Nel marzo del 1980, Fiat presenta la Panda come “una macchina elementare, per persone intelligenti”. Il progetto di Giorgetto Giugiaro si fonda su due idee semplici: utilità e accessibilità. La Panda deve costare poco, essere facile da usare, e resistere alle strade e ai ritmi d’Italia. Ci riesce. E anche meglio del previsto.
La prima serie (1980–2003) viene prodotta per 23 anni consecutivi, vendendo oltre 4,5 milioni di esemplari. La seconda generazione (2003–2012), costruita in Polonia, porta a Fiat il premio Car of the Year 2004, mentre la terza generazione, in produzione dal 2012 a Pomigliano d’Arco, continua a evolversi: dal mild-hybrid alle versioni Cross e Pandina. Nel complesso, la Panda ha superato le 8 milioni di unità vendute.
I numeri: una leadership che non conosce crisi
Da oltre dieci anni consecutivi, la Panda è l’auto più immatricolata in Italia. Solo nel 2024 ha superato quota 102.000 unità, mentre nei primi quattro mesi del 2025 ha già raggiunto 46.639 immatricolazioni, confermandosi in testa anche nel nuovo anno.
La distanza con gli altri modelli è netta: nello stesso periodo, la Fiat 500 si è fermata a circa 13.000 unità, mentre la Fiat 600, lanciata da pochi mesi, ha totalizzato poco meno di 9.000 immatricolazioni.
Il dato rilevante non è solo il volume: è la costanza. Nessun altro modello Fiat ha mantenuto una leadership tanto prolungata e regolare. Nemmeno icone come la Punto (circa 7,5 milioni di unità) o la Uno (6,5 milioni). Neppure la 500, che pure gode di grande visibilità internazionale, ha raggiunto volumi simili: la versione moderna si ferma a circa 2,8 milioni di unità globali.
Perché continua a dominare
Nel mercato italiano, la Panda resiste perché risponde ancora alle esigenze concrete di chi guida: ha dimensioni compatte, consumi contenuti, costi di manutenzione bassi, ed è una delle poche auto ancora acquistabili con prezzo reale sotto i 15.000 euro.
Non richiede dotazioni tecnologiche invasive né app da configurare. È semplice da guidare, facile da riparare, e si adatta bene anche a contesti extraurbani, specie nelle versioni 4×4 o Cross.
A tutto questo si aggiunge un fattore spesso trascurato: la produzione nazionale. La Panda è costruita in Italia, e per una parte consistente della clientela italiana questo conta. Anche simbolicamente.
Perchè gli italiani amano la Panda

La Panda non è mai stata un oggetto del desiderio, e forse è proprio per questo che continua a essere desiderata. Non promette lusso, non ambisce a imitare i SUV, non rincorre la tecnologia fine a sé stessa.
La Panda ha mantenuto nel tempo una funzione chiara e utile, e questo l’ha resa unica. In un settore che cambia velocemente, in cui i modelli durano pochi anni e i marchi rivedono identità a ogni generazione, la Panda resta dove è sempre stata: nelle classifiche di vendita, nei parcheggi di provincia, nella memoria collettiva di un intero Paese.