Venom Ducati Scrambler film 2018: la sequenza di inseguimenti mozzafiato

Caterina Di Iorgi
04/10/2018

Venom Ducati Scrambler film 2018: la sequenza di inseguimenti mozzafiato

Venom, il protettore letale, uno dei personaggi Marvel più enigmatici, complessi e tosti arriva sul grande schermo interpretato dall’attore candidato all’Oscar Tom Hardy. Il film è diretto da Ruben Fleischer. Completano il cast Michelle Williams, Riz Ahmed, Scott Haze e Reid Scott.

Tutti noi abbiamo della rabbia repressa. Se attivata da qualcuno (o qualcosa), non sarebbe bello tirarla fuori? Quanto sarebbe soddisfacente spappolare la testa di un idiota? Quanto sarebbe divertente mostrare al mondo cosa si nasconde dentro di noi?

Per Eddie Brock, quel mostro – Venom – sta per scatenarsi: e porterà alla luce il lato oscuro della sua personalità dando inizio ad un’esperienza pazzesca. C’è una ragione per cui Venom è uno dei personaggi più popolari nella storia della Marvel. È pericoloso, spaventoso, imprevedibile, il suo oscuro umorismo è pari solo alla sua predilezione per la violenza … ed è tutto racchiuso in un involucro con enormi occhi bianchi, una bocca piena di denti affilati come rasoi e una lingua lunga e contorta.

Al centro di Venom non c’è un solo antieroe, ma due in un solo corpo: Eddie, interpretato da Tom Hardy (un reporter ossessivo, che guidato dal proprio ego denuncia i potenti e i corrotti) e Venom, l’agghiacciante simbionte alieno con incredibili superpoteri che si fonde con Eddie. Insieme, sono capaci di tutto: un connubio terrificante dato che Venom è alimentato dalla rabbia. In un rapporto davvero simbiotico, si influenzeranno a vicenda, nel bene e nel male.

Le riprese di Venom sono iniziate in grande stile presso i Blackhall Studios di Atlanta, in Georgia. In primis si sono accese le telecamere sul set dell’appartamento di Eddie, quando il nostro protagonista futuro-simbionte inizia la transizione in Venom. Eddie non ha idea di cosa gli stia succedendo e non è consapevole della forza dei suoi nuovi poteri.

L’epilogo è un affronto tra Eddie e un gruppo di mercenari, le cui minacce portano ad una sequenza di combattimenti corpo a corpo all’interno dell’appartamento che mostra un’azione mozzafiato con l’introduzione dinamica del nuovo Eddie fortificato con il simbionte.

La disputa nell’appartamento di Eddie continua con una sequenza di inseguimenti mozzafiato tra Eddie / Venom in sella ad una Ducati, inseguiti dai mercenari su potenti Jeep Cherokee, nelle strade ripide e imprevedibili di San Francisco.

La squadra della seconda unità, diretta da Spiro Razatos, in collaborazione con il coordinatore degli stunt Andy Gill, si è occupata dei bulloni e degli ingranaggi dell’azione motociclistica e automobilistica. La collaborazione di Razatos e Gill dura da oltre vent’anni in sequenze d’azione memorabilmente intense e mozzafiato apparse nel franchise Fast and Furious e Captain America.

Lo stuntman Jimmy Roberts, ha guidato in modo estremo la motocicletta nei panni di Venom senza alcuno sforzo, in sella ad una Ducati Scrambler zigzagando ad alta velocità per le strade di Atlanta e San Francisco. Roberts afferma: “In Venom sono finito sui tetti delle auto, e mi sono esplose delle bombe in faccia. C’erano delle macchine che derapavano intorno a me buttandomi frontalmente contro camion e altre auto. Ho fatto praticamente tutto. Sono stato sbalzato in aria contro i pali della luce. Ho fatto la maggior parte delle acrobazie con questa seconda unità – è stato praticamente uno stunt decathlon”.

A San Francisco, il famoso motociclista e stuntman australiano Robbie Maddison, per il suo primo film americano, è volato su creste stradali con 30° di pendenza senza battere ciglio. Uno dei salti più grandi si è svolto presso la “Bullitt Hill” di San Francisco, che prende il nome ed è diventata famosa per il leggendario inseguimento in auto nel film di Steve McQueen Bullitt. Nove erano le telecamere che hanno ripreso le acrobazie aeree di Maddison alla guida della Ducati Scrambler, abile come nessun’altro.

Maddison aggiunge: “Ho solo cercato di rendere Eddie il più figo possibile. Ma, ovviamente, il mio lavoro è offrire gli scatti più giusti. Quindi ho fatto quel che mi faceva sentire a mio agio. Mi dicevano salta più in alto, ti vogliamo sopra gli edifici”. Ma era anche consapevole del fatto che c’era una interpretazione da considerare, che Eddie era anche spaventato da quello che gli era successo. “Venom stava prendendo il sopravvento. Ed Eddie era pronto per il viaggio!”.

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