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Multe stradali 2025: 1,25 miliardi di euro ai Comuni. Milano guida, autovelox sotto esame

Nei primi 9 mesi del 2025 le sanzioni stradali hanno portato oltre 1,25 miliardi di euro ai Comuni. Lombardia e Milano prime. Autovelox sotto controllo da novembre.

Non bastano le nuove regole del Codice della strada né i limiti sugli autovelox a frenare le entrate comunali. Nei primi nove mesi del 2025, i Comuni italiani hanno raccolto oltre 1,25 miliardi di euro in sanzioni. Lo conferma il Codacons, che ha analizzato i dati ufficiali delle violazioni tra gennaio e settembre. Un flusso costante, che attraversa l’Italia e riempie le casse degli enti locali.

La Lombardia guida la classifica con 305,7 milioni di euro, seguita da Toscana (131,4 milioni) ed Emilia-Romagna (129 milioni). In fondo, la Valle d’Aosta, ferma a poco più di due milioni. Tra le metropoli, Milano è in testa con 123 milioni di euro, davanti a Roma (78,4 milioni) e Firenze (39,4 milioni).

Il peso delle sanzioni si fa sentire anche nei centri minori. I Comuni sotto i 5mila abitanti hanno incassato 70,7 milioni di euro, quelli tra 5mila e 10mila 92 milioni, e i centri fino a 20mila residenti 125 milioni.

Le città di media grandezza, tra 20mila e 60mila abitanti, hanno raccolto 219,6 milioni, mentre la fascia tra 60mila e 250mila ne totalizza 215 milioni. Le metropoli sopra i 250mila abitanti sfiorano complessivamente i 400 milioni di euro.

Guardando le variazioni territoriali, il Molise segna la crescita più forte: +86% rispetto ai primi nove mesi del 2024. Aumenti rilevanti anche in Sardegna (+22%) e Umbria (+18%). In calo, invece, la Basilicata (–23,5%) e la Sicilia (–18%).
Tra le grandi città, Napoli è la protagonista con un +41,7%, seguita da Firenze (+32,4%). Palermo e Torino perdono il 16%, Roma l’11%.

Nuovo Codice della strada, ma le entrate restano alte

Il 14 dicembre 2024 è entrato in vigore il nuovo Codice della strada, con un inasprimento delle sanzioni. Il 12 giugno 2025 sono arrivate anche le nuove regole per gli autovelox, che impongono distanze minime e limiti specifici per tipo di strada.

Eppure, l’effetto è stato modesto: rispetto allo stesso periodo del 2024, gli introiti calano solo del 3,2%, circa 41,5 milioni di euro in meno. Un segnale chiaro: le multe continuano a essere una voce stabile nei bilanci locali.

Autovelox: dal 30 novembre scatta il censimento nazionale

Dal 30 novembre 2025 tutti i Comuni dovranno comunicare alla banca dati nazionale i propri autovelox attivi. Chi non lo farà sarà obbligato a disattivarli, rinunciando a una fonte di entrate importante. Nel solo 2024, nelle principali città italiane, i dispositivi di controllo della velocità avevano garantito oltre 62 milioni di euro.

Il censimento, voluto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, mira a portare maggiore trasparenza e uniformità nell’uso dei rilevatori, riducendo gli abusi e restituendo alle multe la loro funzione originaria: prevenire, non incassare.

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