Volvo EX30 vuole essere la Volvo più sostenibile, e non solo per l’ambiente

Robin Grant
24/05/2023

Volvo EX30 vuole essere la Volvo più sostenibile, e non solo per l’ambiente

Dopo che nelle scorse settimane è stato pubblicato un breve teaser trailer, il costruttore svedese ha di recente rilasciato altri dettagli sul suo prossimo modello, la Volvo EX30, importante per il marchio soprattutto in un un mercato come quello italiano.

La EX30, che sarà più piccola della XC40 e ha nel mirino l’italo-americana Jeep Avenger, è definita da Volvo come la più sostenibile di sempre, sia in termini di materiali usati per la produzione, ma anche per la formula di vendita con cui sarà proposta, un abbonamento per auto flessibile simile a quello che la semi-controllata Lynk & Co fa con il suo SUV 01.

Volvo EX30 che sarà svelata al mondo il prossimo 7 giugno 2023 e di cui nelle scorse settimane sono comparse anche le foto spia. Nel trailer, pubblicato sotto, si possono notare alcuni dettagli di una vettura cruciale per il marchio, che segna il ritorno dopo anni al segmento delle compatte.

“Something small is coming”

Il teaser pubblicato è molto breve, dura appena 30 secondi, dove però è già possibile evidenziare quelle che sono le caratteristiche del veicolo. Un’auto che, pur avendo molti elementi in comune con la Volvo EX90, anch’essa una novità, ne rappresenta il diretto opposto.

Volvo EX30

Se la EX90 è un grande SUV elettrico a 7 posti pensato soprattutto per gli Stati Uniti, la EX30 è ben più piccola, con dimensioni inferiori anche alla XC40. Lo evidenzia anche la grande mano che si appresta ad afferrarla verso la fine della clip, esagerazione del concetto di auto piccola; oltre che il motto stesso della clip, “Something small is coming“.


Il teaser mostra inoltre altri elementi stilistici: si può intuire la forma della vettura, si nota il cofano scolpito che gioca con luci e ombre; ma anche la tecnologia dei fari pixel LED, anch’essi ripresi dalla EX90 e dalla concept car Recharge; così come i fari posteriori, tipicamente verticali in pieno stile Volvo, molto simili a quelli dell’ammiraglia elettrica.

Volvo EX30

Sostenibilità d’interni

Altri dettagli riguardano i sedili, e si vede in particolare l‘immancabile bandierina della Svezia, che come sugli altri modelli promettono un mix tra qualità e sostenibilità; e anche alcuni elementi dei sistemi ADAS, che potrebbero includere anche i Lidar e quindi garantire ottime doti di sicurezza e guida autonoma.

Volvo ha dichiarato di aver affrontato il tema delle emissioni della produzione e del ciclo di vita della Volvo EX40, affermando di essere riuscita a ridurre l’impronta di carbonio di oltre 200.000 km di guida sotto le 30 tonnellate, quindi del 25% rispetto a C40 e XC40 e nell’ottica di ridurre le emissioni complessive di CO2 delle auto del 40% tra 2018 e 2025, per un totale di un impatto inferiore del 75% rispetto alle due elettriche già in gamma.

La sostenibilità ambientale si ha prima di tutto per le emissioni zero allo scarico, ovviamente, e poi per il modo in cui è costruita. Prima di tutto, dicono da Volvo, confermando quello che abbiamo detto noi, un’auto più piccola significa che serve meno materiale per produrla, e quindi meno impiego di alluminio e acciaio, che sono i due materiali che in assoluto contribuiscono di più alle emissioni di produzione. Elementi che, in questo caso, sono per la maggior parte riciclati.

All’interno, invece, il motto è riassunto nella frase “la componente più sostenibile è quella che non esiste”. Ovvero, si è scelta l’ottimizzazione come principio guida, combinando più funzioni della vettura in una solo componente, riducendo le parti necessarie. Inoltre, circa il 17% di tutta la plastica dell’auto viene riciclata, il che la rende la Volvo più “riciclabile”.

Ancora, i materiali per sedili, cruscotto e portiere, per i quali si sono impiegati denim, lino e lana che contiene al 70% poliestere riciclato. Il denim è uno dei tessuti più difficili da smaltire, e il suo riutilizzo all’interno di un’auto può essere una scelta di riciclo intelligente. Infatti, sono state usate fibre che altrimenti sarebbero prodotti di scarto nel processo di riciclo di questo tessuto.

Infine, l’auto stessa. Secondo il costruttore, la Volvo EX30 è pensata per essere riciclata al 95%, dai materiali degli interni a quelli della batteria.

Anche con batterie LFP

Volvo EX30 dovrebbe essere costruita in Cina e sorgere sulla piattaforma SEA di Geely, la stessa impiegata sulla Smart #1 e sulla Zeekr X.

Parlando di comparto tecnico, oggi abbiamo qualche dettaglio in più rilasciato da Anders Nyth, responsabile del centro di sostenibilità di Volvo, il quale ha dichiarato che ci saranno due varianti di batteria. Una, più piccola da 51 kWh di tipo LFP (Litio-Ferro-Fosfato), e una più capiente da 69 kWh di tipo NCM (Nichel-Cobalto-Manganese), che dovrebbe garantire un’autonomia massima di 480 km su ciclo WLTP.

Volvo EX30

L’auto però è cruciale anche per la fascia di prezzo, che dovrebbe finalmente riportare il costruttore svedese in una fascia di mercato più bassa e farlo competere tra le auto elettriche un po’ più accessibili, o che quanto meno rientrano negli incentivi. Si parla, infatti, di un listino che parta da meno di 40.000 €, forse anche 35.000 per la versione d’ingresso.

L’accessibilità, infine, sarà aumentata dagli abbonamenti. Il CEO di Volvo Jim Rowan, che ha identificato nella Jeep Avenger la sua “rivale”, ha dichiarato che sosterrà anche la vendita su abbonamento, sempre più diffusa e che punta a chi è nato tra il 1990 e il 2000. Ciò significa che Volvo EX30 potrebbe avere un canone fisso, compreso di tutto (auto, manutenzione e assistenza), senza anticipo e senza penali in caso di recisione.

L’obiettivo? “Parlare con nuovi clienti, visto che Volvo non ha mai parlato davvero a questa fascia demografica” conclude Rowan. Comunque, conosceremo tutto a partire dal prossimo 7 giugno, giorno in cui la EX30 sarà anche aperta ai preordini.

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