Targa smarrita: cosa fare e i costi della reimmatricolazione

Redazione
10/03/2024

Targa smarrita: cosa fare e i costi della reimmatricolazione
Image: Etienne Boulanger @ Unsplash

Hai smarrito o ti hanno rubato la targa dell’auto? Ecco cosa fare per evitare sanzioni e circolare in sicurezza, dalla denuncia alla reimmatricolazione del veicolo.

Nel caso di targa smarrita di un’automobile può scatenarsi una serie di problematiche e adempimenti cruciali. La targa, elemento imprescindibile per ogni veicolo, non solo è obbligatoria per la circolazione, ma rappresenta anche un mezzo di identificazione cruciale per varie situazioni, dalle violazioni al rischio di furto.

La smarrimento della targa dell’automobile comporta una serie di adempimenti importanti. Ovviamente la targa è un elemento fondamentale per tutti i veicoli, obbligatoria per circolare e necessaria all’identificazione del mezzo per le più disparate evenienza, dalle infrazioni al furto.

Ecco perché è sufficiente la minima irregolarità per incorrere in sanzioni di diversa gravità, fino ad arrivare al fermo amministrativo, come nel caso di chi circola senza.

Nei casi di targa smarrita, quindi, per evitare spiacevoli ripercussioni, è bene essere consapevoli di quello che occorre fare.

Targa rubata o smarrita: è possibile continuare a circolare?

Nel momento in cui ci si trovi di fronte al fastidioso evento del furto o smarrimento della targa dell’auto, sorge una legittima domanda: è possibile continuare a circolare? La risposta, per fortuna, è positiva.

La prima azione da intraprendere è quella di presentare immediatamente denuncia presso le autorità competenti. Una volta presentata la denuncia, occorre armarsi di pazienza. In linea con la legge, è necessario attendere almeno 15 giorni prima di poter procedere con le azioni successive.

Durante il periodo di attesa, è possibile circolare, ma con una condizione imprescindibile: bisogna affiggere un pannello sostitutivo a fondo bianco. Questo pannello deve riportare tutte le stesse informazioni presenti sulla targa originaria, che è stata smarrita o rubata. L’uso di caratteri neri è obbligatorio per garantire la leggibilità.

Il pannello sostitutivo deve rispettare le dimensioni della targa originaria, sia per quella anteriore che per quella posteriore. Un aspetto altrettanto fondamentale riguarda le dimensioni dei caratteri utilizzati. Questi ultimi devono essere identici a quelli della targa originale. Questo rigore è dettato dal Codice della Strada, che sancisce l’importanza della leggibilità dei dati di immatricolazione.

Le sanzioni

L’articolo 102 del Codice della Strada, oltre a dettare le procedure da seguire, prevede anche sanzioni in caso di mancato rispetto delle norme. Coloro che decidono di circolare senza una targa regolare e non presentano denuncia entro le 48 ore successive all’evento, incorrono in una multa che varia da 87 € a 344 €.

Nel caso in cui si circoli con una targa che non risulta chiaramente leggibile o priva di integralità, l’ammenda prevista oscilla tra 42 € e 173 €.

Targa smarrita: si parte dalla denuncia

Che si tratti di targa smarrita durante la circolazione o in seguito a un sinistro, o che si tratti di targa rubata, la prima cosa da fare è sempre e comunque sporgere denuncia, tutelandosi di conseguenza da eventuali problemi.

Quando ci si reca presso le autorità a segnalare lo smarrimento del documento (perché di questo si tratta), bisogna fornire i propri dati e quello del veicolo, e contestualizzare il caso, ovvero specificare se si tratta di targa smarrita o di vero e proprio furbo. Inoltre, serve far verbalizzare alle autorità competenti tutte le informazioni utili per chiarire e risolvere il problema.

Per legge sono stabiliti 15 giorni di tempo per ritrovare la targa smarrita, al termine dei quali è obbligatorio ricorrere alla re-immatricolazione del veicolo. Ciò significa iscriverlo nuovamente al Pubblico Registro Automobilistico (PRA), compilando i moduli scaricabili sul sito ufficiale dell’ACI.

La reimmatricolazione

La domanda di nuova iscrizione al PRA si può consegnare a uno degli Sportelli Telematici dell’Automobilista, l’ufficio volto alla velocizzazione delle procedure solitamente gestite da ACI e Motorizzazione Civile – ai quali comunque ci si può rivolgere.

Oltre ai moduli compilati, il proprietario del veicolo deve allegare:

  • Libretto di circolazione;
  • Certificato di proprietà;
  • Copia della denuncia di targa smarrita o rubata;
  • Copia del documento di identità valido, e se cittadino extra-UE anche del permesso di soggiorno;
  • Una delle due targhe, solo se la targa smarrita è quella anteriore o posteriore.

I costi

Si tenga presente che la re-immatricolazione ha un costo, e raramente rimane sotto i 100 euro. Le spese comprendono:

  • 27 euro di spese ACI;
  • 32 euro il bollo per l’iscrizione al PRA;
  • 10,20 euro di diritti a Motorizzazione Civile per la re-immatricolazione;
  • 32 euro l’imposta di bollo;
  • Costo della nuova coppia di targhe, che si quantifica in base alla categoria del veicolo.

I tempi

I tempi di attesa per ottenere la nuova targa si attestano a circa una settimana dalla richiesta. In questo periodo, il conducente dovrà circolare con una targa provvisoria.

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