john ekann

Elkann rilancia la “e‑car” europea stile keicar, anche De Meo lo chiedeva mesi fa

Il presidente di Stellantis propone un’elettrica europea compatta simile alle kei‑car, replicando un invito già avanzato mesi fa da Luca De Meo: serve normativa differenziata.

A Torino, durante la conferenza Automotive News Europe, John Elkann, presidente di Stellantis, ha parlato chiaro: l’Europa deve dotarsi di un’auto elettrica popolare, su modello delle kei‑car giapponesi. Queste piccole city car rappresentano circa il 40 % del mercato giapponese, grazie ai vantaggi fiscali e assicurativi che le rendono molto accessibili.

Elkann ha ricordato come l’offerta sotto i 15 000 euro sia precipitata da 49 modelli nel 2019 a uno solo oggi, e le vendite stesse siano crollate da un milione a meno di 100 000 unità. La causa principale, secondo Elkann, sarebbero le normative UE troppo severe, applicate uniformemente anche alle auto di piccola taglia.

De Meo aveva già lanciato l’allarme

Questa proposta non è isolata. Già a maggio, Luca De Meo, CEO di Renault e presidente ACEA, aveva richiamato l’attenzione sull’urgenza di regole diversificate per le vetture compatte.

In un’intervista a Le Figaro, De Meo aveva sottolineato come l’Europa applichi norme studiate per auto grandi, danneggiando la redditività dei modelli più piccoli ed economici, e il risultato fosse un generale aumento di peso, complessità e costi.

Al Future of the Car Summit del Financial Times De Meo ha ribadito che solo con una normativa specifica si potrà mantenere la produzione europea tipo Airbus, vicina ai consumatori europei, e non spostarsi verso modelli importati o focalizzati su mercati esteri.

Punti di convergenza: prezzo, taglia, regolamenti

Elkann e De Meo sono chiaramente allineati su due problemi chiave: lo scollamento tra regole regolamentari e mercato europeo, e la necessità di rendere l’elettrico veramente accessibile ai consumatori.

L’idea di un’“e‑car” ha in comune elementi con le kei‑car giapponesi, ma punta a un prodotto elettrico pensato per la città, low cost e sostenibile.

Le proposte sul tavolo

Il piano prevede:

  • Norme adattate alle auto piccole, con requisiti omogenei al segmento (sicurezza, rumore, emissioni).
  • Incentivi fiscali e infrastrutturali, bonus su parcheggi e assicurazioni per le “micro elettriche”.
  • Collaborazione tra governi UE e costruttori per favorire piattaforme condivise tra produttori di vetture compatte.

Un progetto che si propone di salvaguardare l’industria europea, proteggendo al tempo stesso la mobilità quotidiana dei cittadini. Si sta davvero muovendo qualcosa?