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Ineos Grenadier: arriva il 4×4 da lavoro robusto e confortevole

Ineos Grenadier 01

INEOS Grenadier Winter Testing 2020 World Copyright: Patrick Gosling / Beadyeye Ref: INEOS_Grenadier_WinterTesting_2020-0006.JPG

[titolo_sezione]Ineos Grenadier[/titolo_sezione]

Ineos Automotive ha svelato oggi il design degli esterni di Ineos Grenadier, il fuoristrada 4×4 pratico e concreto costruito per essere cittadino del mondo. Progettato da zero sulla base di una nuova piattaforma, il Grenadier è stato concepito con un chiaro obiettivo: soddisfare le esigenze dei suoi futuri proprietari offrendo un veicolo da lavoro robusto, efficace e confortevole per affrontare ogni terreno.

Ineos Automotive è una società sussidiaria di Ineos Group, azienda attiva nei settori petrolchimico, dei prodotti chimici speciali e dei prodotti petroliferi, con un organico di 22.000 dipendenti ed una rete produttiva di 183 stabilimenti in 26 Paesi.

Con una lunghezza di 4,8 metri, Ineos Grenadier è nato come fuoristrada 4×4 minimalista e robusto, disponibile anche in versione con cassone posteriore che lo rende quasi un pick-up. Progettato insieme all’austriaca Magna Steyr per lo sviluppo in serie, verrà messo in produzione verso la fine del prossimo anno. Nuovo lo stabilimento di Bridgend, nel Galles, che inizialmente che da 200 dipendenti dovrebbe arrivare 500. A Estarreja, in Portogallo lo stabilimento di pre assemblaggio, dove dovrebbero essere occupate altre 500 persone.

[titolo_sezione]Come sarà[/titolo_sezione]

Sotto al cofano dell’Ineos Grenadier ci saranno motori Bmw a sei cilindri in linea e cilindrata tre litri, trasmissione con cambio automatico a otto rapporti (ZF), con riduttore e trazione integrale inseribile. Solidità garantita da un telaio a longheroni e traverse prodotto dalla Gestamp, mentre le sospensioni a doppio ponte rigido e molle elicoidali sono sviluppate in collaborazione con Magna. C’è anche un po’ di Italia per quanto riguarda i ponti con differenziale bloccabile prodotti a Campodarsego da Carraro.

I prototipi saranno messi a dura prova in condizione, con l’obiettivo di testarli lungo 1,8 milioni di chilometri nell’arco del prossimo anno. Perchè allora svelare la linea ora? Semplice: condurre i test alla luce del sole, senza bisogno di camuffamento mimetico, blocchi di gommapiuma o altro per celare il design finale, non è che un vantaggio. Senza contare che, in questo caso, se dovessero spuntare eventuali “foto spia” saranno sicuramente a vantaggio del nuovo marchio automobilistico.

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