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Perché Abu Dhabi investe 1 miliardo di dollari in NIO

Il principale fondo governativo di Abu Dhabi ha "salvato" la cinese Nio comprando il 7% delle sue azioni correnti

Nio ha annunciato nelle scorse ore un’espansione delle sue operazioni commerciali, ricevendo un investimento pari a 1,1 miliardi di dollari niente meno che da un fondo governativo di Abu Dhabi, volto anche a rafforzare il bilancio dell’azienda cinese.

Secondo il CEO di Nio, William Li, l’investimento alimenterà la crescita di business e innovazioni tecnologiche, costruendo competitività a lungo termine.

Nio con Abu Dhabi, Lucid con l’Arabia Saudita

Elettriche, sì, ma finanziate da uno dei colossi del petrolio. E del resto gli Emirati Arabi Uniti, di cui Abu Dhabi è capitale, così come anche la vicina Arabia Saudita, pur non rinunciando al business dell’oro nero, ultimamente si sono fissati sulle auto elettriche tanto da aumentare gli investimenti per far decollare anche un’industria automobilistica elettrica locale. Secondo i dichiarati ufficiali, l’obiettivo è diversificare l’economia altrimenti troppo dipendente dal petrolio. Ma per alcuni potrebbe sapere di green washing,

NIO ET7

Comunque, come riportato da diversi media, come CNBC e ReutersNio ha stretto un accordo con la CYVN Holdings, veicolo di investimento di maggioranza del governo di Abu Dhabi focalizzato su investimenti strategici, appunto, nella mobilità intelligente. CYVN sottoscriverà un totale di $ 738,5 milioni in contanti per 84.695.543 azioni ordinarie di Classe A di Nio, con prezzo di 8,72 $ per azione, prezzo medio ponderato per il volume di azioni Classe A di Nio alla Borsa di New York nei sette giorni di negoziazione.

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Sempre lo stesso vettore, tramite un’affiliata di Tencent, azionista di Nio, ha stipulato un altro accordo per acquistare 40.137.614 azioni di Classe A di Nio, allo stesso prezzo, per altri $ 350 milioni, che raggiunge quindi la cifra totale di quasi 1,1 miliardi e l’ottenimento da parte di CYVN del 7% delle azioni emesse di Nio e il 5% del capitale, con diritto a nominare un membro del Consiglio di Amministrazione di Nio.

Lucid Air Grand Touring

Ma Nio non è unica. Anche l’Arabia Saudita ha intenzione di diventare leader nella produzione di veicoli elettrici in Medio Oriente, tanto che a inizio 2023 ha investito 1 miliardo di dollari in Lucid, il produttore californiano di veicoli elettrici di fascia molto alta, per avviare la produzione proprio in Arabia. Inoltre, sempre l’Arabia ha lanciato Ceer, un marchio di veicoli elettrici in joint venture con la cinese Foxconn che utilizzerà tecnologie BMW per la produzione e la vendita di berline e SUV a batterie in tutto il Medio Oriente. L’obiettivo? 150.000 di veicoli elettrici entro il 2026.

Il declino di Nio

L’intervento di Abu Dhabi arriva in un momento di difficoltà per il costruttore cinese, prossimo ad avviare operazioni commerciali anche in Italia, dopo oltre due anni di declino: dal 2021, infatti, le azioni sono scese dell’85% dal loro massimo storico, a causa di diversi fattori tra cui il contesto geopolitico internazionale e i rialzi della Fed statunitense.

Shell NIO battery swap

A rallentare la crescita anche il cambio di modello della società, che ha indebolito anche il prezzo delle sue azioni, e insieme all’aumento della concorrenza soprattutto connazionale, ben più solida e stratificata come quella di Geely e BYD, nonostante l’aggiornamento di tutti i modelli gli utili del primo trimestre del 2023 sono stati sotto le aspettative.

Il margine lordo di Nio è sceso dell’1,5% nel primo trimestre rispetto al 14,6% della prima parte del 2022 e al 3,9% del quarto trimestre 2022.

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