Elon Musk ha smentito con forza un articolo del Wall Street Journal secondo cui il consiglio di amministrazione di Tesla avrebbe avviato una ricerca per trovare un nuovo amministratore delegato.
L’indiscrezione, pubblicata giovedì, è stata bollata come “assolutamente falsa” sia dallo stesso Musk che dalla presidente del board, Robyn Denholm.
Secondo quanto riportato dal giornale finanziario statunitense, il consiglio avrebbe contattato società specializzate per valutare una possibile successione, motivata dal calo delle azioni in borsa e dalle crescenti preoccupazioni degli investitori. Tuttavia, Denholm ha pubblicato un messaggio su Twitter chiarendo che non è stata avviata alcuna ricerca per un nuovo CEO.
“Il CEO di Tesla è Elon Musk e il consiglio ha piena fiducia nella sua capacità di realizzare i piani di crescita futuri”, ha scritto Denholm.
Anche Musk ha reagito con durezza sui social, definendo l’articolo del Wall Street Journal un “gravissimo caso di violazione dell’etica giornalistica” e accusando la testata di aver ignorato una smentita formale ricevuta prima della pubblicazione.
Tensione tra leadership e stampa in un momento delicato per Tesla
Il contesto è particolarmente delicato per Tesla, che nel primo trimestre del 2025 ha registrato un calo marcato di vendite e ricavi. A complicare la situazione, il ruolo sempre più politico di Musk, attualmente consigliere speciale del presidente Donald Trump e coinvolto nella riorganizzazione del governo federale attraverso il Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE).
Durante una recente chiamata con gli investitori, Musk ha assicurato che tornerà a concentrarsi maggiormente su Tesla, riducendo il suo impegno con DOGE. Nonostante ciò, la sua figura resta al centro di numerose polemiche e proteste, con manifestazioni nei pressi degli showroom Tesla in diverse città americane.
Nel frattempo, né Musk né Tesla hanno confermato alcun cambiamento nella struttura dirigenziale dell’azienda. La notizia del Wall Street Journal è stata aggiornata solo successivamente per precisare che Tesla non aveva fornito una dichiarazione ufficiale prima della pubblicazione.
