Juice Charger Me: la wallbox compatta ma potente per tutte le esigenze

Juice Charger Me è la wallbox compatta e resistente fino a 22 kW con tecnologia plug and charge da 999 euro

Juice Charger Me è la wallbox compatta dell’azienda svizzera, che può essere usata a complemento dell’apprezzato Juice Booster 2, il cavo di ricarica multiuso. Una presa compatta e leggera, con potenza fino a 11 kW e che soddisfa i requisiti del nuovo standard ISO 15118, compatibile con il protocollo Plug and Charge che permette di attivare la ricarica non appena collegato il cavo all’automobile.

La wallbox può essere ordinata sul sito ufficiale a un prezzo che parte da 999 €, ed è comprensiva di cavo Type 2 integrato e due card RFID.

Le caratteristiche della Juice Charger Me

Con una potenza fino a 11 kW, Juice Charger Me è la wallbox compatibile sia con i veicoli ibridi plug-in sia con quelli full electric, e in entrambi i casi è in grado di ricaricarli completamente o quasi durante una notte. Il 90% delle auto elettriche in circolazione, infatti, supporta una ricarica massima in corrente alternata di 11 kW.

La wallbox è lunga 24 cm e profonda appena 12, con un peso compreso il cavo di 6,5 kg, una delle più leggere sul mercato. Supporta ricarica mono, bi e trifase con corrente compresa tra 6 e 16 Ampere per la versione da 11 kW, ma esiste anche una Juice Charger Me con potenza da 22 kW e corrente a 32 Ampere, adatta però in questo caso a hotel, ristoranti e aziende. Il dispositivo viene fornito completamente preconfigurato e pronto all’uso, per ridurre al minimo i lavori di installazione. Inoltre, grazie alla certificazione ISO 15118, quando è collegata a una vettura riconosce da sola se è abilitata al Plug and Charge, iniziando fin da subito la ricarica in caso positivo. Se invece la vettura non ne è dotata, è sufficiente utilizzare le card RFID in dotazione.

Lato costruttivo, Juice Charger Me ha un pannello frontale in policarbonato resistente ai raggi UV, che la rende idonea anche per un uso esterno. Come insegna la tradizione del marchio, che con il Booster ha fatto un buon lavoro a livello di costruzione, anche la Charger Me è altamente resistente agli urti e alle temperature, supportate in un range tra i -25 e i +45 gradi. Dispone poi di un sensore di temperatura che riduce la corrente di ricarica in caso di surriscaldamento, e che funziona indipendentemente dalla temperatura ambiente.

Juice Charger Me può essere fissata in modo stabile alla parete, oppure essere posta su un piedistallo come unità singola o doppia, ma si tenga conto che il lettore RFID integrato è dietro il pannello frontale.

Gestione da remoto

I gestori di hotel, ristoranti e aziende possono volendo disporre anche di più Juice Charger Me, in quanto ogni unità è predisposta per la gestione dinamica della ricarica a livello locale di massimo 250 stazioni. Il sistema di gestione si basa sul cloud smartJuice, che può ospitare un numero illimitato di wallbox, tutte con contatore elettrico integrato e certificato MID.

Inoltre, tutte le wallbox sono connesse al sistema j+ back-end, e possono essere quindi gestite da remoto sia per quanto riguarda il carico di corrente, sia per la fatturazione.

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