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Lancia rendering: 5 proposte “Save Lancia”

Cinque rendering Lancia che entreranno nel cuore degli appassionati del brand torinese. Nell’articolo sui rendering di Lancia Thema si è un po’ accennato al triste epilogo di un marchio, Lancia, che sicuramente non meritava un trattamento così superficiale né di finire nel dimenticatoio con scuse poco plausibili come quella del “marchio che non ha storia”.

Stiamo parlando di un’azienda con 110 anni di storia, che è stata sempre protagonista, fino al suo apice negli anni ’80, del segmento premium e addirittura delle gare rally, e che ha soltanto avuto tanta sfortuna.

Con Lancia Thema del 2011, l’ultima ammiraglia del marchio, si sono detti i motivi dell’insuccesso e dell’epilogo dell’azienda torinese. Come lei, anche gli altri modelli presentati in quel periodo non sono riusciti a far breccia nel cuore degli italiani e degli europei, per lo stesso identico motivo. Fa riflettere molto Lancia Fulvia, ovvero la versione europea della Chrysler 300 Convertible, tolta dal listino dopo nemmeno due anni dal lancio; e anche Lancia Voyager, che non cambia dal modello americano nemmeno nel nome, e che pure dei tre di cui si parla è quello che ha avuto il successo maggiore. Ma anche lei, comunque, soffriva di un design anonimo, già visto, e soprattutto di dimensioni esagerate per l’Europa e per le sue strade.

Ma gli elementi per un corretto rilancio del marchio c’erano e ci sono ancora: la piccolina di casa, la fortunatissima Lancia Ypsilon, ne è un esempio vivente. Un esempio di come Lancia e i suoi designer sappiano essere al top della categoria: Ypsilon è venduta solo in Italia, e continua ad essere ai vertici del suo segmento per un design che piace ancora nonostante gli anni, che appare molto elegante e con continui aggiornamenti pensati soprattutto per un pubblico sia femminile sia anche di giovani grazie a prezzo e motorizzazioni molto azzeccati. La cura al dettaglio sia della carrozzeria sia degli interni, dimostrano che Lancia potrebbe avere un certo appeal.

FCA – e PSA ora – non avrebbe nemmeno bisogno di studiare piattaforme nuove per la creazione di una nuova e completa gamma Lancia: stiamo parlando di un gruppo che possiede i più grandi marchi italiani, di ogni genere e segmento, le cui piattaforme potrebbero fare da base per un’ottima gamma Lancia (cui affiancare la, pare, promessa nuova generazione di Ypsilon), moderna, al passo coi tempi anche nelle motorizzazioni, e soprattutto con un design nuovo e degno del suo nome. E perché non farlo puntando sull’effetto nostalgia che tanto va di moda ultimamente?

Lancia rendering: Stratos Concept

Partiamo da un Lancia rendering che sarebbe sicuramente di nicchia, ma che farebbe contenti tantissimi appassionati: il ritorno della Lancia Stratos, modello protagonista dei Rally e sogno di tantissimi ai tempi. Lo vediamo riproposto con le stesse linee e gli stessi elementi stilistici, ma ovviamente aggiornate ai giorni nostri. Una Coupé particolarmente accattivante, che qui vediamo in colorazione bicromatica rossa e nera con linee morbide sulla fiancata e al posteriore, e un frontale più squadrato con fari Full LED nascosti, e una grande presa d’aria sul cofano, e due ben incastonate nei parafanghi posteriori.

La nuova Stratos potrebbe derivare da piattaforme Ferrari o Maserati, o ancora più verosimilmente dalla Alfa Romeo 4C- uno dei modelli più apprezzati dell’azienda milanese – da cui la nuova Stratos potrebbe prendere anche le motorizzazioni.

