Mai più attese inutili al semaforo rosso grazie all’intelligenza artificiale.

Gianluca Pezzi
02/02/2022

Mai più attese inutili al semaforo rosso grazie all’intelligenza artificiale.
semaforo rosso

Arrivano i semafori dotati di intelligenza artificiale per evitare di farci stare fermi ad un semaforo rosso, quando in realtà non c’è nessun che deve attraversare l’incrocio. Si, perché se ci pensate bene, il semaforo è un’invenzione di più di un secolo fa, che non ha mai praticamente avuto un upgrade tecnologico. Certo, qualcuno ha inventato il semaforo che cambia colore in risposta a regole predeterminate, grazie a sensori ad induzione posti sotto l’asfalto.

Secondo una nuova ricerca, invece, utilizzare l’intelligenza artificiale può mantenere il traffico più veloce e più fluido. Lo studio è stato condotto come parte del progetto tedesco KI4LSA che è finanziato dal Ministero tedesco dei trasporti e delle infrastrutture digitali, e comprende diverse organizzazioni partner.

semaforo

Come funziona il semaforo intelligente

Uno di questi partner, il Fraunhofer Institute for Optronics, System Technologies and Image Exploitation, noto a livello planetario per l’invenzione dell’MP3, ha recentemente installato telecamere ad alta risoluzione e sensori radar in un semaforo nella città di Lemgo.

Nel corso del tempo, il sistema ha registrato il numero di veicoli in attesa che il semaforo cambiasse, la quantità di tempo che ogni veicolo ha dovuto aspettare, e la velocità media con cui i veicoli hanno attraversato l’incrocio.

Questi dati sono stati poi utilizzati per istruire un algoritmo informatico basato sull’apprendimento automatico. Ha virtualmente sperimentato diversi modelli di cambio dei colori tra verde, giallo e rosso, adattandoli costantemente alle condizioni del traffico in tempo reale. Questo ha permesso di verificare quali situazione potevano funzionato meglio per minimizzare i tempi di attesa.

Secondo le simulazioni al computer, questi modelli basati sull’AI potrebbero migliorare il flusso del traffico dal 10 al 15 per cento. Detto questo, i ricercatori ammettono che le simulazioni potrebbero non corrispondere completamente alle condizioni della vita reale. Tenendo presente questo aspetto, l’algoritmo sarà utilizzato per far funzionare i semafori nei prossimi mesi, e ovviamente potrà essere adattato in base ai risultati del team.

Non facciamo aspettare i pedoni

Allo stesso modo, nel progetto correlato KI4PED, Fraunhofer e altri partner stanno inoltre cercando di ridurre i tempi di attesa e di ottimizzare i tempi per i pedoni che attraversano gli incroci. Tra le altre cose, i sensori LiDAR saranno usati per valutare la velocità di camminata dei singoli pedoni, assicurando che abbiano tempo sufficiente per attraversare la strada in sicurezza.

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