General Motors con Cruise punta su Origin e investe 10 miliardi di dollari nella guida autonoma

Robin Grant
21/06/2021

General Motors con Cruise punta su Origin e investe 10 miliardi di dollari nella guida autonoma
GM Cruise Origin

Cruise, la società consociata di maggioranza di General Motors, ha ottenuto una nuova linea di credito da 5 miliardi di dollari, e si prepara così alla commercializzazione dei suoi veicoli e delle sue attività legati alla guida autonoma. La nuova linea di credito, annunciata nella giornata del 15 giugno 2021, deriva direttamente da General Motors, che ha destinato il fondo all’acquisto delle navette “Origin” a guida autonoma di Cruise, che saranno prodotte dal colosso statunitense in una fabbrica a Detroit all’inizio del 2023.

La nuova linea di credito fa salire a oltre 10 miliardi di dollari il fondo di Cruise, come ammesso dal CEO Dan Ammann, che dichiara di avere tra le mani una somma enorme, da lui definita “necessaria” per la costruzione di un sistema di trasporti più sicuro, pulito e accessibile. General Motors, che tramite GM Finance sta fornendo credito alla società, ha comprato Cruise nel 2016, e da quel momento ha attirato altri investitori di grande importanza, tra cui Honda, Walmart e persino Microsoft.

La navetta Origin di Cruise

Cruise, a Maggio 2021, ha dato avvio all’assemblaggio di 100 Cruise Origin, che saranno realizzati come mezzi di pre-produzione nel corso dell’estate per alcuni test di convalida. Origin è un modello presentato nel gennaio 2020, ed è il primo veicolo del marchio appositamente progettato per muoversi senza conducente a bordo: è infatti privo di comandi manuali, come per esempio il volante o i pedali.

GM Cruise

Grazie alla nuova linea di credito da 5 miliardi, e agli annunci di pre-produzione dei prossimi mesi, Cruise è il primo produttore di veicoli a guida autonoma a ottenere un permesso dalla California Public Utilities Commission per dare ai passeggeri dei viaggi in prototipi di robotaxi.

La commercializzazione di questi mezzi autonomi, infatti, si è rivelata più impegnativa di quanti molti prevedessero fino a pochi anni fa. La stessa GM Cruise, infatti, avrebbe dovuto lanciare un servizio di ride-hailing per il pubblico a San Francisco, nel 2019, ma ha dovuto ritardare i piani di quell’anno per condurre ulteriori test.

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