Lancia rendering: Fulvia Concept

Un’altra coupé di successo nella storia di Lancia è la Fulvia, qui riproposta in un Lancia rendering di Lorenzo Preti. L’idea del designer è di usare la stessa piattaforma delle nuove Fiat 124 Spider e Mazda MX-5 per realizzare un terzo modello con il tetto, che condivida con le sorelle sia la meccanica sia le dimensioni compatte (la 124 è lunga 4,05 metri, la MZ-5 un po’ meno). Il design qui proposto ricorda solo vagamente la Fulvia originale, ma è comunque molto apprezzabile: le linee sono classiche ed eleganti, non stravaganti, perfettamente in stile Lancia. Abbiamo poche nervature, e un design ben arrotondato con una bella griglia centrale in continuità con i fari anteriori – che inglobano un bel disegno a LED – griglia che presenta anche il logo HF, che rimanda subito alla sportività dell’automobile.

Sul cofano è presente poi una bella presa d’aria, meno estrema rispetto alla Stratos e più in linea con l’eleganza che Preti ha voluto destinare a questo concept della Fulvia. Belli anche i cerchi bruniti, a contrasto con il bianco perlato della carrozzeria, eleganti e delle giuste dimensioni.

Lancia rendering: Flaminia Concept

Non potrebbe poi mancare un’ammiraglia di lusso nella nuova gamma del marchio torinese, anche qui senza dover pensare a un nuovo pianale: si potrebbe infatti usare quello dell’Alfa Romeo Giulia come in questo Lancia rendering. Le dimensioni della Flaminia appaiono un po’ più grandi rispetto a quelle della possibile sorella, ma perché si tratta di un modello meno sportivo e che punta maggiormente al comfort.

Non delude sicuramente la linea, personale, e con il bellissimo frontale monoblocco che ingloba sia i fari con la firma a LED sia la griglia con il grande marchio Lancia, omaggio alla Flaminia commercializzata dalla fine degli anni ’50 agli anni ’70. Più trarizionali i cerchi, in linea però con il lusso e il design tradizionale ma mai banale scelto per questa nuova ammiraglia.

Lancia rendering: Delta Integrale

Dalla Giulia Veloce, con dimensioni però più compatte, potrebbe invece derivare la nuova Lancia Delta Integrale, che dal concept vediamo subito puntare a un effetto nostalgia con la prima tuttora mai raggiunta Delta degli anni ’80. Questo Lancia rendering propone un design sicuramente grintoso, con il frontale che vede lo stesso disegno visto sulla Fulvia: una cromatura che sovrasta il gruppo ottico e scende al centro, inglobando il logo Lancia dividendo in due la griglia. I Fari richiamano molto quelli della prima Delta, ma anche qui in chiave moderna grazie al disegno a LED. Semplici, ma sicuramente di grande impatto.

Piace anche la scelta di mettere due piccole prese d’aria sul cofano, e lasciarne due più grandi e imponenti nella parte bassa del frontale, il cui nero è ripreso dagli specchietti, dai cerchi e dallo spoiler posteriore, a contrasto con il giallo acceso scelto per la carrozzeria. Sicuramente, se diventasse realtà non farebbe fatica a trovare appassionati disposti a comprarla. E saprebbe certo ricompensare la delusione dell’ultima Lancia Delta, quella del 2008, che non aveva saputo far breccia nel cuore dei clienti nemmeno con la Delta S.

Lancia rendering: Delta

FCA avrebbe infine modo di pensare a un nuovo pianale unico per la prossima generazione di Alfa Romeo Giulietta (che però pare sarà un crossover) e quindi di una nuova Lancia Delta, meno ambiziosa e pretenziosa rispetto all’ultima Delta presentata – che pure era bella, ma non ha mai conquistato gli appassionati – che richiami, come la Integrale, la prima Delta degli anni 80.

Questa Lancia rendering porta un design sicuramente più “rilassato”  rispetto alla versione sportiva, con forme squadrate e la stessa soluzione monoblocco per fari e griglia vista su Flaminia e su Delta Integrale. Non sono male nemmeno i cerchi, di dimensioni sicuramente molto grandi, da concept, ma dal disegno sportivo e al contempo elegante in grado di accontentare tutti. Ed è un ottimo tocco di stile anche il logo Delta, lo stesso dell’ultima versione degli anni 2000, ripreso nella griglia anteriore.

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