Bovet Recital 26 Brainstorm Chapter One

Bovet Recital 26 Brainstorm Chapter One: eccellenza orologiaia in edizione limitata

Osare essere trasparente significa non avere niente da nascondere, bovet svela il Récital 26 Brainstorm Chapter One.

Bovet Recital 26 Brainstorm Chapter One – Lanciato in occasione del SIHH 2019, il Récital 26 Brainstorm Chapter One fu concepito specificamente per alloggiare il volume della cassa a forma di leggio ideata dal Sr. Pascal Raffy nel 2016 e ora disponibile in zaffiro. L’architettura del suo esclusivo movimento segue i due piani inclinati della cassa, creando un design originale ed ergonomico.

La Maison propone un nuovo quadrante emisferico in quarzo verde traslucido. Simbolo della speranza e della natura, il verde incarna il messaggio che il Signor Raffy e gli artigiani di Bovet 1822 mandano ai collezionisti di oggi e di domani.

Limitato a soli 60 movimenti, questo segnatempo presenta numerose innovazioni e lascia intravedere l’ampia gamma di possibilità inedite offerte dalla cassa a leggio per l’interpretazione della misura del tempo. Il Récital 26 Brainstorm Chapter One offre una migliore leggibilità grazie alla sua posizione ottimale sul polso.

L’insieme delle complicazioni giustifica pienamente l’uso dello zaffiro per la cassa. Scelto per la sua trasparenza cristallina, lo zaffiro è il materiale più duro dopo il diamante e possiede la qualità poco conosciuta di essere più leggero del titanio. La cassa dovrà essere girata di lato per poter osservare il movimento.

Bovet Recital 26 Brainstorm Chapter One

La sua costruzione atipica rivela un’architettura a gradini, dove i piani inclinati successivi sostengono tutti i componenti del movimento. La carrure e il vetro formano un elemento unico. Il movimento scelto per occupare questa vetrina panoramica tridimensionale è regolato dal tourbillon volante double-face brevettato, lanciato nel 2015.

Quattro anni più tardi e dopo varie fasi di evoluzione, oggi presenta un bilanciere a inerzia variabile per una cronometria migliorata dall’uso di una spirale tradizionale: una scienza che Bovet è una delle rare case orologiere capaci di dominare. Questo nuovo calibro recepisce l’energia da un unico bariletto che garantisce una riserva di carica di 10 giorni nonostante le numerose complicazioni che alimenta.

La tradizionale maestria nelle lunghe riserve di carica degli orologiai di Bovet 1822 si spiega grazie al costante impegno nel minimizzare la frizione nel cuore del movimento. L’applicazione di metodi artigianali e la cura dedicata a ogni dettaglio determinano questo controllo dell’energia e riassumono la filosofia che governa l’ufficio tecnico della Manifattura, basata sull’idea del risparmio di energia piuttosto che sul suo incremento per aumentare la riserva di carica.

Bovet Recital 26 Brainstorm Chapter One

La soluzione al problema imposto dai tempi di ricarica è offerta dal sistema di carica con differenziale sferico, oggetto di due brevetti, che dimezza il numero di giri della corona necessari per caricare completamente il segnatempo.

Forte di questa solida base di performance cronometriche esemplari, il Bovet Recital 26 Brainstorm Chapter One presenta le ore e i minuti decentrati al 12. Trattandosi della parte più alta sotto la cupola pronunciata della cassa, gli orologiai hanno manifatturato un’attaccatura delle lancette particolarmente alta.

Un indice avvitato alla ruota della gabbia, così come due bracci del ponte della gabbia si succedono a 120° d’intervallo, percorrendo il settore graduato dei secondi in una scanalatura del quadrante principale. È da rilevare che il ponte della gabbia in titanio dorato richiede da solo due giornate di lavoro da parte di un artigiano unicamente per la sua decorazione.

Bovet Recital 26 Brainstorm Chapter One

Per accentuare la trasparenza della cassa, la riserva di carica si mostra mediante una camma che indica l’energia disponibile attraverso un indicatore “in crescendo” situato al 4. Disposta simmetricamente a ore 8, una gran data appare quasi misteriosa attraverso una finestrella circolare. L’intero meccanismo si rivela all’occhio del collezionista, che ne potrà apprezzare i minimi dettagli mediante l’uso del disco in zaffiro delle unità, che fornisce la trasparenza necessaria.

Al 12, immersa nel volume del quadrante delle ore e dei minuti, spunta una fase lunare tridimensionale, in cui la curvatura della cupola si oppone magistralmente alle curve del quadrante. Per un maggiore realismo, la superficie della cupola lunare è incisa e le parti più profonde sono riempite di Superluminova.

Il cielo è qui rappresentato nella sua espressione più nobile. I quadrantisti di Bovet 1822 sono riusciti a incastonare due placchette circolari di vetro avventurina all’interno della curva pronunciata dell’indicatore emisferico delle fasi lunari, che sono leggibili con un realismo straordinario attraverso le due aperture circolari che sovrastano la cupola.

Bovet Recital 26 Brainstorm Chapter One

Il movimento del Bovet Recital 26 Brainstorm Chapter One presenta un’architettura a gradini, dove i piani inclinati successivi ne sostengono tutti i componenti. Questa scelta esclusiva offre numerosi vantaggi per diversi aspetti. Innanzitutto, permette di ottimizzare il volume del profilo a V della carrure, ottenendo una migliore ergonomia e un’estetica all’altezza dei più alti standard dell’alta orologeria artigianale. Anche la leggibilità viene migliorata. Ogni indicazione si articola intorno ad un’asse perpendicolare al piano inclinato della lunetta, offrendo il miglior angolo di lettura con il polso in posizione normale.

Il quadrante del Bovet Recital 26 Brainstorm Chapter One si propone in diversi colori. Una delle opzioni è una cupola pronunciata in quarzo verde o blu, la cui trasparenza consente di percorrere successivamente con lo sguardo i diversi strati del movimento.

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