principale: è quella che determinerà la regione competente per il tributo.