Ultimamente ho avuto modo di potermi dedicare ad un classico dei lavori fai da te nel mondo dell’automobile: riverniciare i cerchi in lega, nel mio caso il set da destinare alle gomme estive.
L’anno scorso ho reperito tramite un collega dei cerchi usati per la mia Mercedes C200 W202 degli anni ’90, automobile che uso quotidianamente, oltre che per raduni e con la quale faccio viaggi più o meno lunghi.
Si tratta dei classici cerchi in lega ad otto fori Mercedes, utilizzati oltre che sulla prima serie della classe C anche su molte altre automobili della stella a tre punte, come per esempio i restyling della W201, la 190, e della W124, la prima a fregiarsi del nome di classe E.
Prima dell’acquisto, oltre alle buone condizioni generali e misura in pollici del cerchio, controllate bene anche ET ed offset, perché il disegno è uguale per tutte le Mercedes che li montano, ma le misure di fatto li rendono specifici per ogni singolo modello.
Oltre un ventennio di uso in strada, abrasioni con cordoli di marciapiedi vari ed una riverniciatura precedente, hanno lasciato segni vari sul mio set. Il lavoro è stato abbastanza lungo in termini di tempo, mi ha occupato per qualche ora al giorno spalmate su un paio di settimane, ma è alla portata di chiunque abbia un minimo di manualità, soprattutto nell’uso di bombolette di vernice.
Come riverniciare i cerchi in lega?
Per quanto riguarda il riverniciare i cerchi in lega, potete intervenire sul cerchio sia con la gomma montata, nel qual caso dovrete provvedere alla mascheratura dello pneumatico durante la verniciatura, sia con il copertone smontato. La seconda opzione, che ho seguito in quanto volevo montare altri pneumatici, agevola il lavoro soprattutto nel maneggiare la ruota, meno ingombrante e meno pesante; rovescio della medaglia, dovete rivolgervi ad un gommista per far smontare il tutto.
Il primo passaggio quando si inizia a riverniciare i cerchi in lega è un’accurata pulizia dei cerchioni, sia all’interno che all’ esterno, per rimuovere i residui di sporco e polvere delle pastiglie dei freni. Meglio andare in un autolavaggio self service, utilizzare il detergente specifico e la lancia ad alta pressione.
Una volta tornati a casa si passa alla fase di carteggiatura, prima con una carta abrasiva grana 360 a secco o con acqua, dipende dalle vostre preferenze, insistendo in particolare sui graffi e zone rovinate. Poi rifinite il tutto con una grana 1000, preferibilmente ad acqua perché meno aggressiva sulla superficie. Ho poi stuccato alcuni punti rovinati all’interno del cerchio utilizzando il classico bicomponente per carrozzeria, levigando il tutto sempre con carte abrasive prima 360 e poi 1000. Ho deciso si non intervenire sui canali dei cerchi perché è un auto che uso normalmente, vivendo a Milano nell’arco di alcuni mesi qualche marciapiedi di sicuro lo si va a “baciare”.
Una volta soddisfatti del risultato ottenuto si lavano nuovamente i cerchi. Se avete un compressore con pistola potete soffiare i cerchi, in modo da rimuovere i residui della carteggiatura.
Prima della verniciatura ho pulito nuovamente i cerchi con uno straccio che non lasciasse polvere ed antisiliconico, che fa da sgrassante. Potete trovarlo presso chi vende prodotti per la carrozzeria; facendo modellismo l’avevo già in casa.
La fase della riverniciatura: i consigli
Ho un box piccolo, quindi mi sono organizzato per riverniciare i cerchi in lega due per volta, allestendo uno spazio che mi consentisse di parcheggiare nuovamente la macchina alla fine di ogni sessione di lavoro, e che fosse compatibile con i tempi d’asciugatura della vernice.
Indispensabile la pulizia del pavimento per rimuovere più polvere possibile, pena rovinare il lavoro perché pelucchi vari si appiccicano alla vernice fresca. Per la zona verniciatura ho utilizzato teli per imbiancare reperibili per poche monete in un qualsiasi centro commerciale, oltre a vari giornali, bagnando abbondantemente il pavimento per non sollevare polvere mentre mi muovevo.
Durante la verniciatura sono indispensabili mascherina con filtro, per proteggersi dai fumi della vernice, oltre agli introvabili guanti usa e getta.
Ho mascherato con giornali e scotch da carrozziere la parte interna dei cerchi, per evitare che il gas della bomboletta mi sparasse fuori eventuali residui di sporcizia. Ho verniciato solo l’esterno dei cerchi, farli tutti sarebbe una perdita inutile di tempo, oltre ad un dispendio poco sensato di vernice su parti non visibili.
Vernici utilizzate: Talken 9041 primer per metalli; Talken RAL 9006 alluminio; Talken trasparente Kristall.
In tutto ho utilizzato una bomboletta di primer, due di alluminio, una di trasparente, per circa 40 euro di materiale. Ho fatto passaggi incrociati, a circa 10-15 cm di distanza, evitando di far colare la vernice. Tra i vari passaggi di verniciatura ho lasciato asciugare circa 24 ore. Il trasparente Kristall ha la funzione di proteggere il lavoro dai raggi UV ed è resistente ai lavaggi.
Ho seguito più o meno lo stesso procedimento anche per i tappi in plastica dei mozzi ruota, che erano veramente parecchio rovinati. Unica eccezione, ho usato il primer grigio Tamiya per plastica specifico per modellismo, già testato parecchi anni fa su un lavoro di ripristino sul paraurti di una Clio.
A trasparente ben asciutto ho poi lucidato i cerchi con una pasta abrasiva non troppo aggressiva. Un ultimo intervento l’ho dedicato ai bulloni ruota, che erano parecchio ossidati. Li ho lucidati sulla testa con il minitrapano della Dremel e spugnette abrasive per il metallo, passati poi con una mano di trasparente lucido per prevenire future ossidazioni.
Il lavoro non è perfetto, sono rimasti dei residui di buccia d’arancia della vecchia verniciatura, c’è anche da dire che ho curato poco i canali. Avrei potuto investire un po’ più di tempo in fase di preparazione, dando qualche colpo di lima sui canali dei cerchi, come suggeritomi dall’amico meccanico che segue l’auto.
A conti fatti, riverniciare i cerchi in lega è stato un esperimento riuscito. Il risultato finale è comunque buono, di quelli che conferiscono un aspetto pulito ed ordinato alla vettura: si tratta di un intervento economico ed alla portata di molti lettori, soprattutto se desiderano passare qualche ora ad occuparsi della propria youngtimer o storica.
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